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ART CALENDAR 2022 — MUSEION, Bolzano

Testo di Francesca De Zotti — “Museion, come un partner fondamentale per la politica, per l’industria e per il turismo, nella trasformazione sociale, nell’innovazione e nella crescita”: è questo l’obiettivo che Bart van der Heide, Direttore di MUSEION, e il suo team vogliono perseguire attraverso la programmazione del 2022. Tre i pilastri che la sostengono. […]

PASSAGE – BIENNALE GHERDEINA – Roni Horn, Bolzano Edition, 2006. Lambda print on paper; Ed. 1/25, 50 x 100 cm Collection Museion. Ph: Ivo Corrà

Testo di Francesca De Zotti —

Museion, come un partner fondamentale per la politica, per l’industria e per il turismo, nella trasformazione sociale, nell’innovazione e nella crescita”: è questo l’obiettivo che Bart van der Heide, Direttore di MUSEION, e il suo team vogliono perseguire attraverso la programmazione del 2022. Tre i pilastri che la sostengono. Oltre alle mostre, che continueranno ad animare gli spazi di Museion ospitando artisti internazionali e progetti curatoriali innovativi, Museion Academy e Museion Art Club: “il ruolo di Museion e del museo di arte contemporanea è quello di mostrare che cosa c’è dietro e di essere un vettore per il pensiero critico, per la cultura locale e per la giovane comunità creativa”. 
Tre anche le grandi mostre in programma: Bird Flight. Erika Giovanna Klien in dialogo con posizione artistiche contemporanee, David Medalla. Parables of Friendship e Kingdom of the Ill.

A partire dall’8 aprile gli spazi di Museion ospiteranno due mostre personali. La prima è Bird Flight. Erika Giovanna Klien in dialogo con posizione artistiche contemporanee, a cura di Bart van der Heide, Andreas Hapkemeyer e Brita Köhler, dedicata all’artista Erika Giovanna Klien, una delle più importanti esponenti del Cinetismo viennese, il cui lavoro viene messo in dialogo con opere di artisti contemporanei dagli anni Sessanta all’oggi: oltre a Max Oppenheimer, Ludwig Hirschfeld-Mack, Elisabeth Karlinsky e Fortunato Depero, Dadamaino, Mark Adrian, Otto Piene, Günther Uecker, Alberto Biasi, Eva Schlegel, Spencer Finch, Ceal Floyer, Benjamin Tomasi e Liliana Moro.Il titolo allude a una serie di lavori pittorici realizzati dall’artista in cui il volo degli uccelli è reso attraverso una sintesi di movimento e luce. Se da un punto di vista formale possono essere accostati al Futurismo, i lavori di Klien, e in generale del Cinetismo, presentano una visione del dinamismo in chiave sensoriale e psichica, lontana dal mito aggressivo della velocità tipicamente futurista. La mostra si avvale di importanti prestiti dal Belvedere di Vienna, dall’Università di Arti Applicate di Vienna, dal Wien Museum e dal Museo Eccel Kreuzer di Bolzano.

L’8 aprile inaugurerà anche David Medalla: Parables of Friendship, a cura di Steven Cairns e Fatima Hellberg con Bart van der Heide, in collaborazione con il Bonner Kunstverein e il David Medalla Archive. Artista, poeta e attivista, David Medalla incarna il ruolo del dandy e del viaggiatore. Nato nelle Filippine e approdato a Marsiglia, ha viaggiato e vissuto tra Londra, Parigi, Venezia, Berlino, New York e Manila. Questo continuo viaggiare e vagabondare si riflette in molti dei suoi lavori in mostra realizzati su supporti effimeri e materiali trovati come ricevute e sacchetti di plastica. Attraverso disegni, dipinti, collage, sculture, neon, opere di arte cinetica, partecipativa e performance realizzati in oltre settant’anni di attività, Parables of Friendship testimonia una produzione instancabile e continuamente rivolta a instaurare connessioni e collaborazioni, come nell’opera A Stitch in Time, già presentata alla Biennale di Venezia del 2017.

David Medalla, Cloud Canyon, 2021. Wood and Perspex Bonner Kunstverein, 2021. Ph: Mareike Tocha. Courtesy: private collection.

Il 30 settembre è la volta di Kingdom of the Ill, seconda tappa del programma di ricerca a lungo termine TECHNO HUMANITIES, sviluppata da un gruppo di ricercatori internazionale composto, oltre che da Bart van der HeideeFrida Carazzato, daSara Cluggish e Pavel S. Pyś. Partendo da Illness as Metaphor(1978) di Susan Sontag si intende indagare alcuni temi – quello dell’ecologia, quello dell’economia e quello della tecnologia – nel tentativo di dare una risposta ai dibattiti in corso su salute e malattia a seguito della pandemia da COVID-19, cercando di immaginare nuovi e fondamentali metodi di cura e reti di sostegno, benessere e amicizia, attraverso i lavori di artisti internazionali e italiani tra cui Enrico Boccioletti, Brothers Sick, Nan Goldin e Prescription Addiction Intervention Now (P.A.I.N.), Ian Law, Lynn Hershman Leeson, Adelita Husni-Bey, Carolyn Lazard, Shu Lea Cheang, Mary Maggic, Mattia Marzorati e P. Staff. La mostra è accompagnata da un public program sviluppato per Museion Art Club dedicato alla salute mentale.

