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HOLE: Action, grace, resemblance (II) di Eleonora Luccarini

Hole –  il formato che Xing ha iniziato a sperimentare dal 2022, occupando e attivando luoghi non istituzionali come ridefinizione temporanea di uno spazio pubblico – ospita la reading-performace e installazione video di Eleonora Luccarini: Action, grace, resemblance (II). L’azione prende vita venerdì 19 gennaio dalle 21 negli spazi di L’antico che verrà, in Via […]

Foto Eleonora Luccarini – Older Milkdromeda, still from video, 2023, courtesy the artist

Hole –  il formato che Xing ha iniziato a sperimentare dal 2022, occupando e attivando luoghi non istituzionali come ridefinizione temporanea di uno spazio pubblico – ospita la reading-performace e installazione video di Eleonora Luccarini: Action, grace, resemblance (II). L’azione prende vita venerdì 19 gennaio dalle 21 negli spazi di L’antico che verrà, in Via Ca’ Selvatica 4/A.

Parola e immagine costituiscono elementi centrali della ricerca artistica di Luccarini, volta ad esplorare come entrambe agiscano sui codici contemporanei legati alla performatività del sé. Avvalendosi sia di pratiche di storytelling che di poesia, l’artista lascia che la sua scrittura sia mediata dai suoi alter ego: individualità ibride che accostano alla sua biografia tracce delle proprie identità parallele, nelle cui contraddizioni risiede il potenziale generativo di nuovi confini del linguaggio e, quindi, nuove definizioni del possibile e del rappresentabile.

Action, grace, resemblance (II)include i testi poetici più recenti scritti e performati da Eleonora Luccarini nei panni del proprio nuovo alter ego Milkdromeda, protagonista sovversiva di un film sci-fi fittizio creato alla fine degli anni ’90. L’artista sceglie di adottare e riplasmare l’identità di Milkdromeda che, rinata come alter ego-poetessa, inizia a ricordare e decostruire le proprie finzioni interiorizzate su questioni legate a fallimento, idealizzazione, nichilismo e utopia. Nell’installazione video in CGI animation Older Milkdromeda, il main character è mostrato in due scenari diversi: in attesa di performare le proprie poesie su un palcoscenico, e mentre vaga nei pressi di un set cinematografico abbandonato, che ricorda le origini del suo personaggio di finzione. In entrambi i contesti ripete mentalmente tre poesie attraverso la voce dell’artista. Con questa opera video, presentata su tre canali, Luccarini complica le nozioni di linearità, impiegando frammenti di ambientazioni e di avvenimenti che si svolgono nelle pieghe del tempo esplorando così il potere trasformativo delle narrazioni.
L’intervento fa parte di un progetto interdisciplinare più ampio portato avanti da Eleonora Luccarini negli ultimi anni iniziato con la creazione del primo alter ego Léonard Santé, dove la poesia è usata come strumento performativo e di indagine identitaria.

Portrait Eleonora Luccarini – fotografo Alberto Nidola