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THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET – Anna Franceschini alla GAM di Torino

[nemus_slider id=”48029″] – Agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso una giovane ragazza lituana attraversò mezzo mondo per poi trasformarsi in un alfabeto. Norma Mekas volò a Hollywood in cerca di fortuna, invece si innamorò di un bel tipografo che la ritrasse in forma di carattere tipografico, trasformandola per sempre in 26 lettere vagamente […]

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Agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso una giovane ragazza lituana attraversò mezzo mondo per poi trasformarsi in un alfabeto. Norma Mekas volò a Hollywood in cerca di fortuna, invece si innamorò di un bel tipografo che la ritrasse in forma di carattere tipografico, trasformandola per sempre in 26 lettere vagamente art déco, congelando i suoi movimenti in 26 pose riassemblabili all’infinito.

“All I ever wanted was to be an actress and to impersonate many characters, but I ended up being a character that may tell many stories”, raccontava la Mekas nella sua unica intervista, apparsa su un rotocalco dell’epoca. Nel video a tre canali THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET – e nella performance eseguita durante l’inaugurazione da Marina Bertoni, Sara Monari e Laura Pante – Anna Franceschini ha lavorato sul confine che divide soggetto e oggetto. Mentre nel video a tre canali ha “animato” manualmente una proiezione del carattere tipografico su una serie di tessuti per proiezioni cinematografiche, nella performance ha vestito le performer con abiti realizzati dallo stilista Marios utilizzando quegli stessi tessuti.

Anna Franceschini è interessata a indagare e attivare le condizioni, i condizionamenti e i contesti che animano l’inanimato. Non è un caso che abbia scelto come medium principali della sua pratica il film e il video. Franceschini è alla ricerca di cosa conferisce un’anima, un sentimento e un’identità agli oggetti a prescindere dalla costruzione meccanica che li mette in movimento e ce li fa percepire come “vivi”. Nel suo intervento per VITRINE, curato da Anna Musini, l’artista ha istruito le performer a ri-animare, attraverso una serie di pose coreografate, alcune opere pittoriche e scultoree della collezione GAM, intervallandole a gesti, movimenti e atteggiamenti tipici delle cosiddette “dive” degli anni ’20. Questa mimesi ha fatto si che gli oggetti per un istante prendessero vita – ma tramite tre figure femminili poste su dei piedistalli, oggetti sotto gli sguardi del numeroso pubblico venuto all’inaugurazione.

Fino al 15 Novembre

Anna Franceschini,   THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET,   2014,   16mm film transferred to digital,   color - mute,   three channels video screen,   Courtesy the artist,   Performers: Marina Bertoni,   Sara Monari,   Laura Pante,   Thanks to Marios,   Milano; Ladina Steinegger; Vistamare,   Pescara; Photo: Marco Cappelletti
Anna Franceschini, THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET, 2014, 16mm film transferred to digital, color – mute, three channels video screen, Courtesy the artist, Performers: Marina Bertoni, Sara Monari, Laura Pante, Thanks to Marios, Milano; Ladina Steinegger; Vistamare, Pescara; Photo: Marco Cappelletti
Anna Franceschini,   THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET,   2014,   16mm film transferred to digital,   color - mute,   three channels video screen,   Courtesy the artist,   Performers: Marina Bertoni,   Sara Monari,   Laura Pante,   Thanks to Marios,   Milano; Ladina Steinegger; Vistamare,   Pescara; Photo: Marco Cappelletti
Anna Franceschini, THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET, 2014, 16mm film transferred to digital, color – mute, three channels video screen, Courtesy the artist, Performers: Marina Bertoni, Sara Monari, Laura Pante, Thanks to Marios, Milano; Ladina Steinegger; Vistamare, Pescara; Photo: Marco Cappelletti
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