La programmazione di Museion coinvolgerà anche Museion Passage, spazio situato al piano terra del museo e concepito come una pubblica piazza liberamente accessibile, dove il visitatore potrà trovare mostre e approfondimenti che intendono consolidare e valorizzare la relazione con il territorio e la comunità locale. Tra gli eventi in programma: dal 25 marzo The Ethic of Dust, focus sull’omonima opera dell’artista spagnolo Jorge Otero-Pailos parte della collezione museale, che sottolinea il ruolo dei monumenti come attivatori di riflessioni e domande sulla storia e sulla sua comprensione.
In concomitanza aprirà Welcoming Persones Persons, mostra realizzata in collaborazione con la Biennale Gherdëina a cura di Filipa Ramos e Lucia Pietroiusti con opere di Vincenzo Agnetti, Oyvind Fahlström, Roni Horn, Nancy Holt & Robert Smithson, Judith Hopf, Arrigo Lora-Totino, Carl Moser, Zanele Muholi, Maurizio Nannucci, Olaf Nicolai, Décio Pignatari, Paul Thuile, Karl Unterfrauner, Sophie Utikal e Adolf Vallazza, attraverso cui si anticipano i temi della rassegna. Il progetto si estende anche agli spazi del Cubo Garutti dove sarà ospitata l’opera di Sophie Utikal.

Dal 17 giugno Architettura-Scultura a cura di Andreas Hapkemeyer, omaggio all’artista e architetto austriaco di origini altoatesine Walter Pichler nel decimo anniversario della morte. Il fulcro della mostra è Casa nella gola (1991), un corpus di 11 disegni appartenenti alle collezioni di Museion, che raccontano il sogno dell’artista di costruire una casa-buen retiro accanto alla fucina del nonno fabbro in Val d’Elga.

Infine, il 26 maggio una keynote lecture dell’artista ghanese Ibrahim Mahama realizzata in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, in occasione del suo semestre come docente di Artistic Production presso la facoltà di Design e Arti.

Jorge Otero Pailos, The Ethics of Dust, 2008. Installation with latex panels, 1100 x 500 cm Fondazione MUSEION. Museo d’arte moderna e contemporanea Bolzano Collection Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige Courtesy: the artist

Non solo Museion Passage, ma anche Museion Forum – un gruppo di nove giovani creativi e creative invitati a prendere parte alla programmazione pubblica del museo. Attraverso nuove modalità di progettazione, frutto di una visione museale altrettanto innovativa, che vanno di pari passo a Museion Art Club e Museion Academy,Museion si propone come piattaforma civica attraverso cui auto-organizzarsi, creare networks e sviluppare le rispettive professionalità.

Come sottolinea Bart van der Heide, “non si tratta solo di instaurare legami con diverse comunità, ma di incentivare una cultura del donare e del condividere, di cui Museion vuole essere un precursore, delineando strutture alternative di governance nel paesaggio italiano delle istituzioni museali di arte contemporanea”.

PROGRAMMA 2022

25 marzo 2022 – 12 giugno 2022
Museion Passage | Welcoming Persones Persons
a cura di Filipa Ramos, Lucia Pietroiusti e il team di Museion
in collaborazione con Biennale Gherdëina ∞

25 marzo 2022 – 18 settembre 2022 
Museion Passage | Jorge Otero-Pailos. The Ethic of Dust 

8 aprile 2022 – 7 settembre 2022
Bird Flight. Erika Giovanna Klien in dialogo con posizioni artistiche contemporanee
con opere di Mark Adrian, Alberto Biasi, Dadamaino, Fortunato Depero, Spencer Finch, Ceal Floyer, Ludwig Hirschfeld-Mack, Elisabeth Karlinsky, Liliana Moro, Max Oppenheimer, Otto Piene, Eva Schlegel, Benjamin Tomasi, Günther Uecker
a cura di Bart van der Heide, Andreas Hapkemeyer e Brita Köhler
allestimento progettato da Matilde Cassani
mostra realizzata con il generoso sostegno dell’Austrian Cultural Forum Milano

8 aprile 2022 – 14 settembre 2022
David Medalla: Parables of Friendship
a cura di Steven Cairns e Fatima Hellberg con Bart van der Heide
allestimento progettato da Michael Kleine
mostra organizzata con Bonner Kunstverein 
in collaborazione con David Medalla Archive, Berlino
catalogo a cura di Steven Cairns, Fatima Hellberg e Bart van der Heide, edito da Museion e Bonner Kunstverein, pubblicato da Koenig Books

26 maggio 2022, ore 19
Museion Passage | Ibrahim Mahama public lecture

17 giugno 2022 – 18 settembre 2022 
Museion Passage | Walter Pichler. Architettura-Scultura 
a cura di Andreas Hapkemeyer

30 settembre 2022 – marzo 2023
Kingdom of the Ill (working title)
a cura di Sara Cluggish e Pavel S. Pyś 
International Research Group TECHNO HUMANITIES 2 Kingdom of the Ill: Bart van der Heide, Sara Cluggish, Pavel S. Pyś, Frida Carazzato
allestimento progettato da Diogo Passarinho

Kingdom of the Ill – Ian Law There was a body, I was there, was a body Medical privacy screens with soft toy fur fabric and curtain netting, gift wrapped 171 x 108 cm 2015 Installation view, Ian Law: you’re adjusting, Rodeo, London, 2015 Photo: Lewis Ronald
Kingdom of the Ill – Ian Law, The wait is over Exposed waiting room chair backs with picked home-dried flower shadows 44 x 310 x 44 cm 2015 Installation view, Ian Law: you’re adjusting, Rodeo, London, 2015 Photo: Lewis Ronald