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Anna Boghiguian, The Four Faces of A Man | GAM di Milano

Dal 2 aprile al 1 giugno la GAM di Milano ospita la serie di sculture dell’artista Anna Boghiguian: un viaggio essenziale sulla natura dell’uomo contemporaneo.

Quattro facce contorte, sgraziate, al limite dell’informale. Si percepiscono degli occhi a volte sbilenchi, altre volte infossati, memori delle dite che li hanno plasmati. Le bocche quando aperte rivelano grossi denti storti o mancanti. Non c’è grazia, non c’è ricerca del bello, forse non c’è nemmeno pace in questi volti deformati. Queste facce sembrano ricordare la natura forse più atavica dell’essere umano, quella violenta e incontrollabile, quella che rivela la fatica o la rabbia.
“The Four Faces of A Man” è il titolo della mostra che raccoglie una piccola serie di sculture dell’artista canadese ed egiziana di origine armena Anna Boghiguian (1946, Il Cairo), ospitate alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, in occasione dell’intensa edizione di quest’anno della Milano Art Week 2025. Il progetto espositivo, a cura di Edoardo Bonaspetti, sviluppa nelle sale del museo un dialogo tra le opere della collezione permanente e le produzioni recenti dell’artista tra cui una serie di sculture inedite in marmo, materiale con cui si è confrontata per la prima volta dopo il conferimento del premio Henraux Sculpture Commission a miart 2024.

Anna Boghiguian per mezzo del suo lavoro rifugge il canone estetico classico e formale per approdare a un linguaggio emotivo ma non sentimentale, intenso e profondo. Anche in questa occasione, da prova della sua autentica ricerca dell’essenzialità senza compromessi e interferenze.
L’aspetto rilevante di questa piccola ma potente mostra è il gioco di rimandi tra la malleabilità dell’argilla, materiale con cui l’artista ha dato forma ai quattro volti e la loro riproduzione in marmo – Rosso Levanto, Bianco Altissimo, Nero Zimbawe -, per rivelare, da questo passaggio che vede i volti riprodotti in misura più grandi, la forza della trasformazione.

Anna Boghiguian, “The Four Faces of A Man”, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano, 2025. Courtesy l’artista, Fondazione Henraux e GAM – Galleria d’Arte Moderna. Foto Nicola Gnesi
Anna Boghiguian, “The Four Faces of A Man”, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano, 2025. Courtesy l’artista, Fondazione Henraux e GAM – Galleria d’Arte Moderna. Foto Nicola Gnesi

Gioco-forza la relazione tra questi volti dalle espressioni goffe e pesanti, e l’estrema perfezione delle opere della collezione della GAM, dove le sculture e i dipinti neoclassici, creano una tensione coinvolgente e intrigante. Tra bellezza e istinti primordiali, tra una grazia sublimata e portata alla perfezione e l’istintività dei gesti che plasmano l’argilla, si apre uno iato: nella trasformazione da un materiale all’altro, nel cambio di dimensione e nel rifiuto di un qualsiasi tipo di armonia, si esprime la parte più recondita dell’uomo, la sua natura incerta, sfuggente. Tanta è l’espressione della bellezza del marmo bianco e lucido delle sculture neoclassiche, tanto le opere della Boghiguian rivelano la potenza e l’energia dell’uomo vivo, reale e ‘bestiale’. 

Artista per indole nomade, propensa ad uno scavo più esistenziale che documentaristico, ha fatto del viaggio – sia reale che metaforico – una forma di simbolica trasformazione del suo lavoro. 
Non a caso i titolo delle sculture rivelano degli uomini in movimento – Untitled (Walking Man), Untitled (Running Man) -, celandone però l’azione, mostrando invece lo sforzo, la casualità delle espressioni e l’incontrollabilità della fatica. Tra le facce anche una sfinge, una creatura mitologica il cui significato è “statua vivente”, per ricordarci, forse, il mistero che si cela dietro all’essere umano e alla sua esistenza. In mostra anche una serie di tre sculture in bronzo che sembrano custodire o sorvegliare le sale del museo. Dalle forme quasi infantili, questi animali fantastici hanno le mani da umano, così come la testa dalla cui bocca esce una lingua, quasi a volerci sbeffeggiare in modo bonario.
Essenziale per forme e contenuti, profonda per la capacità di esprimere per illusioni la nostra natura, per Boghiguian l’arte ci viene incontro come una fonte vitale di energia, un processo di guarigione per l’anima e una forza per alleviare i danni e i dolori dell’esistenza. 

Cover: Anna Boghiguian, Untitled (Running Man), 2025. “The Four Faces of A Man”, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Galleria Franco Noero. Foto Nicola Gnesi

Anna Boghiguian, Untitled (Walking Man), 2025. “The Four Faces of A Man”, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Galleria Franco Noero. Foto Nicola Gnesi