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“La fanciulla del West, 2023” di Elisabetta Benassi per Antinori Art Project

“L’aspetto importante delle opere installate nella Cantina Antinori è quello di essere seducenti. L’arte, in questo luogo, deve attirare anche quelle persone che forse non conoscono molto bene l’arte contemporanea”, la curatrice dell’Antinori Art Project Ilaria Bonacossa introduce con queste parole “La fanciulla del West, 2023”, il nuovo progetto di Elisabetta Benassi per la Cantina Antinori nel […]

Elisabetta Benassi – ‘La fanciulla del West, 2023’ Cantina Antinori nel Chianti Classico – Installation view – Antinori Art Project

“L’aspetto importante delle opere installate nella Cantina Antinori è quello di essere seducenti. L’arte, in questo luogo, deve attirare anche quelle persone che forse non conoscono molto bene l’arte contemporanea”, la curatrice dell’Antinori Art Project Ilaria Bonacossa introduce con queste parole “La fanciulla del West, 2023”, il nuovo progetto di Elisabetta Benassi per la Cantina Antinori nel Chianti Classico. “Nella scelta degli artisti, devo tener conto del fatto che nel loro registro ci sia la volontà di parlare non solo agli addetti ai lavori, ma devono avere la capacità di comunicare in modo semplice ad un pubblico molto ampio. Questo è il caso di Elisabetta Benassi, che nella sua ricerca artistica ha lavorato molte volte con la ‘storia, riappropriandosi – mediante diversi mezzi espressivi – della narrazione senza però chiuderne il significato, anzi aprendoli a molteplici interpretazioni”

Inaugurata lo scorso giugno, l’opera inedita della Benassi affianca alle opere permanenti di Yona Friedman, Rosa Barba, Jean-Baptiste Decavèle, Tomàs Saraceno, Giorgio Andreotta Calò, Nicolas Party, Jorge Peris, Stefano Arienti e Sam Falls. 

In merito all’opera “La fanciulla del West, 2023”, l’artista racconta: “Dal 2009 ho realizzato una serie di tappeti partendo da alcuni telegrammi trovati nelle mie varie ricerche. Ogni tanto, tra documentazioni varie, spesso di artisti, ne trovo qualcuno di interessante, come è il caso di quello che ho scovato negli archivi degli Antinori. Spedito da Giacomo Puccini da New York nel 1920 a Firenze annuncia il trionfo de La Fanciulla del West al Marchese Piero Antinori. I telegramma è stato spedito in occasione della Prima di questa opera lirica alla Metropolitan Opera di New York e racconta dell’eccezionale successo sotto la bacchetta di Arturo Toscanini.” 

Come ha raccontato brevemente l’artista, il telegramma originale – visibile in una teca nell’atrio della cantina Antinori – fa parte di un consistente carteggio tra il noto musicista e il conte Antinori. 

Elisabetta Benassi – ‘La fanciulla del West, 2023’ Cantina Antinori nel Chianti Classico – Installation view – Antinori Art Project

Continua l’artista nel suo racconto: “ È noto che pianoforte e grilletto fossero le grandi passioni di Puccini. Probabilmente i lunghi agguati solitari in attesa di avvistare le prede, le ore passate in solitudine nella campagna toscana sono stati il perfetto contesto per elaborare le fantasie creative di Puccini. Torre del Lago era il luogo speciale nel quale il compositore desiderava rifugiarsi e tornare dopo le sue tournée in giro per il mondo; così come la Maremma, dove fu ospite habitué a Bolgheri, dagli amici Piero Antinori e Giuseppe della Gherardesca, anch’essi cacciatori. Mi piace pensare che da questi luoghi, simili a quelli in cui sorge la cantina Antinori nel Chianti Classico, sia nata l’ispirazione per questa opera lirica. La cosa che più mi ha colpito, quando ho visto per la prima volta il telegramma,  è il semplice appunto che ha scritto a matita Piero Antinori, forse come promemoria per archiviare questo documento. Ha scritto ‘fanciulla del West’ accanto al testo del telegrafista: “Grande trionfo comunica Peppino (l’altro nonno Antinori, appassionato di lirica) chiamate”

Traslando questa importante scoperta, l’artista ha pensato di ‘trasformare’ il telegramma in un grande tappeto annodato a mano a Katmandu. “Come tante altre mie opere, ho fatto realizzare questo tappeto a Katmandu. Mi piace pensare che, al di fuori di un tempo lineare, questo telegrammi sia volta da New York a Firenze, per viaggiare ancora lontano, fino al Nepal per ritornare ancora a Firenze.”
Idealmente, come ha sottolineato la stessa Benassi, l’opera diventa “una sorta di ‘macchina’ del tempo, un ponte che collega il passato al presente”, ma che unisce anche luoghi lontani come il Nepal, gli Stati Uniti e l’Italia. 

Come tanta parte della sua ricerca artistica, anche in questa grande installazione per la Cantina Antinori, Benassi si è relazionato ad un luogo e una narrazione ben precisi, creando così un cortocircuito spazio-temporale nel quale il presente si rivela come una traccia di un passato o di un futuro che credevamo archiviato, ma che invece ritorna.   

Antinori Art Project
Elisabetta Benassi – ‘La fanciulla del West, 2023’

Cantina Antinori nel Chianti Classico
Dal 17 giugno 2023 nella collezione permanente
A cura di Ilaria Bonacossa

Elisabetta Benassi – ‘La fanciulla del West, 2023’ Cantina Antinori nel Chianti Classico – Installation view – Antinori Art Project
Elisabetta Benassi – ‘La fanciulla del West, 2023’ Cantina Antinori nel Chianti Classico – Antinori Art Project – Foto ATPdiary