#ArtissimaLive | Intervista con Cloé Perrone – Present Future

"Ogni pratica artistica ha un tempo di maturazione diversa. E importante sostenere la crescita degli artisti e mostrare il loro lavoro durante le diversi fasi. E anche essenziale spiegare che la rincorsa alla “giovinezza” come mezzo di guadagno è un miraggio."
30 Ottobre 2017
CAROLINE MESQUITA, The Plane Sidewall, 2017, installation steel and resin - 510x418x245 cm Courtesy of the artist and carlier | gebauer - Photo: Rebecca Fanuele / Fondation d'entreprise Ricard. Installation view at Fondation d'entreprise Ricard, Paris.

CAROLINE MESQUITA, The Plane Sidewall, 2017, installation steel and resin – 510x418x245 cm Courtesy of the artist and carlier | gebauer – Photo: Rebecca Fanuele / Fondation d’entreprise Ricard. Installation view at Fondation d’entreprise Ricard, Paris.

E’ da sempre la sezione che desta più interesse tra curatori e collezionisti. Present Future è un bacino che da sempre sforna talenti che, dopo poco, troviamo in grandi istituzioni museali e kermesse d’arte. La sezione di Artissima dedicata ai talenti emergenti, quest’anno conta un nuovo board di giovani curatori internazionali coordinato da Cloé Perrone. Come ci racconta la curatrice nell’intervista che segue, Present Future “rimane un luogo in cui scoprire artisti emergenti e il lavoro delle gallerie d’avanguardia.” Scelti dopo una selezione studiata ad hoc dal team di curatori – che ricordiamo sono Samuel Gross, curatore capo Istituto Svizzero di Roma; João Laia, curatore indipendente e scrittore, Lisbon; Charlotte Laubard, curatrice e decano Visual Arts Department, HEAD, Geneva – gli artisti sono invitati a proporre opere inedite realizzate per la fiera e progetti alla loro prima esposizione nel contesto europeo e italiano. Nel 2017 Present Future è presentato sotto un nuova veste – a cura di Magis – e propone i progetti di 20 artisti presentati da 23 gallerie (17 straniere e 6 italiane).
Fiore all’occhiello della sezione, il Premio illy Present Future – sostenuto da illycaffè dal 2001 – che sarà conferito all’artista dalla ricerca che si distingue per l’essere innovativa e originale. Il premio da l’opportunità all’artista di fare una mostra negli spazio del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Ricordiamo che nel 2016 il premio è stato assegnato all’artista americana Cécile B. Evans (Cleveland, 1983) con l’opera What the heart wants (2016). Inaugurazione venerdì 3 novembre alle ore 11:00.
La giuria del Premio illy Present Future è composta da: Mary Ceruti, direttore esecutivo e curatrice, SculptureCenter, New York; Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e GAM, Torino; Luigi Fassi, curatore arti visive, Steirischer Herbst festival, Graz
La premiazione è prevista per Venerdì 3 novembre alle 14.30 nello Spazio illy Cafè 

INVERNOMUTO- Installation view at "Lost in Narration" (curated by Manuela Pacella), The MAC, Belfast, 2017, 2017, Courtesy of pinksummer, Genova

INVERNOMUTO- Installation view at “Lost in Narration” (curated by Manuela Pacella), The MAC, Belfast, 2017, 2017, Courtesy of pinksummer, Genova

Seguono alcune domande a Cloe Perrone —

ATP: In sede di conferenza stampa hai presentato la sezione che coordini per Artissima “Present Future”, come un punto focale. Perché ritieni che questa sezione abbia così importanza?

Cloe Perrone: Present / Future è un punto focale della fiera di Artissima per diverse ragioni. Da un punto di vista fisico, si trova all’entrata e al centro della fiera ed è quindi impossibile per i visitatori non vederla. Inoltre Artisstima si è sempre posizionata come una fiera sperimentale e questa sezione rafforza questo suo scopo. Present / Future rimane un luogo in cui scoprire artisti emergenti e il lavoro delle gallerie d’avanguardia.

