ATP DIARY

Davide Bertocchi — Tributo per Alberto Garutti 2023

Cara Elena.  Per ricordare Alberto ti allego queste foto in bianco e nero che avevo scattato in Accademia a Bologna e nel vecchio studio di Alberto a Milano (via Pietrasanta) nel 1992. Ma di quei momenti ti avevo già parlato nel mio testo precedente e che avevi pubblicato 10 anni fa. LINKC’é anche una foto del cielo […]

© Davide Bertocchi

Cara Elena. 

Per ricordare Alberto ti allego queste foto in bianco e nero che avevo scattato in Accademia a Bologna e nel vecchio studio di Alberto a Milano (via Pietrasanta) nel 1992. 
Ma di quei momenti ti avevo già parlato nel mio testo precedente e che avevi pubblicato 10 anni fa. LINK
C’é anche una foto del cielo visto dalla finestra del mio studio qui a Parigi. Te la allego perché questa foto l’ho mandata ad Alberto via whatsapp il 5 maggio scorso.

Sapevo da tempo che stava male e mi sembrava bello mandargli questa immagine in un momento così difficile. Non mi ha risposto subito. Ma quella sera stessa mi ha chiamato. Con mia grande sorpresa perché non lo sentivo al telefono da qualche anno. 
La sua voce era un po’ provata e affaticata ma comunque molto calorosa, elegante e amichevole come sempre. 
L’emozione di entrambi era palpabile, sia per il ricordo di qualche aneddoto di quegli anni indimenticabili in Accademia, ma anche perché mi ha raccontato come ormai la malattia fosse avanzata e la situazione fosse davvero critica.

In pratica mi ha fatto capire che era una questione di giorni e che probabilmente era l’ultima volta che ci sentivamo. 
Si capiva che il dolore che stava provando era insopportabile ma nonostante ciò è riuscito a scherzare, come spesso faceva nelle sue lezioni. 
Così scherzosamente e con grande autoironia mi ha chiesto di portare gente al suo funerale. Poi, dopo avergli manifestato la mia grande riconoscienza e quello di colleghi artisti e allievi di quegli anni, siamo rimasti un attimo in silenzio prima di salutarci con grandissima emozione. È stato un momento straziante e commovente ma per me quella chiamata, poterlo salutare nonostante le circostanze, è stato un grandissimo regalo. 

Subito dopo, mi sono detto che sarebbe stato bello mandargli delle cose per posta, anche solo per distrarlo dal dolore. Quindi gli ho spedito una lettera con alcune edizioni (una dove aveva partecipato anche lui con la sua canzone preferita) ma ho informato e proposto anche ad altri artisti e amici di fare la stessa cosa. 

Un pensiero che spero gli abbia fatto piacere in quei momenti così difficili. 
Purtroppo qualche settimana dopo Alberto ci ha lasciato. 

Non potendo essere presente al funerale purtroppo, con Stefania Galegati, e con l’aiuto di Ettore Favini e Roberto Cuoghi, abbiamo aperto una chat che dal mattino del 25 giugno non ha più smesso di arricchirsi di contatti, testimonianze, aneddoti.
Ora include più di 160 inquilini. Il 10 luglio abbiamo anche organizzato un magnifico memorial / raduno di ex-alunni con chi poteva essere a Milano quel giorno. 
Una cinquantina di persone di diverse generazioni (per lo più in presenza ma anche in video conferenza da varie parti del mondo). C’era anche Francesco Garutti. 
Un momento davvero commovente per tutti, pieno di vita e di gratitudine, e del quale Alberto sarebbe stato certamente molto fiero. (Ti allego anche una foto dell’incontro). 

Garutti, attraverso tutti questi anni di insegnamento orizzontale, ma anche con le sue opere, ha creato un tessuto sensibile di relazioni umane straordinarie. 

É la sua grande forza che resterà con noi.

© Davide Bertocchi
Foto dell’incontro tra gli ex-studenti di Alberto Garutti

Per leggere gli altri TRIBUTI ad Alberto Garutti