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Beauty and Desire: Robert Mapplethorpe in mostra al Museo Novecento

Bellezza, luce e forma: “Beauty and Desire” è la nuova mostra del Museo Novecento di Firenze dedicata alle fotografie di Robert Mapplethorpe (New York, 4 novembre 1946 – Boston, 9 marzo 1989) in un inedito confronto con gli scatti di Wilhelm von Gloeden (Wismar, 16 settembre 1856 – Taormina, 16 febbraio 1931) e una selezione […]

Robert Mapplethorpe, Self Portrait, 1985 copyright © Robert Mapplethorpe Foundation Wilhelm von Gloeden, Presunto autoritratto come Nazareno, 1880 ca., Archivi Alinari – Archivio von Gloeden, Firenze
Beauty and Desire, Installation view Ph. Michele Alberto Sereni

Bellezza, luce e forma: “Beauty and Desire” è la nuova mostra del Museo Novecento di Firenze dedicata alle fotografie di Robert Mapplethorpe (New York, 4 novembre 1946 – Boston, 9 marzo 1989) in un inedito confronto con gli scatti di Wilhelm von Gloeden (Wismar, 16 settembre 1856 – Taormina, 16 febbraio 1931) e una selezione di fotografie dall’Archivio Alinari. La mostra, curata da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, Eva Francioli e Muriel Prandato e visibile dal 23 settembre fino al 14 febbraio 2024, nasce dalla fondamentale collaborazione tra l’istituzione fiorentina, la Robert Mapplethorpe Foundation e la Fondazione Alinari per la Fotografia.

A distanza di quarant’anni dalla celebre mostra che nel 1983 al Palazzo delle Cento Finestre fece conoscere gli scatti del fotografo newyorkese a Firenze, le scandalose immagini di Mapplethorpe tornano ad animare la città in un momento in cui il capoluogo toscano si trova ad essere particolarmente aperto alle arti contemporanee, accogliendo alcuni dei più significativi artisti degli ultimi cinquant’anni. 

La mostra si articola in due piani del museo attraverso un nucleo di circa cinquanta lavori di Mapplethorpe messi a confronto con fotografie della Fondazione Alinari, tra immagini di statue classiche, resti di templi ellenici, sculture di Michelangelo e scatti realizzati da Wilhelm von Gloeden. Il richiamo del fotografo newyorkese a queste immagini è sicuramente molto evidente, raccontato in maniera didascalica, a tratti puntuale, dall’allestimento che corre lungo le pareti. Il fotografo era infatti un appassionato e curioso collezionista di immagini ed ebbe la possibilità di entrare a contatto diretto con gli scatti di von Gloeden all’inizio degli anni Ottanta durante un viaggio in Italia, dove il barone tedesco aveva vissuto la maggior parte della sua vita. 

Figlio della piccola nobiltà tedesca si era trasferito sul finire dell’800, appena ventiduenne, a Taormina in Sicilia dove in breve tempo divenne molto noto per le sue fotografie con protagonisti giovani modelli siciliani, spesso dai tratti femminei ed efebici, in mise en scène con pose e travestimenti che evocano personaggi della classicità ellenica e romana. Il tramite tra von Gloeden e Mapplethorpe fu Lucio Amelio, tra i più noti galleristi italiani, che per primo fece conoscere al fotografo americano gli scatti dai richiami classici e bucolici di Von Gloeden, pioniere della staged photography. 

Beauty and Desire, Installation view Ph. Michele Alberto Sereni

La mostra ruota quindi intorno ad un gioco di chiari confronti in cui si alternano scatti del fotografo americano agli scatti o i modelli a cui si è riferito. Temi cardine sono invece il nudo, la bellezza ed il richiamo alle atmosfere della classicità, letti da Mapplethorpe in maniera spregiudicata ma mai volgare. Con il suo approccio scultoreo al mezzo fotografico, è infatti in grado di costruire delle immagini dal sapore classico in cui il corpo umano è studiato con meticolosa attenzione e calato negli archetipi figurativi del mondo antico. È dunque chiaro come Mapplethorpe, oltre a guadare alla statuaria classica, fosse profondamente attratto dalla plasticità delle sculture di Michelangelo Buonarroti cercando di tendere verso una forma mossa dagli ideali di bellezza perfetta attribuiti al lavoro del maestro toscano. L’artista lavora quindi sfruttando la luce e con un attento studio delle pose plastiche, spogliando il corpo nudo da riferimenti pornografici fini a sé stessi ed elevandolo allo status di natura morta. 

Mapplethorpe attraverso le sue fotografie supera così il giudizio morale riportando la bellezza pura del corpo umano, libero da censure e immobilizzata in un attimo carico di tensione. Quella del fotografo newyorkese è un’estetica pulita, frutto di un meticoloso studio in cui tutto assume la forma esatta. L’estetica e l’eros sono condotte lungo traiettorie non scontate che fanno di Mapplethorpe uno dei più grandi fotografi del Novecento.

BEAUTY AND DESIRE
Museo Novecento – Firenze
A cura di Sergio Risaliti, Eva Francioli e Muriel Prandato
23.09.2023 – 14.02.2024

Beauty and Desire, Installation view Ph. Michele Alberto Sereni
Beauty and Desire, Installation view Ph. Michele Alberto Sereni