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THE BEST 2016 | Lorenzo Bruni

The Infinite Mix: Contemporary Sound and Image | Hayward Gallery in association with The Vinyl Factory 180 the Strand 9 Sept 2016 – 4 Dec 2016 Ten immersive audio visual installations, including holographic illusions, multi-screen installations and 3D projections, installed into the brutalist building on London’s Strand, allow us to explore diverse and kaleidoscopic imageries: […]

Jeremy Deller and Cecilia Bengolea,   Bom Bom's Dream,   2016 (detail) © and courtesy the artists
Jeremy Deller and Cecilia Bengolea, Bom Bom’s Dream, 2016 (detail) © and courtesy the artists

The Infinite Mix: Contemporary Sound and Image | Hayward Gallery in association with The Vinyl Factory
180 the Strand
9 Sept 2016 – 4 Dec 2016
Ten immersive audio visual installations, including holographic illusions, multi-screen installations and 3D projections, installed into the brutalist building on London’s Strand, allow us to explore diverse and kaleidoscopic imageries: from the adventures of the Japanese dancer called Bom Bom, who travel to Jamaica to partecipate in the local dancehall music scene, to John Giorno rhythmic and humorous monologue and to Elizabeth Price’s dynamic fusion of image, text and music, we are transported into a vivid pop atmosphere. These artworks are created by acclaimed international artists, including Martin Creed (UK), Jeremy Deller (UK) and Cecilia Bengolea (Argentina), Stan Douglas (Canada), Cyprien Gaillard (France), Ugo Rondinone (Switzerland) are being shown in the UK for the first time.

Rachel Rose,   Everything and More,   2015 (detail) © Rachel Rose. Courtesy the artist,   Pilar Corrias,   London and Gavin Brown's enterprise,   New York
Rachel Rose, Everything and More, 2015 (detail) © Rachel Rose. Courtesy the artist, Pilar Corrias, London and Gavin Brown’s enterprise, New York
Elizabeth Price,   K,   2015 (detail) © and courtesy the artist
Elizabeth Price, K, 2015 (detail) © and courtesy the artist

La Fine del Mondo
A cura di Fabio Cavallucci
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci

Il nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato riapre il 16 ottobre 2016, dopo il completamento dell’avveniristico ampliamento a forma di navicella spaziale dell’architetto di stanza a Rotterdam Maurice Nio e la riqualificazione dell’edificio originario di Italo Gamberini.
In occasione della sua riapertura, il Centro Pecci presenta la mostra La fine del mondo, a cura del direttore Fabio Cavallucci con la collaborazione, oltre che del team interno, di un nutrito gruppo di advisor internazionali composto da Elena Agudio, Antonia Alampi, Luca Barni, Myriam Ben Salah, Marco Brizzi, Lorenzo Bruni,  Jota Castro,  Wlodek Goldkorn,  Katia Krupennikova,  Morad Montazami, Giulia Poli, Luisa Santacesaria, Monika Szewczyk e Pier Luigi Tazzi.
Attraverso le opere di oltre 50 artiste e artisti internazionali e con un allestimento che si estende sull’intera superficie espositiva del museo di oltre 3000 metri quadrati, la mostra si configura come una specie di esercizio della distanza, che spinge a vedere il nostro presente da lontano.
Durante il percorso il pubblico sperimenterà la sensazione di vedersi proiettato a qualche migliaio di anni luce di distanza, per rivedere il mondo di oggi come se fosse un reperto fossile, lontano ere geologiche dal tempo presente, con la sensazione di essere sospesi in un limbo tra un passato ormai lontanissimo e un futuro ancora distante.
La fine del mondo si colloca all’interno di questo limbo e attraverso lavori di natura diversa, spesso da attraversare, da esperire fisicamente, in una scansione di spazi e di suoni che si succedono, trascina in un movimento continuo, ineluttabile, una specie di loop, di eterno ritorno che ritmicamente ci allontana e ci riavvicina al presente, proponendoci nuove chiavi di lettura. Lungo il percorso espositivo tutte le espressioni e i linguaggi artistici saranno interconnessi: la musica, il teatro, il cinema, l’architettura e la danza non rappresenteranno solo eventi collaterali, ma si snoderanno come momenti integranti della mostra, contribuendo a costruire una narrazione immersiva e coinvolgente.

Ekaterina Vasilyeva and Hanna Zubkova,   Axe de revolution,   Pavlov Projet Moscow 1,   courtesy of Ekaterina Vasilyeva
Ekaterina Vasilyeva and Hanna Zubkova, Axe de revolution, Pavlov Projet Moscow 1, courtesy of Ekaterina Vasilyeva
Aristide Antonas,   Landscape with Crane Rooms and Keg Apartments,   (Ubin Quarry in Singapore),   courtesy of Aristide Antonas
Aristide Antonas, Landscape with Crane Rooms and Keg Apartments, (Ubin Quarry in Singapore), courtesy of Aristide Antonas