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Le visioni materiche di Barbara De Ponti e Jens Risch | Viasaterna, Milano

Mutuata dal linguaggio della filosofia e della psicologia, Forma Mentis è un’espressione che si riferisci a uno specifico modo di pensare e agire. Più in generale potremmo anche considerarla come sinonimo di “visione”: dunque come funzione sensoria per la quale gli occhi ci pongono in rapporto con il mondo. Si mettono alla prova con questa […]

Barbara De Ponti and Jens Risch - Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch – Forma Mentis, courtesy Viasaterna

Mutuata dal linguaggio della filosofia e della psicologia, Forma Mentis è un’espressione che si riferisci a uno specifico modo di pensare e agire. Più in generale potremmo anche considerarla come sinonimo di “visione”: dunque come funzione sensoria per la quale gli occhi ci pongono in rapporto con il mondo.
Si mettono alla prova con questa grammatica espressiva Barbara De Ponti e Jens Risch nella mostra dall’omonimo titolo ospitata alla galleria Viasaterna di Milano (fino al 16 marzo 2018). Questi due artisti con le rispettive opere in mostra si confrontano non tanto con la creazione di nuove forme bensì con conformazioni o prelevate dalla natura (De Ponti) o dettata dalla natura stessa del materiale con cui lavorano.

A guidarci nel percorso espositivo sono soprattutto le opere di Barbara De Ponti. L’artista presenta Clay Time Code, una serie realizzata nel territorio vicino a Faenza nel 2016, dove utilizza un particolare materiale, l’argilla azzurra del Mare Pleistocenico. Alla specificità di questa argilla l’artista aggiunge una scoperta: compiendo studi di geologia e paleontologia, la De Ponti ha identificato dei particolari microorganismi fossili, divenuti una sorta di ‘modelli’ da cui far nasce le sue sculture. Con l’avvicendarsi delle ere geologiche questi micro esseri si sono fossilizzati nella stessa materiale che oggi l’artista utilizza per la realizzazione delle sue opere. E’ come se avesse voluto riportare in vita – a scala aumentata – quegli stessi organismi, magari non senza idealizzarli, in una prospettiva immaginifica.

Barbara De Ponti and Jens Risch - Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch – Forma Mentis, courtesy Viasaterna

Ecco allora che in mostra osserviamo grandi masse materiche caratterizzate da grandi bulbi aggettanti, superfici panciute o rientrati, peduncoli esili che sembrano mossi da masse acquatiche. Sorta di grandi meduse cristallizzate nella materia dura dell’argilla, la serie presente in una delle prime stanze della galleria, è composta da sculture dallo stesso titolo “Globotìratalia Puncticulata” seguito da un codice: come fossero esemplari di organismi da selezionare e classificare scientificamente. Bitorzoluti, arrotondati e ‘floridi’, queste realizzazioni presentano evidenti richiami agli esseri che li hanno, morfologicamente, generati: forme marine, crostacei, presenze acquatiche, ma anche vegetazioni abissali, nate sia nella profondità dei mari ma soprattutto, nelle voragini misteriose dell’immaginazione.
Anche nella stanza che segue, è presente una serie dal titolo “Novum Locus Amoenus” seguito da una numerazione. Ma questa volta l’artista non si confronta con il linguaggio scultoreo ma quello grafico del disegno. La serie Time Code – che comprende la selezione di “Novum Locus Amoenus” e “Process” – sembra rifarsi a degli archetipi, a delle forme classiche dove domina equilibrio, simmetria e rigore delle parti. Una pulizia formale guida quelli che sembrano involucri, superfici liquide, intervalli strutturali della materia grafica.
Lo stesso rigore lo troviamo anche nella ricerca di Jens Risch: prova ne sia la maniacale costanza con cui l’artista ha registrano su una serie di tavole tutti i passaggi da lui compiuti per la realizzazione di piccole e delicatissime sculture. In mostra un ‘esemplare’: Silk piece VI, realizzata con un chilometro di sottile filo di seta annodato. In pochi centimetri Jens Risch condensa non solo la lunghezza immaginaria di 1000 mm, ma anche il tempo quotidiano delle sue giornate, assorbito e solidificato in questo agglomerato che ricorda un corallo, un metallo liquefatto, un vegetale fossilizzato..
Ecco ritornare due delle costanti che ritroviamo anche nelle opere della Ponti: una natura atavica e un tempo ancestrale; delle forme ancestrali e una durata incommensurabile.

Per vie ed esperienza differenti, Barbara De Ponti e Jens Risch ci suggeriscono un affascinante modo di vedere il mondo: quello chimerico della materia e quello inspiegabile del passaggio del tempo e delle tracce che lascia sulla nostra realtà.

Barbara De Ponti and Jens Risch - Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch – Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch - Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch – Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch - Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch – Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch - Forma Mentis, courtesy Viasaterna
Barbara De Ponti and Jens Risch – Forma Mentis, courtesy Viasaterna