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Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt

“E’ un progetto che ho fatto esattamente come piace a me”. Così ha esordito Maria Luisa Frisa in merito a “Fabulae Naturae”, lo Special Project pensato da Lucy + Jorge Orta e voluto dal Gruppo Ermenegildo Zegna per celebrare l’inaugurazione di EXPO MILANO 2015. La Frisa aveva già precedentemente collaborato con i due artisti e con […]

Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt,   Zegna Hadquarters,   Milano
Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt, Zegna Hadquarters, Milano

“E’ un progetto che ho fatto esattamente come piace a me”. Così ha esordito Maria Luisa Frisa in merito a “Fabulae Naturae”, lo Special Project pensato da Lucy + Jorge Orta e voluto dal Gruppo Ermenegildo Zegna per celebrare l’inaugurazione di EXPO MILANO 2015. La Frisa aveva già precedentemente collaborato con i due artisti e con ZegnaArt, in Fabulae Romanae al Museo MAXXI di Roma nel 2012. Presentato nella serata del 2 maggio negli Headquarters del Gruppo in via Savona a Milano, “Fabulae Naturae” è consistito in un’installazione e una performance multisensoriale che ha coniugato elementi visivi, sonori e musicali, con una food performance dello chef stellato Davide Oldani.

Oltre a questo appuntamento, la Frisa con il duo artistico ha presentato “Flower Landscapes – Tessuti Fiori Ricette”: una mostra che inaugura il 16 maggio a Trivero (Biella) – nella sede dell’azienda Zegna – e un libro edito da Fondazione Zegna e Marsilio. In mostra sono espone per la prima volta una selezione del prezioso campionario tessile del Fondo Heberlein composto da oltre 2.200 volumi acquistato e riorganizzato dal Gruppo Zegna.

“Tutto è cominciato con l’acquisto, da parte degli Zegna, del Fondo Heberlein, un archivio tessile svizzero che dagli anni ‘20 arriva agli anni ’80. Gli Heberlein erano degli industriali molto importanti soprattutto nella tintura e nel finissaggio; erano terzisti, dunque lavoravano per molte aziende. Nel loro archivio c’è, rispetto ai temi, o a quelle che sono definite le “fantasie”, una vastissima gamma di esemplari, sia grafici che sia per quanto riguarda la varietà del tipo di tessuto: c’è il tema floreale, l’astratto, il geometrico… c’è praticamente di tutto, sia per l’arredamento che per il vestiario.” Racconta Maria Luisa Frisa. “Un giorno mi ha chiamato Anna Zegna e mi ha informato di questa acquisizione. Gli ho consigliato un’esperta di tessuti, Elda Danese, che, come Sherlock Holmes, è andata in Svizzera a ricostruire la storia degli Heberlein. Oltre alle varie scoperte, ad Anna Zegna è venuta l’idea di organizzare delle iniziative sull’archivio, proponendomi di pensare ad un progetto. Le ho proposto delle piccole mostre che esplorano i diversi temi dell’archivio. Insomma, un modo di riflettere su quelle che sono le costruzione degli immaginari della moda. Sono partita dall’idea che un archivio non è solo un luogo di ‘conservazione’ ma che sia uno spazio dell’immaginazioni. Lo penso come una cosa viva e continuamente trasformabile.”

La proposta della Frisa è stata sviluppata anche in occasione dell’EXPO, da poco inaugurato a Milano. Per Anna Zegna era importante legarsi in qualche modo a questo importante evento. Frisa ha proposto, in relazione al “Nutrire il pianeta”, il tema dei fiori, anche per il fatto che c’è una moltitudine di ricette in cui si utilizzano più parti dei fiori, dal gambo ai petali, per marmellate, risotti ecc.

