Nasce con l’intento benefico di sostenere l’organizzazione pakistana che promuove l’istruzione femminile di qualità in Pakistan: The Citizens Foundation. La mostra Art for Education: Artisti Contemporanei dal Pakistan – ospitata dal 17 ottobre al 26 novembre al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, a cura dell’artista e critica Salima Hashmi e dalla critica e curatrice Rosa Maria Falvo – raccoglie le opere di 60 artisti pakistani tra nomi affermati e conosciuti a livello internazionale e artisti emergenti.
Come è evidente dal titolo, il focus della mostra è l’istruzione, aspetto che si radica fortemente in quella che è la mission della The Citizens Foundation. Istruzione e creazione artistica riflettono il sostrato culturale del Pakistan e sono da sempre strettamente connessi. Molti degli stessi artisti presenti in mostra infatti, sono o sono stati docenti, diventando dei veri e propri mentor per i loro studenti anche al di fuori delle aule universitarie, a dimostrazione che l’arte può riflettere esigenze e critiche della società e farsene portavoce.
Durante il corso della mostra ci saranno due appuntamenti ospitati al Museo Diocesano, in cui le curatrici terranno degli approfondimenti sulla mostra: uno in occasione dell’opening il 17 ottobre alle ore 18.30 e riguarda l’arte contemporanea pakistana; l’altro incontro, il 20 novembre alle 18.30, farà un focus su “Le donne del Pakistan: contesto, espressioni, trasformazioni” con le esperte Elisa Giunchi (Università degli Studi di Milano) e Anna Vanzan (Università degli Studi di Milano e di Pavia).
Quest’ultimo tema è decisamente importante per capire molte delle opere in mostra, visto che la maggior parte degli artisti sono donne. Le ragione vanno ricercate nella tradizione e nella storia pakistana: nell’antichità l’artigianato era un’attività praticata a casa prevalentemente dalle donne, e persino in tempi recenti per una donna era molto più facile frequentare la scuola d’arte piuttosto che l’università.
La curatrice Salima Hashmi ha affermato: “It’s odd that the worse things are, the better art becomes” (È strano come più le cose peggiorino, migliore diventi l’arte). L’arte pakistana ha a che fare strettamente con la liberta artistica e individuale e con la possibilità di esprimersi pur in condizioni non sempre favorevoli al libero pensiero. E un’arte sussurrata e raffinata, fortemente simbolica ed evocativa che rispecchia e sottintende le incoerenze della società attuale. Allo stesso tempo è rivoluzionaria perché sa parlare sottovoce ma in maniera potente, proiettandosi oltre i propri confini, conservando idealismo, passione e celebrando le tradizioni della sua terra.
Per maggiori informazioni CS_mostra Art for Education