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I (never) explain #68 – Matteo Vettorello

Probabilità progettuale Spazio di esperienza e orizzonte di aspettativa coincidono. Da questo spunto ha origine Sintonizzatore di decongestione ambientale, un dispositivo-rituale di sintonizzazione e raccoglimento. La macchina che cura e aiuta ad avvicinare le persone. È possibile percepire l’esatto istante in cui stiamo vivendo il presente? E può esistere questo momento nel presente, al di fuori della […]

Matteo Vettorello, Ipotesi di funzionamento -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.

Probabilità progettuale

Spazio di esperienza e orizzonte di aspettativa coincidono. Da questo spunto ha origine Sintonizzatore di decongestione ambientale, un dispositivo-rituale di sintonizzazione e raccoglimento.

La macchina che cura e aiuta ad avvicinare le persone. È possibile percepire l’esatto istante in cui stiamo vivendo il presente? E può esistere questo momento nel presente, al di fuori della condivisione del momento stesso? A tal proposito, l’analisi del Rito si rivela un buon parallelo da cui dedurre il senso della contemporaneità.

Hartmut Rosa suggerisce che, al fine di sviluppare una sociologia sistematica dell’accelerazione sociale, bisognerebbe ricorrere al concetto di “contrazione sociale”, così da ottenere un metro di valutazione per misurare empiricamente i ritmi del cambiamento. Questo concetto è stato sviluppato dal filosofo Hermann Lübbe, sostenendo che le società occidentali vivono in una continua “contrazione del presente”, come conseguenza dei ritmi sempre più crescenti dell’innovazione culturale e sociale (Lübbe 2009). Il suo metro di misura è tanto semplice quanto efficace: per Lübbe il passato è definito come “ciò che non tiene più/che non vale più, mentre il futuro denota ciò che ancora non tiene/che ancora non vale”.

Matteo Vettorello, Condivisione di possibilità -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.
Matteo Vettorello, Percezione del tutto -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.

Il presente, allora, è l’arco temporale in cui spazio di esperienza e orizzonte di aspettativa coincidono (Koselleck 2009). Solo in questi archi temporali di “relativa stabilità” possiamo richiamarci a esperienze del passato per orientare le nostre azioni e inferire al passato conclusioni valide per il futuro; solo in questi archi temporali troviamo qualche certezza di orientamento, valutazione e aspettativa. In altre parole, “l’accelerazione sociale è definita da una crescita nei ritmi di decadenza dell’affidabilità di esperienze e aspettative e dalla contrazione degli archi temporali definibili come ‘presente”(H.Rosa – Accelerazione e alienazione).

Nel nostro stare al mondo esiste una condizione universale di presente, lo stare e l’avvicinamento diventano i riflessi di questa dinamica. Il presente, il qui e ora, è l’unico valore tangibile, il passato diventa vecchio e inutile, il futuro è invalicabile  se non attraverso pronostici casistici.

Sintonizzatore di decongestione ambientale è un progetto per una scultura interattiva pensata per il contesto pubblico di Piazza XXIV Maggio a Milano, al quale sto attualmente lavorando. È un processo partecipativo, un rituale di sensibilizzazione emotiva e un punto di incontro nella città*. 

L’idea si concretizza attraverso due operazioni: la ricostruzione ingigantita e l’automazione di uno strumento musicale legato ai riti propiziatori della pioggia. 

Matteo Vettorello, Regolazione delle parti -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.
Matteo Vettorello, Parametri stabili -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.

Lo strumento originale, comunemente chiamato “tubo della pioggia”, per risuonare deve essere scosso con un continuo capovolgimento ondulatorio. Avviene così una percussione interna, dovuta a piccoli oggetti, frammenti di conchiglie contenuti nello strumento che producono un suono, per i colpi contro le pareti e tra i frammenti stessi. 

Nella ricostruzione dello strumento, il movimento ondulatorio viene automatizzato; due fruitori possono azionare il meccanismo oscillante mediante la voce, utilizzando i due microfoni. La continuità dell’oscillazione dipende dal mantenimento costante dell’inspirazione, affinché l’emissione vocale dei due fruitori sia determinata da una stessa pausa. Se non c’è controllo in questi due parametri, si blocca il funzionamento.

La scultura così assume il valore di uno strumento di misurazione delle nostre capacità di percepire il presente. Mediante l’attenzione che poniamo verso l’altro, di riflesso stiamo interagendo con l’habitat che ci circonda. Il “dispositivo-rituale” è un congegno che idealmente prospetta una necessaria condizione di cambiamento nei confronti della moderna siccità ecologica. L’attenzione verso il tutto è coscienza.

*Il progetto è promosso da Istituto Oikos nell’ambito dell’iniziativa Life Beyond Plastic, grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Matteo Vettorello, Parametri stabili -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.
Matteo Vettorello, Ipotesi di funzionamento -progetto per Sintonizzatore di decongestione ambientale, 2020, scultura interattiva, cm 330x300x370. Courtesy l’artista.

Ha collaborato alla rubrica Irene Sofia Comi

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I (never) explain è uno spazio che ATPdiary dedica ai racconti più o meno lunghi degli artisti e nasce con lintento di chiedere a una selezione di artisti di scegliere una sola operarecente o molto indietro del tempoda raccontare.
Una rubrica pensata per dare risalto a tutti gli aspetti di un singolo lavoro o serie, dalla sua origine al processo creativo, dallestetica al concetto.