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Martello-Fiore op.15-18 | Intervista con Gabriele Silli

Prosegue fino al 20 dicembre Martello-Fiore op.15-18, la personale di Gabriele Silli – a cura di Giuliana Benassi – ospitata in uno spazio attualmente in disuso del quartiere Pigneto a Roma (Via Macerata 55). I lavori in mostra sono frutto degli ultimi anni di ricerca e sono il risultato di una sperimentazione sui materiali come […]

Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Installation view - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Installation view – photo credits Federico Tribbioli

Prosegue fino al 20 dicembre Martello-Fiore op.15-18, la personale di Gabriele Silli – a cura di Giuliana Benassi – ospitata in uno spazio attualmente in disuso del quartiere Pigneto a Roma (Via Macerata 55).

I lavori in mostra sono frutto degli ultimi anni di ricerca e sono il risultato di una sperimentazione sui materiali come opera di trasformazione e stigmatizzazione. Così, carta, resine, detriti, oggetti trovati, materiali plastici e organici risultano trasfigurati in composizioni che si stagliano a tutto tondo nello spazio o fuoriescono dalle pareti come grosse escrescenze cristallizzate. (da CS)

Il giorno dell’inaugurazione la mostra è stata lo scenario della performance Martello-fiore 2018 o “della potenza”, con la presenza dello strongman Emanuele Greco protagonista di un’azione distruttivo-propiziatoria.

Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Installation view - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Installation view – photo credits Federico Tribbioli

Seguono alcune domande all’artista —

ATP: Martello-Fiore op. 15-18”, un titolo che suona come un ossimoro: accosti due termini in forte antitesi tra loro. Mi spieghi perché lo hai scelto? Suggerisce i temi o l’”atmosfera” della mostra?

Gabriele Silli: La formula “Martello-Fiore” risale ad alcuni anni fa, il 2013 circa, utilizzata in principio come titolo per un gruppo di opere aventi in comune la forma di un fiore (stelo o corolla a secondo dell’oggetto) e realizzate attraverso l’assemblaggio di componenti in ferro o cemento lavorato.
In generale, l’accostamento dei due termini rimanda a due sensazioni giustapposte arbitrariamente; leggerezza e fragilità da una parte, pesantezza e durezza dall’altra. Più che l’atmosfera della mostra in particolare, racchiude penso la pratica del mio lavoro in questo dato momento: opere massicce, pluristratificate, dense e fragili allo stesso tempo.

ATP: La mostra raccoglie il risultato delle ricerche che hai compiuto negli ultimi anni. Queste ricerche si sono concentrate soprattutto sulla sperimentazione sui materiali. Mi vuoi raccontare alcune delle scoperte che hai fatto?

GS: Non parlerei propriamente di scoperte quanto piuttosto di effetti collaterali. Un gran numero di soluzioni presenti nelle opere è il frutto di un uso improprio dei materiali, combinazione di elementi refrattari tra loro, dosaggi non consoni delle quantità delle sostanze nel loro utilizzo chimico.

Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - dettaglio - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – dettaglio – photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Installation view - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Installation view – photo credits Federico Tribbioli

ATP: Nel descrivere le sculture che presenterai, si utilizza il termine di “ambiguità” delle forme dovuta all’aggregazione di materiali disparati quali resine, carta, detriti e materiali plastici. In cosa consiste questa ‘ambiguità’? 

GS: Dell’ambiguità, se c’è, è data dalla non immediata riconoscibilità sia dei materiali che delle tecniche adoperate. Non ritengo comunque l’ambiguità un carattere distintivo di queste opere.

ATP: Per la tua ricerca, hai guardato all’opera di altri artisti? O, ci sono dei riferimenti iconografici che hai valutato per la realizzazione dei tuoi lavori?

GS: Più che guardato penso di aver assorbito una molteplicità di influenze, dalla letteratura e dalla filosofia più che dall’arte. Riconosco oggi nell’opera di altri artisti motivi di suggestione e ispirazione. Importante è stata la conoscenza in gioventù del lavoro di Gianfranco Baruchello e l’attività con il gruppo Mastequoia.

ATP: Per il giorno dell’opening hai proposto una performance Martello-fiore 2018 o “della potenza”, con la presenza dello strongman Emanuele Greco.  Che relazione c’è tra questa perfomance e il tuo lavoro?

GS: Con Mastequoia ho spesso inteso l’ambito performativo come la costruzione di un oggetto in loco, in questo caso trattasi di una decostruzione resa possibile dall’azione di una forza eccezionale.

Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Performance - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Performance – photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Performance - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Performance – photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Installation view - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Installation view – photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Installation view - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Installation view – photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” - Installation view - photo credits Federico Tribbioli
Gabriele Siili, Martello Fiore op.15-18” – Installation view – photo credits Federico Tribbioli