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September is coming: Andrea Bowers per Fondazione Furla e GAM

Furla Series è il progetto che Fondazione Furla ha avviato nel 2017: un programma tutto al femminile che vede protagoniste artiste e attiviste per riflettere sul ruolo che la donna ha oggi nella società e, in particolare, nell’arte. La quarta edizione è realizzata in collaborazione con GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano – sodalizio […]

Andrea Bowers Goddess (Power of the Common Public), 2016 Feathers, metal bracket and ribbons 100 x 51 x 12 in (254 x 129.5 x 30.5 cm) Courtesy of the artist and Andrew Kreps Gallery, New York

Furla Series è il progetto che Fondazione Furla ha avviato nel 2017: un programma tutto al femminile che vede protagoniste artiste e attiviste per riflettere sul ruolo che la donna ha oggi nella società e, in particolare, nell’arte. La quarta edizione è realizzata in collaborazione con GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano – sodalizio iniziato nel 2021 con la mostra di Nairy Baghramian – attraverso un’esposizione dedicata all’artista americana Andrea Bowers. Prima personale della Bowers in un’istituzione italiana, Moving in Space without Asking Permission – allestita negli spazi della GAM dal 15 settembre al 18 dicembre 2022 – è un inno al femminismo, con particolare attenzione rivolta all’autonomia corporea e al panorama italiano. 

L’artista presenta lavori di repertorio e opere inedite in vari media – dal disegno al video, dall’installazione al neon – per affrontare tematiche quali diritti civili, parità di genere, corporeità e ambientalismo, in un percorso articolato e fortemente influenzato dalla specificità del contesto espositivo. La mostra nasce infatti dal confronto con la collezione della Galleria d’Arte Moderna, che comprende opere dell’Ottocento e del Novecento, periodo storico cruciale per la nascita del movimento italiano di emancipazione femminile. Bowers si confronta in particolare con il lavoro della filosofa Alessandra Chiricosta, la cui ricerca si focalizza sulle arti marziali, intese come strumento di auto consapevolezza corporea e di eliminazione di barriere e stereotipi di genere. Il titolo stesso della mostra evidenzia la necessità delle donne di autodeterminarsi, anche dal punto di vista corporeo e dello spazio che il corpo occupa e in cui interagisce. 

Il linguaggio e la parola svolgono un ruolo fondamentale in questo processo. Nel caso del coloratissimo LED Fight Like a Girl, l’artista manipola il font, giocando con il corsivo e le dimensioni delle lettere, creando un’installazione dal forte impatto visivo e dal chiaro messaggio. Un gatto rosso e dal pelo irto, in allerta e pronto a scattare, si posiziona sulla lettera “G” che forma la parola “Girl”, evocando un’immaginario magico e stregonesco. Lo stesso vale per l’opera ad acrilico su cartoncino dal titolo Sisters Be Strong, in cui il linguaggio, la figura e il suo richiamo simbolico – quasi a diventare una vera e propria iconografia femminista – esortano le donne a sostenersi vicendevolmente, a creare una comunità in cui essere forti al di là di ogni stereotipo. 

Andrea Bowers. Moving in Space without Asking Permission | Furla Series 
A cura di Bruna Roccasalva 
Promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano
GAM | Via Palestro 16, 20121 Milano 
dal 15 settembre al 18 dicembre 2022

Andrea Bowers Fight Like a Girl, 2021 Cardboard and color changing LED lights, acrylic gel medium 165.1 x 297.2 x 15.2 cm 65 x 117 x 6 inches Courtesy of the artist and Capitain Petzel, Berlin Photo: Jeff McLane
Andrea Bowers Feminist Fans (detail), 2018 Courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan / New York Photo: Andrea Rossetti
Andrea Bowers Sisters Be Strong, 2013 acrylic marker on cardboard 156 x 275 x 5 cm / 61.4 x 108.2 x 1.9 in Courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan / New York and Private Collection Italy Photo: Roberto Marossi