“Scelto il tema del fiore, da cui è nato il progetto ‘Flower Landscapes’, abbiamo ulteriormente sviluppato il soggetto in relazione anche all’impresa epica di Ermenegildo Zegna fatta sempre a Trivero nella Conca dei Rododendri dell’Oasi Zegna. In relazione all’EXPO e al suo tema, abbiamo voluto aggiungere una parte ‘impegnata’, legata alla cura, alla salvaguardia e al rispetto del paesaggio e dell’ambiente in generale. Ho pensato di coniugare il significato di ‘nutrire’, con quello di prendersi cura, ‘curare’ il pianeta, il territorio. Piano piano le cose sono andate crescendo. A Trivero, con Anna, abbiamo pensato di presentare ‘Flower Landscapes’, mentre a Milano, per allargare ulteriormente il progetto abbiamo pensato di invitare Lucy + Jorge Orta: artisti con cui abbiamo già lavorato e giusti per affrontare temi legati all’ambiente, al cibo ecc. Abbiamo invitato Lucy a visitare l’archivio Heberlein che le è piaciuta tantissimo. Da qui, la sua idea di creare i pannelli che si possono vedere nelle vetrate della sede Zegna a Milano. Loro hanno interpretato un motivo floreale ripreso dall’archivio, coniugandolo anche per la serie di piatti – in porcellana Royal Limoges in edizione limitata – e messi in vendita durante la serata per sostenere il progetto del FAI per il recupero di un insediamento agricolo-rurale nel parco nazionale delle Cinque Terre a Punta Mesco, Levanto (SP). Per ogni piatto venduto verra? piantato un albero nell’area di Punta Mesco che portera? il nome del suo ‘proprietario’.”

Per la serata del 3 maggio scorso, Lucy + Jorge Orta hanno creato un’ambientazione come ode alla natura con grandi motivi floreali stampati sia sulle vetrate che lungo le alte pareti dello spazio degli Headquarters Zegna. Nello spazio all’aperto, invece hanno simulato lunghe radici di un albero. Oltre all’ambientazione hanno pensato ad un performance dove oltre una decina di figuranti sono stati vestiti con delle grandi maschere con le sembianze di vari animali e con una tuta in feltro. Renne, scoiattoli, lontre, uccelli, civette… in modo solenne sono scesi dalla scala che divide in due lo spazio della hall, e hanno simulato la gestualità di una ‘finta” orchestra di flautisti interpretando la sinfonia della natura, seguendo la melodia di un forte cinguettio.

In merito alla mostra che inaugura a Trivero. “Ho voluto fare una cosa molto semplice. Una serie di otto tavoli dove sopra abbiamo posto delle scatole di cartone e delle vetrine di plexiglass. A me interessa moltissimo un aspetto che in pochi approfondiscono: il fatto che la moda è costruttrice di immaginari. I motivi floreali sono un dispositivo straordinario che mette in motto una serie di idee. Senza contare che mi piace moltissimo lavorare sulle libere associazioni, quindi, mi piace far vedere sì il motivo grafico, ma anche enucleare tanti sottotemi. Ad esempio, la ripartizione che ho deciso di attuare per la mostra “Flower Landscapes” è stata quella di dividere i vari tessuti prelevati dal Fondo Heberlein in categorie: orientale, pittorico, vernacolare, bred & butter, bianco e nero, erbario, mazzi e ghirlande e psichedelico. Tanti tavoli per raccontare tante storie: una fantasmagoria di immaginari. (…) tutto è stato costruito appositamente per ricreare percorso visivi e concettuali. Nel pavimento abbiamo pensato ad un mandala dove racchiudere i concetti che stanno alla base di Zegna – mano, prodotto, mente e ambiente -, per relazionarli alle stagioni che conosciamo, a loro volta in relazioni con una serie di ricette dove si utilizzano non solo erbe e prodotti locali, ma che seguono anche le maturazioni stagionali. E’ una lavoro molto complesso e stratificato. Tutti questi temi sono raccontati attraverso abiti da uomo, da donna, accanto a preziosissime tazze con decorazioni di fiori, libri – ad esempio di Andy Warhol -, una stampa di Morandi… una serie molto ampia dunque, di stimoli e riferimenti.”

Performance,   Fabulae Naturae — Lucy + Jorge  Orta — ZegnaArt,    Zegna Hadquarters,   Milano
Performance, Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt, Zegna Hadquarters, Milano
Fabulae Naturae — Lucy + Jorge  Orta — ZegnaArt,    Zegna Hadquarters,   Milano
Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt, Zegna Hadquarters, Milano
Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt,   Zegna Hadquarters,   Milano
Fabulae Naturae — Lucy + Jorge Orta — ZegnaArt, Zegna Hadquarters, Milano
Michelagelo Pistoletto,   Woollen. La mela reintegrata,   2007,   Zegna Hadquarters,   Milano
Michelagelo Pistoletto, Woollen. La mela reintegrata, 2007, Zegna Hadquarters, Milano