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Andature III: Helene Appel ed Eva Marisaldi al Museo Marino Marini di Firenze

Sospensione del tempo e ricerca del quotidiano: Helene Appel ed Eva Marisaldi sono le protagoniste della terza edizione di Andature a cura di Marcella Cangioli ed Antonella Nicola. La mostra, ospitata nel suggestivo Museo Marino Marini di Firenze e visibile fino al 24 dicembre 2024, rientra nella rassegna presentata in occasione della Florence Art Week.Andature […]

Eva Marisaldi cripta Museo Marino Marini, Firenze
Eva Marisaldi Tic clac – Museo Marini Marini, Firenze

Sospensione del tempo e ricerca del quotidiano: Helene Appel ed Eva Marisaldi sono le protagoniste della terza edizione di Andature a cura di Marcella Cangioli ed Antonella Nicola. La mostra, ospitata nel suggestivo Museo Marino Marini di Firenze e visibile fino al 24 dicembre 2024, rientra nella rassegna presentata in occasione della Florence Art Week.
Andature è un progetto che ha preso vita nel 2020 dalla volontà delle due curatrici di mettere a confronto artiste di generazioni diverse partendo dalla riflessione sul momento di sospensione dovuto alla pandemia che ha poi portato ad un discorso di più ampio respiro su tempo, caos, ordine e disordine. Protagoniste della prima edizione sono state Chiara Bettazzi e Daniela De Lorenzo, la seconda edizione, nel 2022 ha visto invece coinvolte Elisabetta di Maggio e Sophie Ko in un delicatissimo confronto tra arte antica e del presente. 
Giunta dunque alla sua terza edizione, Andature, mantiene il format del confronto tra artiste mettendo in dialogo la tedesca Helene Appel (Karlsruhe 1976) ed Eva Marisaldi (Bologna 1966) in una ricerca attenta sul tema dell’osservazione del reale. La due artiste guardano al quotidiano in maniera poetica riuscendo ad essere estremamente analitiche pur adottando un modo di osservare completamente differente. 
Se da un lato Appel con la sua pittura dai tratti iperealistici ricerca in maniera quasi ossessiva la perfezione del dettaglio, come vediamo nelle sue tele in cui a grandezza 1:1 ci invita a soffermarci sull’osservazione dell’oggetto quotidiano, dal tombino, al sedano tagliato in cucina fino al granello di sabbia. Dall’altro Eva Marisaldi con una molteplicità di sfumature poetiche, ci racconta la quotidianità andando alla ricerca di un elemento che sia destabilizzante. 

Eva Marisaldi, Vegetare, 1994-2023

Una delle novità di questa terza edizione è la scelta delle curatrici di accedere all’archivio del museo Marino Marini per creare un fil rouge con la collezione permanente, andando a sottolineare quegli aspetti materici che hanno interessato il lavoro di Marini e che si ritrovano sottoforma differente anche nel lavoro delle due artiste. In particolare, Marisaldi si è trovata a studiare le sculture di Marini, ispirandosi alle sue piccole figure di acrobati e di cavalieri di cui troviamo un richiamo in opere quali i disegni Danza, le due sculture Studio#1 e Studio#2 e un’incisione su vetro Lezioni. Artista eclettica, Marisaldi nel suo lavoro è in grado di spaziare dalla fotografia, al disegno, fino alla performance e alle installazioni sonore con uno sguardo acuto, a tratti da vera e propria antropologa, sul reale. Tratto caratteristico è poi una certa dose di ironia che in maniera perfettamente equilibrata dialoga con il lato poetico del suo lavoro. 
Osservando invece i lavori di Appel si ha la sensazione di essere davanti ad una pittura quasi astratta, che prende però dei contorni netti man mano che ci si avvicina. Ci troviamo infatti davanti ad una minuzia di dettagli che raccontano in maniera fedele la quotidianità della vita dell’artista. Protagonisti della sua pittura sono dunque un tombino sul quale ha camminato o delle verdure affettate nella sua cucina, in una ricerca millimetrica di un tempo scandito, di quell’andatura che è il tema della mostra. Riesce dunque a portare l’attenzione su quegli aspetti del quotidiano ai quali siamo ormai assuefatti ma che attraverso la sua pittura vengono estrapolati dal loro contesto e tornano protagonisti. 

Eva Marisaldi Studio #2
Eva Marisaldi, Tic Clap, 2021
Eva Marisaldi, Linee, still da video
Helene Appel, Water, Bubbles, 2018, cm 64×57