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Ducato Prize: i finalisti dell’edizione 2019

Mancano pochi giorni all’inaugurazione della mostra dei finalisti selezionati del Ducato Prize. Il prossimo sabato 18 maggio, presso il Palazzo del Podestà di Castell’Arquato (Piacenza), sarà reso noto il vincitore del Premio Arte Contemporanea, insieme ai tre vincitori della sezione Arte Accademia. Il neo-Premio – quest’anno alla sua prima edizione e articolato in due categorie, […]

Palazzo del Podestà di Castell’Arquato (Piacenza)

Mancano pochi giorni all’inaugurazione della mostra dei finalisti selezionati del Ducato Prize. Il prossimo sabato 18 maggio, presso il Palazzo del Podestà di Castell’Arquato (Piacenza), sarà reso noto il vincitore del Premio Arte Contemporanea, insieme ai tre vincitori della sezione Arte Accademia.

Il neo-Premio – quest’anno alla sua prima edizione e articolato in due categorie, la prima aperta a tutti gli artisti nazionali ed internazionali, senza limiti di età, la seconda rivolta invece a studenti, entro i 25 anni –  è nato con un intento ben preciso: promuovere un dialogo tra l’arte contemporanea e il territorio che costituiva anticamente il ducato di Parma e Piacenza.

Per la sezione Arte Contemporanea sono 10 i finalisti: Enrico Boccioletti, David Casini, Alessandro Di Pietro, Lito Kattou, Simone Monsi, Eva Papamargariti, Andreia Santana, Giulio Scalisi, Guido Segni, Jennifer Taylor; possibili, papabili vinctori, di cui sei italiani e quattro stranieri, selezionati grazie all’attento lavoro di una giuria composta da professionisti di settore: Marina Dacci, Attilia Fattori Franchini, Claudia Losi, Domenico Quaranta e Alberta Romano.

Di tutti gli aspetti che caratterizzano l’iniziativa ne abbiamo parlato approfonditamente qualche mese fa in un’intervista con il curatore Michele Cristella, che ha sottolineato quanto il binomio tradizione-contemporaneità sia un tassello fondamentale per un premio che nasce in un territorio (quasi) inesplorato: “Qui si gode della saggezza delle tradizioni, ma non si percepisce l’energia del “nuovo”, il nostro timido tentativo è quello di cercare un po’ di equilibrio tra queste forze” (qui l’intervista integrale).

Per chi non riuscisse a trovarsi questo sabato nei pressi del borgo medievale di Castell’Arquato non c’è da preoccuparsi: per ammirare l’opera del vincitore e curiosare tra i lavori finalisti, e tra le nuove proposte di chi ancora è in accademia, c’è più di un mese di tempo, fino al 23 giugno. Intanto, senza correre troppo, rimaniamo in attesa, ancora per pochi giorni, di scoprire chi saranno i vincitori della prima edizione.