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Lo sguardo tattile sul mondo di Chiara Enzo | Museo di Roma a Palazzo Braschi, Roma

“…mi sono concentrata su una diversa lettura della realtà̀. Non potevo abbracciare il tutto? Avrei allora spostato la mia attenzione su qualcosa di più̀ tangibile: il mio corpo. La pelle, il nostro bordo, ciò̀ che separa ‘te’ dall’esterno, una continua dicotomia dell’essere. Così è iniziata la mia esplorazione e, di conseguenza, la mia narrazione frammentata […]

On/off, (2013, Collezione Agovino, Napoli) e Corsetto (2013, Collezione privata), due opere presenti nella mostra Quotidiana – Portfolio. Chiara Enzo, Museo di Roma, Palazzo Braschi, 23 febbraio – 17 marzo 2024, courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma, foto Carlo Romano

“…mi sono concentrata su una diversa lettura della realtà̀. Non potevo abbracciare il tutto? Avrei allora spostato la mia attenzione su qualcosa di più̀ tangibile: il mio corpo. La pelle, il nostro bordo, ciò̀ che separa ‘te’ dall’esterno, una continua dicotomia dell’essere. Così è iniziata la mia esplorazione e, di conseguenza, la mia narrazione frammentata del mondo» … (Chiara Enzo)

Chiara Enzo è ospite, fino al 17 marzo, della sezione Portfolio di Quotidiana, il programma espositivo sull’arte italiana contemporanea promosso dalla Quadriennale di Roma e da Roma Capitale- Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali, iniziato a settembre 2022 e che ogni mese presenta il lavoro di un artista under 35.
Il primo impatto con l‘opera della pittrice veneziana è spiazzante, una sala bianca candida in cui ci assale un senso di vuoto. Le sei opere di piccole dimensioni sono disposte ad una altezza inconsueta, sono slittate verso il basso, stravolgendo la consuetudine espositiva abituale di un museo.
Ma nulla è casuale. Chiara Enzo cura la disposizione delle opere con l’intenzione di plasmare lo spazio che diventa esso stesso veicolo espressivo. Unisce, affianca, giustappone lavori che appartengono anche a periodi diversi, creando connessioni fra le opere che mutano di volta volta. Lavora sulle piccole dimensioni, le opere non sono “mai più grandi di un volto umano” per una sua scelta precisa, devono essere come delle piccole finestre, disposte ad altezze scomode per spingerci ad avvicinarci, piegarci, chinarci e istaurare così un dialogo, devono attrarre ma senza costrizioni.
I suoi lavori sono “frammenti” di un’unica ricerca che si accresce nel tempo, apparentemente scollegati, poi si ricompongono, come un’unica opera, come tante parti di un unico sguardo.
Predilige il corpo come soggetto, un corpo non idealizzato ma reale, imperfetto, ferito, frammentato e la pelle, che considera come un confine tra l’interno e l’esterno. Non tralascia alcun particolare, nei, smagliature, segni lasciati da biancheria che immaginiamo troppo stretta (Corsetto,2013), rappresentati in piccole porzioni di un tutto. Il suo interesse per la materia coinvolge anche quella inerte, gli oggetti di uso comune, un interruttore (On/Off, 2013) o una griglia di areazione (Graticola,2018), che hanno pari dignità nella sua ricerca, così come le lenzuola di un letto sfatto, segnate dall’impronta del corpo, prendono vita con il gioco di luci e ombre delle pieghe (Letti-in una stanza, dittico, 2017-2018).

Le inquadrature sono ravvicinate come viste attraverso uno zoom, parziali, mostrano solo il particolare di una nuca (Nuca, B,2021) o una porzione di schiena (Dietro,2017-2018) o uno scorcio di un letto. C’è sempre una parte mancante che ognuno tenta di completare, questo crea una “inquietudine dello sguardo” che secondo Enzo è la traduzione visiva della ricerca del senso del nostro stare al mondo.
Chiara Enzo utilizza pastelli e matite con grande perizia tecnica, predilige la carta come supporto, ottenendo un effetto iperrealista ma non freddo, la tessitura è densa e sfumata, emoziona. La scelta di tecniche che non necessitano di tempi di asciugatura, le permette lavorando di rimanere su ogni opera molto a lungo, creando una fitta trama con il colore, vivendo un rapporto quasi ossessivo con l’opera, come a cercare il modo di rimanere in contatto con esse il più a lungo possibile, per scandagliare la materia ancora più in profondità.

Dietro (2017-2018, collezione privata) e Graticola (2018, galleria ZERO…, Milano), due opere presenti nella mostra Quotidiana – Portfolio. Chiara Enzo, Museo di Roma, Palazzo Braschi, 23 febbraio – 17 marzo 2024, courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma, foto Carlo Romano
Quotidiana – Portfolio. Chiara Enzo, veduta dell’allestimento, Museo di Roma, Palazzo Braschi, 23 febbraio – 17 marzo 2024, courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma, foto Carlo Romano