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Tempo, spazio e linguaggio. Robert Barry alla Galleria Francesca Minini

ENOUGH. Abbastanza, sufficientemente, adeguato. Galleria Francesca Minini sceglie di non accompagnare la mostra di Robert Barry con un comunicato stampa, ma seleziona un unico termine per presentare il lavoro dell’artista americano. Stampato su un foglio bianco A4, ENOUGH racchiude nelle molteplici sfumature del “significato” le diverse sfaccettature del lavoro di Barry, la cui pratica si […]

Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti

ENOUGH. Abbastanza, sufficientemente, adeguato. Galleria Francesca Minini sceglie di non accompagnare la mostra di Robert Barry con un comunicato stampa, ma seleziona un unico termine per presentare il lavoro dell’artista americano. Stampato su un foglio bianco A4, ENOUGH racchiude nelle molteplici sfumature del “significato” le diverse sfaccettature del lavoro di Barry, la cui pratica si è sviluppata nella prima generazione dell’arte concettuale, per poi indagare i diversi aspetti legati alla materialità dell’opera fino a raggiungere la sua completa smaterializzazione. La sua ricerca si concentra sullo studio del tempo e dello spazio intesi come medium e coinvolge opere molto diverse tra loro, da interventi totalmente immateriali a libri, fotografie, proiezioni, installazioni sonore e rappresentazioni su tela, analizzando persino il linguaggio. Uno degli elementi fondamentali nel suo lavoro è rappresentato dall’osservatore, che nei confronti delle opere compie esperienze che lo spingono a ripensarne il rapporto, in relazione anche al tempo e allo spazio.

Pannelli dipinti con colori tenui accostati a tonalità brillanti e frammenti di parole, trasformano le pareti della galleria in uno spazio di possibilità che gioca con la capacità dell’osservatore di formulare ipotesi e riempire gli spazi lasciati appositamente incompiuti dall’artista.
Robert Barry gioca sulla dicotomia, sul rapporto tra presenza e assenza: lo spazio dipinto e quello bianco delle pareti, il detto e il non detto. Abbiamo scelto di aprire la mostra con questa parola chiave, ‘enough’, proprio per sottolineare la volontà dell’artista di non dare una spiegazione univoca alle sue opere. È una sorta di termine contenitore che può alludere a cose diverse per ognuno”, commenta Federica Torgano, assistente presso Galleria Francesca Minini.

Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti

Dalle opere di Barry scaturiscono molteplici narrazioni che si legano alle esperienze personali di ogni osservatore. Sono interventi caratterizzati da diverse sfaccettature che utilizzano input visivi e spaziali per sollecitare idee e pensieri: opere, spazio e linguaggio sono elementi di una stessa architettura che fugge l’attività passiva dell’osservazione per generare una lettura attiva che scaturisce da un reciproco scambio di esperienze.

Per Barry opera e spazio sono un tutt’uno imprescindibile. Le pareti della galleria non sono una superficie neutra che aspetta soltanto di essere riempita ma sono parte integrante dell’intervento dell’artista perché, in un modo o nell’altro, andrà a influenzare la visione dello spettatore”, continua Federica.

Ciò è evidente soprattutto nell’ultima sala, che accoglie le opere Silver Word List (Behold … Intimate) (2018) e Untitled (2018). Le parole argentate della prima si riflettono non solo sul vetro della seconda, andando a integrare i termini scelti dall’artista, ma ricoprono anche le pareti e il soffitto dando vita a molteplici giochi di parole come in una partita di Scarabeo. Almost, together, consider, absurd, crucial, real, behold, without, consider sono alcune delle parole utilizzate da Barry come invito a lasciarsi guidare dalle suggestioni proposte e perdersi in nuove connessioni, scaturite dall’associazione dei vari frammenti. In questo modo ogni opera assume un significato personale per ciascun osservatore grazie ad una continua associazione di idee. “Barry usa un vocabolario preciso costituito da pochi termini chiave che stuzzicano la fantasia di chi osserva i suoi interventi. Non è possibile parlare del suo lavoro per singole opere perché la componente relazionale con lo spazio e l’individuo è molto forte. Ogni elemento riveste infatti un ruolo preciso in relazione a tutto il resto”.

Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry - Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
Robert Barry – Installation view at Francesca Minini, Milan Ph. Andrea Rossetti
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