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Alessandro Pessoli – Giulietta degli Spiriti

A proposito di atti d’amore… pubblico con molto piacere un testo di una nuova ‘reporter’, Luciana Rappo, che ha visto per noi la mostra appena inaugurata di Alessandro Pessoli alla galleria di Brussels, Xavier Hufkens. Evidente la stima e l’imparzialità...








A proposito di atti d’amore… pubblico con molto piacere un testo di una nuova ‘reporter’, Luciana Rappo, che ha visto per noi la mostra appena inaugurata di Alessandro Pessoli alla galleria di Brussels, Xavier Hufkens. Evidente la stima e l’imparzialità (tutta giustificata) della sua cronaca per un artista che, non ho dubbi, merita queste affettuose righe. Mi dispiace non esserci stata!

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La mostra di Alessandro è ricchissima di opere: tele, disegni, collages, sculture. Una vera messe di lavori che seguono un filo partendo dall’Italia – il titolo della mostra è Giulietta degli Spiriti – con suggestioni dei film felliniani, soprattutto La strada, con i due personaggi Gelsomina e Zampanò, ritratti in alcune delle tele e mescolati agli elementi cari ad Alessandro: in parte grotteschi in parte romantici. A queste rappresentazioni di un mondo di radici culturali si sovrappongono elementi e composizioni che risentono invece della nuova vita dell’artista: psichedelia west-coast, paesaggi abitati da chitarre, vastissimi orizzonti, tramonti sul pacifico….

Nella serie dei disegni a matita Alessandro ritorna alle radici, non solo anagrafiche, ma a quelle culturali della grande pittura europea. Durante l’opening, Alessandro mi ha raccontato che era da tanto che non disegnava con la matita e con il riprenderla in mano, si è divertito molto. Il risultato, ottimo direi, è delicato, leggero, incisivo.
Discorso a parte, invece, meritano le sculture. Alessandro, sviluppando quella che una sua personale ricerca, ha creato delle piccole sculture, leggere e quasi precarie. Guardandole da vicino si nota una sorta di effetto “cartone”. Le varie parti che le compongono sono tenute assieme da stoffe e stracci, oppure da fettucce colorate che sdrammatizzano la messa in scena di queste piccole figure ripiegate su se stesse, “trafitte da raggi di sole ed è subito sera”…
Alcune appaiono accennate in un teatrino essenziale, piccole scenografie per eroi tragicomici.
A completare la mostra 30 collages bellissimi, venduti a gruppi di 10, che Alessandro ha realizzato con scampoli di altre realizzazioni: grande grazia, leggerezza, capacità di raccontare un mondo. Un suo mondo…per quanto grottesco, pazzo, fuorviante. A volte lacero e lacerante, è un mondo che ci appartiene o, per lo meno, appartiene a me..

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