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Intervista con Milovan Farronato — In Favour of a Total Eclipse

[nemus_slider id=”47012″] — Si è conclusa la V° edizione del progetto – o come lo definisce il curatore della rassegna Milovan Farronato, un festival – Volcano Extravaganza, che ha avuto luogo dal 17 al 27 luglio nell’isola di Stromboli. Il progetto d’arte contemporanea presentato da  Fiorucci Art Trust, ha avuto come titolo  In Favour of […]

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Si è conclusa la V° edizione del progetto – o come lo definisce il curatore della rassegna Milovan Farronato, un festival – Volcano Extravaganza, che ha avuto luogo dal 17 al 27 luglio nell’isola di Stromboli. Il progetto d’arte contemporanea presentato da  Fiorucci Art Trust, ha avuto come titolo  In Favour of a Total Eclipse e ha visto la partecipazione di Kenneth Anger & Brian Butler, Mathilde Rosier e Raphael Hefti; Thomas Zipp, Adriano Costa e Kembra Pfahler; Goshka Macuga, Pedro Paiva & João Maria Gusmão e Christodoulos Panayiotou.

Elena Bordignon ha posto alcune domande a Milovan Farronato, non solo in merito alla corposa e intensa ultima edizione, ma anche sulle tappe precedenti che hanno reso solido e promettente l’intero progetto.

ATP: Ottima tappa, la V° edizione del progetto promosso da Fiorucci Art Trust, Volcano Extravaganza. Dopo cinque anni di eruzioni, scottature, serate intense e il coinvolgento di tantissimi ospiti da tutto il mondo, quale considerazione fare su questo progetto estivo? Come si è evoluto in questi anni?

Milovan Farronato: La piece teatrale The Mother di Paulina Olowska apparsa sulla scogliera di Punta Restuccia (drammatico naturale palcoscenico di fronte alla casa, La Lunatica , dove dal 2009 ospitiamo gli artisti che invitiamo nel quartiere di Piscita’), sarà presentata a settembre in una delle sale della collezione della Tate Modern . Sempre a settembre , precisamente il 18,  Christodolous Panayotou ripeterà l’evento conclusivo di questa quinta, alchemica edizione alla Serpentine Gallery , parte dello loro ciclo Park Night —così come era accaduto l’anno scorso con Haroon Mirza. La performance di Goshka Macuga Where Is My Alien? verrà invece deportata a San Paulo in cima a uno storico edificio di Oscar Niemeyer…

Stromboli insieme a Volcano Extravaganza restano sempre territori remoti e liberi di sperimentazioni, ma la loro possibilità di manifestarsi altrove cresce ad ogni edizione. In principio è stato un invito a condividere del tempo, significativo, in un contesto premiante e unico. Poi è stato rispondere a delle suggestioni che diventavano progetti per poterli realizzare e quindi il legittimo e consequenziale desiderio di manifestarli nel luogo dove sono stati concepiti. Allo stato attuale Stromboli è entrambe le cose, con il progetto di residenze open e senza vincoli di sorta, da autunno a primavera, e con Volcano Extravaganza che è diventato a tutti gli effetti un festival con una sua struttura specifica e un suo pertinente protocollo di produzioni.

ATP: Decine di performance, sfilate, collezioni di abiti, colonne sonore, rituali tra il ginnico e lo spirituale, cene a tema e fuori-tema, rassegne filmiche, soliloqui al tramonto, messe in scena teatrali, non ultimo la creazione di un profumo (con lava vulcanica). La bellezza di questo progetto – il suo punto forte – è l’estrema libertà con cui artisti e curatori hanno allargato il concetto di arte. C’è un’edizione che hai sentito particolarmente azzeccata? O che ricordi tra le più intense? Perché?

MF: E poi parate, processioni, teatri d’ombra , proclami, camuffamenti , screening prima dell’alba o subito dopo il tramonto. E mostre propriamente intese, di pittura come quella di Jessica Warboys o di Celia Hempton , o di film come quelli  di Anna Franceschini o Runa islam. E molti, moltissimi wall painting (Enrico David, Lucy Mckenzie , Karl Homqvist…) e altrettanti concerti (Hassan Kan, Haroon Mirza, Django Django, Factory Floor, Richard Side…)

Sono legato a ogni edizione perché ognuna ha avuto una sua specifica caratterizzazione. Quella che ho condotto con Nick Mauss ci ha permesso di capire il potenziale del format , quella con Haroon Mirza di definirlo . Quest’ultima e’ esplosa ovunque nell’isola.

18 Luglio 2015 - Mathilde Rosier Abstracting Attraction  - Volcano Extravaganza 2015,   In Favour of a Total Eclipse - Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust,   Photography by Giovanna Silva
18 Luglio 2015 – Mathilde Rosier Abstracting Attraction – Volcano Extravaganza 2015, In Favour of a Total Eclipse – Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust, Photography by Giovanna Silva

ATP: In merito all’ultima edizione, “In Favour of a Total Eclipse”, a cosa ti sei ispirato per il taglio concettuale che hai dato ai vari progetti? 

MF: È la prima , e anche l’ultima edizione in cui non sono stato affiancato da un artistic leader o da un altro curatore . Abbiamo pensato , con Nicoletta Fiorucci, che fosse giunto  il momento di esporre la mia ormai longeva conoscenza di questo scenario e delle sue valevoli caratterizzazioni. E così è  stato. Inizialmente pensavo a un’edizione  scifi , confesso che  alla fine è diventata più esoterica … As above so below : uno dei principi dell’alchimia che mi ha guidato così come l’idea di occultare piuttosto che di manifestare; di percorrere sentieri in penombra, di seguire un calendario astrale specifico e disperdere simbologie antiche.

