La Mostra si è tenuta presso la galleria Teaterhornan.
Marco Tagliafierro: Come avete organizzato i due workshop?
Il progetto Modux si basa sulla ricerca del processo pittorico, in particolare su come avvicinare il pubblico al processo stesso della creazione di un opera pittorica. In questo caso vale la pena di specificare che non si tratta di imparare a dipingere o di creare un sistema che permetta a chiunque di eseguire un’ opera d’arte. Con Modux, che si può leggere anche come Modulo – X, significa che il progetto va in cerca o crea moduli autonomi nel processo pittorico, moduli, appunto, che permettano il coinvolgimento del pubblico che di solito ha un ruolo di ammiratore o osservatore di un’ opera pittorica. Considerando questa premessa si potrebbe dire che il workshop è stato più simile ad una performance per la quale il pubblico interveniva sull’ opera esperendo livelli di percezione altrimenti inacessibili, sperimentando decisioni su contenuto, significato ed esecuzione, applicando colori e creando composizioni con l’aiuto di un sistema semi automatico, ma anche con la nostra presenza che incoraggiava alla partecipazione.
Il workshop è stato realizzato in due fasi separate intitolate rispettivamente: MODUX DATASCAPE e MODUX 1.2015, con il titolo finale di MODUX / KALMAR. Il workshop MODUX DATASCAPE si interroga su come dipingere il quadro usando l’algoritmo matematico chiamato in causa apposta per creare un quadro usando dati numerici e misurazioni di vario tipo scelte dal pubblico, il risultato finale è un quadro che è attualmente esposto nella mostra.
La seconda fase MODUX 1.2015 è una performance vera e propria, per la quale la partecipazione del pubblico avviene in tempo reale, basata sull’ interpretazione soggettiva di un dato statistico della città di Kalmar, leggendolo ad alta voce e scegliendo un quadrato colorato da una vasta gamma di colori appoggiandolo sul tavolo sotto la videocamera che in un modo automatico registra l’atto di interpretazione. Il sistema automatico compone in tempo reale un video che viene proiettato sulla foto realizzata con dati raccolti nei giorni precedenti. In questo modo il sistema crea un’ immagine in movimento perpetuo con l’aiuto di un meccanismo che permette il movimento continuo della proiezione, creando una composizione di immagini in continuo cambiamento e sviluppo. Il pubblico partecipante intravede nella proiezione la propria interpretazione del dato statistico riconoscendo la propria mano e la voce registrata. Questo progetto permette al pubblico di leggere un’ opera pittorica in un modo nonconvenzionale portandolo ad altri livelli di percezione. E’ successo che una persona che ha partecipato al progetto ci ha confidato che qualsiasi cosa che pensava, poi la riusciva ad immaginare con composizioni di forme colorate.
MT: Quali modalità avete individuato per restituire il lavoro svolto durante i workshop stessi?
Il lavoro MODUX DATASCAPE presso Kalmar Konstmuseum è stato presentato in forma di quadro realizzato in sito con i dati che si riferivano al museo Kalmar Konstmuseum. Dati come locazione gps, temperatura, superficie dello spazio espositivo, battito cardiaco e pressione del sangue di tutti gli impiegati del museo. Vicino al quadro è appeso l’istogramma con tutti i dati e l’algoritmo usato per creare il quadro.
La seconda fase, Modux 1.2015 e stata presentata come una installazione audiovisiva con il sistema di proiezione mobile, con tutti le interpretazioni del pubblico.