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Diego Marcon — SQUASH and STRETCH | Il Malatino

Domani, domenica 4 marzo alle ore 16, l’artista Diego Marco incontra il pubblico per una lecture ospitata al PAC di Milano, in occasione della presentazione in anteprima della sua opera Il Malatino. L’evento fa parte della V edizione del progetto...

Diego Marcon, Il malatino (film frame), 2017 Film 16mm, colore, senza sonoro, loop Commissionato e prodotto da MiBACT e AMACI – Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani per "Museo chiama artista 2017" Courtesy l'artista e AMACI
Diego Marcon, Il malatino (film frame), 2017 Film 16mm, colore, senza sonoro, loop Commissionato e prodotto da MiBACT e AMACI – Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani per “Museo chiama artista 2017” Courtesy l’artista e AMACI

Domani, domenica 4 marzo alle ore 16, l’artista Diego Marco incontra il pubblico per una lecture ospitata al PAC di Milano, in occasione della presentazione in anteprima della sua opera Il Malatino.
L’evento fa parte della V edizione del progetto “Museo Chiama Artista” promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DG AAP) Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, a cura di Diego Sileo.
Scrive quest’ultimo in merito alla ricerca di Marcon: “La realtà analizzata da Marcon estende i propri confini, valica i limiti del verosimile per addentrarsi in nuovi territori e, nello specifico, la sua animazione si fa strumento di questo viaggio, luogo in cui s’addensa l’inesprimibile. Si parte dall’affermazione che il lavoro di Marcon nel suo complesso è in fondo fantastico: ne è prova, ad esempio, il fatto che ogni immagine nasce da un impasto di sguardo obiettivo e di messa in scena, di realtà e di fantasia; l’immaginazione in lui interviene sempre, sia cercando con dati sperimentali una fusione, una dosatura, un’armonia sia giocando sullo scoppio, sulla distorsione, sulla rottura. Un’altra prova della natura fantastica della sua arte è da trovarsi anche nella credibilità che regge la percezione di ogni sua opera: qualunque sia il grado di verosimiglianza o di plausibilità delle situazioni rappresentate, lo spettatore ricostruisce le psicologie dei personaggi o riconosce gli oggetti sullo schermo partendo dal fatto che “ci crede”: è quindi un’adesione soggettiva e non un riscontro oggettivo ciò che sostiene la visione di Marcon; è una misura mentale e non una scala empirica ciò che governa la sua produzione.”

Dalle 16 alle 18 – SQUASH and STRETCH – Marcon racconta le tecniche e i processi con cui sono stati realizzate molte delle sue opere: l’utilizzo della pellicola 16 e 35 mm, l’animazione tradizionale, quella sperimentale e CGI.
Segue, dalle 18.30 alle 20.30, la presentazione dell’opera Il malatino. ll film è accompagnato da una piccola pubblicazione, edito da Silvana Editoriale, con testi di Federica Galloni, Gianfranco Maraniello, Diego Marcon, Diego Sileo, Sofia Silva e una conversazione tra Lucrezia Calabrò Visconti e Diego Marcon.

Segue un estratto dal catalogo “DIEGO MARCON. Archivi d’anime” di Diego Sileo
(…) La realtà analizzata da Marcon estende i propri confini, valica i limiti del verosimile per addentrarsi in nuovi territori e, nello specifico, la sua animazione si fa strumento di questo viaggio, luogo in cui s’addensa l’inesprimibile. Si parte dall’affermazione che il lavoro di Marcon nel suo complesso è in fondo fantastico: ne è prova, ad esempio, il fatto che ogni immagine nasce da un impasto di sguardo obiettivo e di messa in scena, di realtà e di fantasia; l’immaginazione in lui interviene sempre, sia cercando con dati sperimentali una fusione, una dosatura, un’armonia sia giocando sullo scoppio, sulla distorsione, sulla rottura. Un’altra prova della natura fantastica della sua arte è da trovarsi anche nella credibilità che regge la percezione di ogni sua opera: qualunque sia il grado di verosimiglianza o di plausibilità delle situazioni rappresentate, lo spettatore ricostruisce le psicologie dei personaggi o riconosce gli oggetti sullo schermo partendo dal fatto che “ci crede”: è quindi un’adesione soggettiva e non un riscontro oggettivo ciò che sostiene la visione di Marcon; è una misura mentale e non una scala empirica ciò che governa la sua produzione.
DIEGO MARCON. Archivi d’anime” di Diego Sileo – Catalogo edito da Silvana Editoriale

Diego Marcon, Il malatino (film frame), 2017 Film 16mm, colore, senza sonoro, loop Commissionato e prodotto da MiBACT e AMACI – Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani per "Museo chiama artista 2017" Courtesy l'artista e AMACI
Diego Marcon, Il malatino (film frame), 2017 Film 16mm, colore, senza sonoro, loop Commissionato e prodotto da MiBACT e AMACI – Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani per “Museo chiama artista 2017” Courtesy l’artista e AMACI