 Tutti interventi pubblici in luoghi magici come la cima del vulcano  (quale migliore display e palcoscenico?) dove Mathilde Rosier ha performato con i suoi ballerini immersi delle ceneri, sullo sfondo , all’imbrunire, della Stella Polare , dell’incipit di una Luna Nuova e del fumo nero del vulcano che, a intervalli quasi regolari, appariva alle loro spalle. Alcune suggestioni  e alcuni motivi impressi sulla retina di quegli spettatori  che il giorno prima avevano assistito anche alla proiezioni di Lucifer Rising di Kenneth Anger sulla scogliera già citata di Piscità.  E poi Ginostra con Gusmao & Paiva , o la profonda grotta di Eolo dove ha avuto corso il “Voluptuous Horror” of Karen Black. O ancora la spiaggia di Forgia Vecchia (raggiungibile solo via mare dove millenni fa defluiva dai vecchi crateri ora estinti la Sciara del fuoco) riattivata dalle eruzioni metalliche di Raphael Hefti. Ma anche il porto di Scari dove Adriano Costa ha eretto il suo  tempio votivo animato da insoliti custodi e prototteri e circondato da elementi provenienti dalla tradizione animista Umbanda e Candomblé è da componenti e ingranaggi di macchine di lusso.

ATP: Una delle caratteristiche di questa edizione è  lo ‘svelamento’ o meglio, rivelare il nascono, l’impenetrabile. Come hanno reagito gli avventori isolani?

MF: Gli isolani sono degli alleati. Nel tempo è cresciuto il loro interesse e il loro rispetto per il nostro progetto. Sono abituati alla presenza nell’isola degli artisti e a collaborare con loro. Ricordo ad esempio quando un gruppo di ruvidi ma gentili muratori hanno issato una scultura in pietra lavica di Andro Wekua di diversi quintali sull’ultima guglia della scogliera più esposta di Piscità per poi essere gettata in mar . Erano non solo facilitators ma anche performers.

ATP: In merito al programma, diviso in tre atti, mi racconti quali sono stati per te i momenti salienti? Perché?

MF: La prima parte (Kenneth Anger, Mathilde Rosier, Raphael Hefti) veramente alchimia : simboli, gesti, rituali , e imprese epiche . Mentre la seconda con Thomas Zipp , Adriano Costa e Kembra Pfahler il regno dell’anarchia . Tutte performance en plein air dove a improvvisarsi performer sono stati gli altri partecipanti, i membri dello staff — io compreso — e gli abitanti di Stromboli. Tutti omaggi votivi al vulcano da varie angolature. Mentre tragico l ‘ultimo atto: la catastrofe con il monologo dell ‘alieno di Goshka Macuga, lo screening di Gusmao & Paiva e la lecture Dying on Stage di Christodoulos Panayiotou . Non ho momenti chiavi , tutto si è composto come in un puzzle  perfetto. E in aggiunta la presenza dell’ultima collezione “spaziale” di Osman che ci ha vestiti in due occasioni, e Arabeschi di Latte che ha concepito e disegnato uno speciale food display per gli ultimi tre eventi in collaborazione con maestranze locali. In ordine: La Bottega del Marano, Latteria Da Rosita e la discoteca  Megá.

ATP: Il programma ha previsto la collaborazione con The Vinil Factory. Concretamente come è avvenuta questa collaborazione?

MF: The Vinyl Factory era presente all’edizione del 2014 come gradito spettatore . Ha voluto contribuire  a questa edizione e , confido , che la collaborazione continuerà e si implementerà il prossimo anno . Verrà prodotto un vinile In Favour of a Total Eclipse (con la partecipazione di Thomas Zipp, Andriano Costa e Kembra Pfahler ) e a Stromboli VF ha presentato  il leggendario e unico cosmic  dj Daniele Baldelli in una serata che celebrava la Luna Nuova.

ATP: E’ prematuro avere un preludio dell’edizione 2016?

MF: Camille Henrot sarà  la prossima artist leader. Abbiamo un titolo provvisorio, “L’Année des Méduses”… E una suggestione molto vivida: cosa accade quando in un luogo circoscritto viene introdotto un principio alieno, e cosa accade quando questo principio alieno e’ di natura femminile? Abbiamo già una lista provvisoria di partecipazioni confermate , ma sua questa preferisco lasciare un po’ di suspense.

19 Luglio 2015 - Raphael Hefti Quick Fix Remix  - Volcano Extravaganza 2015,   In Favour of a Total Eclipse - Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust,   Photography by Giovanna Silva
19 Luglio 2015 – Raphael Hefti Quick Fix Remix – Volcano Extravaganza 2015, In Favour of a Total Eclipse – Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust, Photography by Giovanna Silva
23 Luglio 2015 -  Kembra Pfahler,   Fuck Island - Volcano Extravaganza 2015,   In Favour of a Total Eclipse - Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust,   Photography by Giovanna Silva
23 Luglio 2015 – Kembra Pfahler, Fuck Island – Volcano Extravaganza 2015, In Favour of a Total Eclipse – Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust, Photography by Giovanna Silva
27 Luglio 2015 - Christodoulos Panayiotou Dying on Stage - Volcano Extravaganza 2015,   In Favour of a Total Eclipse - Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust,   Photography by Giovanna Silva
27 Luglio 2015 – Christodoulos Panayiotou Dying on Stage – Volcano Extravaganza 2015, In Favour of a Total Eclipse – Courtesy of the artist and Fiorucci Art Trust, Photography by Giovanna Silva
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