Avvistamenti (non) è un festival | Castello Svevo Angioino, Bisceglie

Avvistamenti, avviato nel 2002 e ispirato all’antico nome della città di Bisceglie – Vigiliae, ossia ‘sentinella’, ‘vedetta’ – si propone di “‘guardare lontano’, ma anche di ‘vedere in anticipo’ e orientare la rotta verso nuovi linguaggi da esplorare”...
16 Agosto 2021
Paolo Gioli, Finestra-davanti a un albero, 1989
Francesco Giannico, The Path, 2021

Il progetto Avvistamenti, che guarda alla sperimentazione artistica come multiforme espressione dei linguaggi visivi, sonori e performativi, giunge alla sua XIX edizione. Realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VIII edizione, 2020) sotto la cura del Cineclub Canudo di Besceglie (BT) – dedicato all’artista pugliese Ricciotto Canudo, pioniere dell’intermedialità tra i diversi linguaggi artistici – l’evento, la cui direzione artistica è affidata ad Antonio Musci e Daniela Di Niso, è caratterizzato da un’identità fluida e priva di confini geografici.

L’ultima edizione, infatti, ha visto affiancarsi la città di Lecce nell’ospitare la programmazione della rassegna biscegliese, con le istituzioni del Museo Castromediano e della Biblioteca Bernardini a fare da teatro. In quell’occasione, il primo ha accolto, tra marzo e maggio 2021, insieme a Palazzo Tupputi di Bisceglie, la mostra Paolo Gioli: Antologica/Analogica, curata da Bruno Di Marino e presentata anche al Three Shadows Photography Art Centre di Pechino (in corso fino al 29 agosto), mentre la seconda ha visto andare in scena un corposo palinsesto di appuntamenti inaugurato con l’omonimo documentario dedicato all’artista sarzanese, diretto da Lorenzo Scaraggi, e proseguito con i focus dedicati all’opera di Valentina Vetturi, Raffaella Rivi, Daniele Puppi, Davide Pepe e Michele Sambin – quest’ultimo protagonista anche del progetto Arché/Téchne, vincitore della IX edizione dell’Italian Council.

In effetti, la figura di Paolo Gioli continua a costituire il filo conduttore degli eventi che caratterizzeranno questa XIX edizione di Avvistamenti (non) è un festival. Tra il 18 e il 19 agosto 2021, infatti, presso il Castello Svevo Angioino di Bisceglie, Walter Forestiere eseguirà la performance sonora intitolata Listen to Gioli’s eye (on Talbot/Duchamp/Rothko) – ispirata ai tre film Finestra davanti a un albero (1989), Immagini travolte dalla ruota di Duchamp (1994) e Rothkofilm (2008) – mentre il compositore Gabriele Panico sonorizzerà Piccolo film decomposto (1986) e Metamorfoso (1991) per dar vita a Play Gioli. Ad aprire il tutto saranno i documentari Laboratorio Gioli (2013) di Bruno Di Marino e, ancora una volta, Paolo Gioli: Antologica/Analogica di Lorenzo Scaraggia.

Davide Pepe, Edvard Doling, Sounds from a timeless dimension, 2009-2021

Avvistamenti, declinato nella rassegna di suoni e immagini intitolata Sonimage – giunta alla sua IX edizione e ispirata alla fabbrica rilevata nel 1973 da Jean-Luc Godard e trasformata in un laboratorio sperimentale – prosegue poi fino al 20 agosto con i lavori degli artisti di Made in Italy – sezione della manifestazione dedicata ad artisti italiani che pongono al centro della propria ricerca il suono e l’immagine in movimento – Loredana Antonelli + Ludovica Manzo, Lia De Venere, Davide Pepe ed Edvard Doling, Francesco Giannico e Warshadfilm (Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo), e con le dodici opere selezionate dal collettivo Zeugma in occasione della call Landscape2021 dedicata alla ricerca sul paesaggio: si tratta di A Journey To Romagna di Paolo Monti e Roberto Beani; Finfinne/Filwoha di Cristina Picchi e Diego Schiavo; Interferenze Diafane di Alessandro Ragazzo e Matteo Martignoni; ènosi di Athanasios Aléxo e Claudia Ferretti Isonde; vico pace numero zero – sera di David Power, Valentina Ciniglio e Giuseppe Pisano; Aparein di C. Angeloro, L. D’Elia, G. Siniscalchi, J. Moscaritolo, M. Ciuca, G. Seveso; Dear Future di Francis Sosta; Jupiter (1) di Francesco Russo, Michele Forte e Michele Cornacchia; Abbiamo perso sul fronte di Milano di Alessio Alonne e Sei Iturriaga Sauco; Mille e uno sul livello del mare di Andrea Nevi ed Eleonora Beddini; Jupiter di Giovanni Rossino e Luigi Mastandrea, e, infine, 净 ZIN di Rui Jiapeng, Wang Jingyun, Wang Jingyun e Rui Jiapeng.

Avvistamenti, avviato nel 2002 e ispirato all’antico nome della città di Bisceglie – Vigiliae, ossia ‘sentinella’, ‘vedetta’ – si propone di “‘guardare lontano’, ma anche di ‘vedere in anticipo’ e orientare la rotta verso nuovi linguaggi da esplorare”, il tutto attraverso uno sguardo multimediale e multidisciplinare che vede l’arte quale arcipelago composto da differenti e mutevoli forme espressive.

Avvistamenti (non) è un festival
Dal 18 agosto 2021 al 20 agosto 2021
Castello Svevo Angioino, Bisceglie (BT), Piazza Castello

Warshadfilm, Selce, 2020-2021
Paolo Gioli, Metamorfoso, 1991
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