ATP: Assieme al Samul Gross, Joao Laia e Charlotte Laubad, quale criterio avete seguito per la selezione dei progetti?

CP: L’obiettivo della sezione è di mettere in risalto le nuove tendenze del panorama internazionale. Ogni artista invitato è libero di pensare un nuovo progetto o ampliarne uno esistente. Non ci sono temi o focus ideologici, ne medium predefiniti. Ciascun curatore è libero di invitare gli artisti che crede meritino una tale esposizione e lavora a stretto contatto con ciascuno di loro.

ATP: Hai sottolineato che le vostre ricerche hanno allargato gli orizzonti in merito alle proposte, invitando artisti da paesi diversi dai soliti circuiti conosciuti. Avete notato delle differenze tra ricerche artistiche degli artisti provenienti da luoghi molto lontani del mondo? 

CP: Credo che l’interesse di un progetto come Present / Future stia nel presentare le diversità delle pratiche artistiche di oggi. Esiste un linguaggio dell’arte contemporanea che permette di identificare concetti e tematiche ricorrenti. Gli artisti sono portatori di messaggi politici e sociali e sono indubbiamente influenzati dal contesto in cui vivono, oggi sempre più globale.

CAROLINE MESQUITA,The Ballad, 2017 - Courtesy of the Artist and carlier | gebauer, Berlin , T293 Rome

CAROLINE MESQUITA,The Ballad, 2017 – Courtesy of the Artist and carlier | gebauer, Berlin , T293 Rome

ATP: Oltre a giovani gallerie che propongono altrettanto giovani artisti, avete selezionato anche gallerie storiche. Mi trovi concorde con questa scelta. Non condivido, infatti, la rincorsa alla ‘giovinezza’ come valore esasperato. Non credi che spesso sia azzardato selezionare artisti troppo giovani?

CP: Ogni pratica artistica ha un tempo di maturazione diversa. E importante sostenere la crescita degli artisti e mostrare il loro lavoro durante le diversi fasi. E anche essenziale spiegare che la rincorsa alla “giovinezza” come mezzo di guadagno è un miraggio. Speculare sui giovani artisti è quello che più nuoce alla loro crescita e maturità. L’obiettivo della fiera di Torino è anche avvicinare un nuovo pubblico e creare un collezionismo preparato e illuminato che sostenga gli artisti nel lungo periodo.

ATP: Present Future è sostenuto da un premio che si è rafforzato negli anni, il “premio Illy Present Future”. E’ un premio particolarmente fortunato se si pensa agli artisti che lo hanno vinto negli anni scorsi: Alina Chaiderov, Rachel Rose, Vanessa Safavi. Da cosa dipende, dal tuo punto di vista questa ‘fortuna’? Dalla visibilità che il premio da agli artisti grazie alla mostra ospitata al Castello di Rivoli? O dipende dai  l’ottima lungimiranza dei giurati?

CP: Tutti questi fattori fanno si che il premio Illy sia un premio così ambito. Sicuramente essere selezionato tra i 20 artisti della sezione è già un ottimo traguardo. Dopodiché avere una mostra personale al Castello di Rivoli, una delle più importanti istituzioni italiane, è un grande privilegio per un giovane artista. La selezione dei giurati impatta sulla qualità del premio e l’alto prestigio del lavoro curatoriale dei giurati si rispecchia della scelta del vincitore del premio Illy.

Joanna Piotrowska, Untitled, 2017, silver gelatin hand print - 120 × 95 cm  - edition of 3 + AP - Courtesy of the artists and Madragoa

Joanna Piotrowska, Untitled, 2017, silver gelatin hand print – 120 × 95 cm – edition of 3 + AP – Courtesy of the artists and Madragoa

NICOLáS  LAMAS, Loss of symmetry, 2016 - Courtesy the artist & SABOT

NICOLáS LAMAS, Loss of symmetry, 2016 – Courtesy the artist & SABOT

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