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Anna Hulačová, Harvest and Survive | z2o Sara Zanin, Roma

Da sempre interessata alle manifestazioni espressive legate al folclore e al mito, l’artista ceca Anna Hulačová trasla questo suo interesse a questioni contemporanee. Elaborando forme tradizionali ed archetipe, l’artista attualizza certa simbologia per parlare di problematiche attuali e minacce future. Anche nella mostra in corso fino al 24 giugno 2023 alla galleria z2o Sara Zanin, […]

Anna Hulačová, Harvest and Survive, a cura di Denisa Václavová Courtesy z2o Sara Zanin, foto Sebastiano Luciano

Da sempre interessata alle manifestazioni espressive legate al folclore e al mito, l’artista ceca Anna Hulačová trasla questo suo interesse a questioni contemporanee. Elaborando forme tradizionali ed archetipe, l’artista attualizza certa simbologia per parlare di problematiche attuali e minacce future. Anche nella mostra in corso fino al 24 giugno 2023 alla galleria z2o Sara Zanin, Harvest and Survive (a cura di Denisa Václavová), Anna Hulačová racconta, per simboli, l’essere umano, con le sue fragilità e debolezze. 
Nella sua ricerca si è a lungo interessata alla condizione umana e al mondo naturale, alla relazione dell’uomo con il paesaggio, all’universo e alle tradizioni rappresentate nei rituali popolari e folcloristici. Descritta come “attivismo visivo” la sua pratica si sviluppa per urgenze e necessità che esulano dall’ambito strettamente artistico. 
Gli oggetti, le sculture e i dipinti che realizza non appartengono al nostro mondo , sono strane creature simili a insetti con volti umani; astronauti in tuta spaziale alla ricerca di acqua e polline; esseri viventi nelle cui teste e viscere prospera un organismo completamente nuovo. 
Nella grande sala della galleria romana, una piccolo gruppo di automi senza volto, sembrano dialogare con figure invisibili. Ognuna sta per conto proprio, gesticolando con arti monchi e affusolati. Statiche e isolate, le figure comunicato attraverso ancestrali figure rappresentate nel busto: serpenti che sembrano nati da strani coaguli a grappolo, ramoscelli stilizzati con piccoli frutti colorati; grovigli di budella che fuoriescono dallo stomaco come piccole spighe. Isolato e senza volto, un astronauta regge due lunghi ramoscelli appesantiti da boccioli e semi. La gamma cromatica è estremamente limitata, al grigio del cemento, materiale con cui sono fatte le sculture, si aggiunge il nero e il rosa. Inevitabile interpretare questi due colori opposti come una sorta di contrasto tra il maschile e il femminile. Queste due tonalità di intrecciano nelle varie figure che compongono volti, addomi e pance.
Interessante il titolo di ogni scultura, “Celebrant of the Harvest”, celebrazione del raccolto: sorta di inno alla bontà delle natura e dei suoi frutti. Ma all’aspetto positivo del titolo fa da contrasto l’incomunicabilità tra una figura e l’atra che, non dialogando tra loro, sembrano chiude in se stesse, come mondi a se stanti. 
Paragonate all’uomo medioevale, “il cui bagaglio spirituale fatto di piante, montagne, foreste e cieli aperti”, le sculture antropomorfe della Hulačová stabiliscono con la natura delle relazioni contraddittorie e conflittuali. Spighe, fluorescenze, ramificazioni richiamano alla natura, ma non alla sua feconda generosità. L’essere stilizzate, smaltate e rigide rende questi elementi degli ibridi. Sembrano infatti degli esperimenti non andati a buon fine. L’ambiguità che li connota, l’essere stranamente innocui e quasi giocosi, fa si che questi corpi diventino, per paradosso, un chiaro monito: attenzione a come trattiamo la natura e in generale la terra in cui abitiamo. I suoi ‘mostri’ ibridi ci invitano a riflettere sull’attuale condizione dell’agricoltura, all’aggravarsi della crisi ecologica e ambientale e allo stato di alienazione tra l’uomo e la terra. Figure umane stilizzate, prive delle loro caratteristiche umane, si fondono con elementi di una natura alienata e inquietante. 

Anna Hulačová, Agro-Kosmo, 2023, cemento, ceramica smaltata, cm 157x80x50. Courtesy z2o Sara Zanin, foto Sebastiano Luciano
Anna Hulačová, Harvest and Survive, a cura di Denisa Václavová Courtesy z2o Sara Zanin, foto Sebastiano Luciano
Anna Hulačová, Celebrant of the Harvest 3 (dettaglio), 2023, cemento, ceramica smaltata, cm 144x56x38 Courtesy z2o Sara Zanin, foto Sebastiano Luciano