ATP DIARY

Che cosa è la fotografia oggi?

Prende avvio un nuovo polo di ricerca dedicato alla fotografia, e a tutte le sue declinazioni, presso LABA - Libera Accademia di Belle Arti a Brescia. Inizio dei corsi da fine ottobre.

Che cosa è la fotografia oggi? Come si è trasformata e dove si sta dirigendo? Che cosa sono postfotografia, metafotografia, networked image, promptografia? Come funzionano gli algoritmi e in che modo i videogiochi ereditano una storia fotografica riattualizzandola? Sono queste alcune delle domande chiave attorno a cui è stato costituito un nuovo polo di ricerca, teorico e pratico, dedicato al fotografico presso LABA (Libera Accademia di Belle Arti) a Brescia.
Il campus LABA rappresenta una realtà unica nel panorama italiano, proprio perché è stato pensato, con il coordinamento di Mauro Zanchi, come laboratorio sperimentale ancor prima che come scuola. La squadra di docenti è stata coinvolta in linea con le trasformazioni del fotografico contemporaneo e per questo è costituita da professionisti militanti, le cui ricerche artistiche e critiche sono in linea con la trasformazione continua in atto nel panorama nazionale e internazionale. Aurelio Andrighetto, Marco Archetti, Sara Benaglia, Elena Bordignon, Federico Clavarino, Nicola Di Giorgio, Sergio Giusti, Francesca Lazzarini, Giovanni Mantovani, Maurizio Montagna, Marco Paltrinieri, Carlo Sala, Alessandro Sambini, Andrea Tinterri e Mauro Zanchi sono alcuni dei docenti che hanno dato il là alla trasformazione del campus bresciano in un hub di ricerca.
Nel nuovo anno scolastico inizia anche il corso biennale (Laurea magistrale) dedicato alla fotografia di ricerca, con corsi tenuti da Marina Caneve, Rica Cerbarano, Irene Fenara, Maurizio Montagna, Simone Santilli, Alessandro Sambini e Mauro Zanchi, per continuare e approfondire ulteriormente il percorso collettivo maturato nel corso triennale, che vede una nuova relazione tra il reale, le sue produzioni immaginali, le aperture alle ricerche artistiche, le creazioni di libri e di pubblicazioni nel mondo dell’editoria.
Il percorso di studi sviluppa solide basi di conoscenza storico-artistica e competenze culturali, ponendo particolare attenzione alla professionalità e alle tecniche necessarie per affrontare le nuove sfide fotografiche e per innescare estensioni con altri media. Oltre a molte ore di laboratorio, studi teorici e workshop, centrale è l’approfondimento degli attuali dispositivi tecnologici, con uno sguardo rivolto al futuro, alle intelligenze artificiali e ai nuovi media che stanno ibridando il fotografico.
La fotografia, un tempo legata a pellicole e camere oscure, è diventata un flusso digitale malleabile con innumerevoli potenzialità e aperture. Oggi, il fotografo non si limita a scattare una foto, ma si immerge anche in un mondo di algoritmi, dati e software. Manipolando immagini, esplorando il deep web e sfruttando l’intelligenza artificiale, l’artista che utilizza il medium metafotografico crea opere che sfidano i confini tradizionali dell’immagine. Queste nuove forme di fotografia, fluide e in continua evoluzione, sono legate a processi tecnologici e riflettono un mondo sempre più digitale e interconnesso.

Marina Caneve, Are They Rocks or Clouds, 2019, FWBooks, OTM

Per affrontare questo tipo di complessità operativa e teorica, è necessario fornire agli studenti un accesso, processuale e testuale, alle tecniche più aggiornate di elaborazione di immagini, con attenzione all’analisi e allo studio dei settori più innovativi, dei canali di diffusione e delle moderne applicazioni fotografiche digitali. Il processo di ricerca è la chiave per la strutturazione di una crescita professionale, per diventare specialisti della fotografia, dell’arte e della comunicazione nazionale e internazionale di domani. Grande attenzione è inoltre rivolta allo sviluppo e alla definizione di uno stile personale, nonché al potenziamento della capacità organizzativa e della collaborazione in team. Il dipartimento di fotografia in LABA forma artisti che utilizzano il medium fotografico nelle molteplici declinazioni, anche tramite AI text-to-image, in grado di rendere visibili figurazioni molto realistiche (proprio come fossero fotografie credibili) attraverso parole, prompt, previsioni statistiche, vettori, forma curatori e teorici, editor, e persone specializzate per i settori della pubblicità, moda, architettura, fotogiornalismo.

Chiunque decida di occuparsi oggi di fotografia, postfotografia, metafotografia, networked image o realtà aumentata deve essere prima di tutto una persona aperta verso un approccio progettuale metodologico, che vede la teoria e lo studio di nuove tecnologie come una base fondamentale per affermarsi e creare la propria carriera indipendente, al di là dei settori specifici in cui le sue competenze verranno esercitate. Stiamo entrando in un’era in cui la visione artificiale, basata su complesse equazioni matematiche, rivoluzionerà il nostro modo di percepire e interagire con le immagini. Se prima “vedere” significava esclusivamente un’esperienza umana, ora l’intelligenza artificiale ci invita a riconsiderare questo concetto, a coinvolgere la complessità dei dispositivi tecnologici, a comprendere le logiche macchiniche, aprendo le porte a nuove e inaspettate interpretazioni visive. Ma quali sono gli strumenti a nostra disposizione per plasmare e ridefinire la realtà che ci circonda attraverso queste nuove lenti?

Un dipartimento di fotografia contemporaneo non può limitarsi alla sola pratica fotografica tradizionale. Deve abbracciare un approccio più ampio, esplorando anche le frontiere di tutto quello che è extrafotografico. Questo implica indagare i linguaggi visivi che si sviluppano intorno alla fotografia, come le immagini generate al computer attraverso prompt o come quelle che circolano sui social media e sulle piattaforme di messaggistica istantanea, del gruppo META (Whatsapp, Instagram e Facebook) o di Tik Tok, e molto altro proveniente dal futuro che ci attende.

All’interno dei recenti software di intelligenza artificiale, immagini e testi vengono trasformati in complessi e velocissimi calcoli matematici attraverso un numero inimmaginabile di parametri, rappresentati da vettori in uno spazio multidimensionale. Questo “spazio latente” è invisibile e contiene un’infinità di possibili figurazioni. Ma in un’immaginazione artificiale non ci sono immagini, solo probabilità vettorizzate. Come ritrovare la fotografia in tutto questo? Siamo passati da un modo di rappresentare la realtà basato sulla fotografia tradizionale a uno dominato dalla tecnologia digitale. Come si orienta il nostro modo di vedere le cose in questo nuovo contesto? Come facciamo a capire cosa è reale e cosa no, quando le immagini sono manipolate e modificate dai computer? In un mondo dove le macchine ipertecnologiche ci mostrano la realtà in modi sempre nuovi e inaspettati, come deve evolvere la nostra percezione?

Prende avvio un nuovo polo di ricerca dedicato alla fotografia, e a tutte le sue declinazioni, presso LABA - Libera Accademia di Belle Arti a Brescia. Inizio dei corsi da fine ottobre.
The Cool Couple, Karma Fails, Meditation Rocks®, Earth, 2017, Courtesy gli artisti