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miart 2022, tra novità e conferme: un primo (positivo) movimento

Significative le parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, per presentare la prossima edizione di miart 2022, che avrà luogo nelle giornate del 1-3 aprile – grazie a Fiera Milano – e la settimana dedicata alle arti, il Milano ArtWeek. “La cultura deve essere la chiave efficace per la nostra comunità, per […]

miart2022, primo movimento. Photo Isabelle Wenzel Creative direction Cabinet Milano

Significative le parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, per presentare la prossima edizione di miart 2022, che avrà luogo nelle giornate del 1-3 aprile – grazie a Fiera Milano – e la settimana dedicata alle arti, il Milano ArtWeek. “La cultura deve essere la chiave efficace per la nostra comunità, per un racconto delle politiche e delle culture della nostra città, nonostante il contesto tutt’altro che semplice che noi tutti ci troviamo ad attraversare. Dal mio insediamento come Assessore, pensavo alle politiche culturali di Milano come ad una struttura collegiale che mettesse al centro l’idea di lavorare insieme con le istituzioni pubbliche e private, per un rilancio efficace e importante di una fiera come miart. Questo auspicio di un lavoro collegiale si è verificato nei fatti perchè, come vedrete nel programma sia di miart che della Milano ArtWeek, le collaborazioni sono avvenute in modo costruttivo e promettente.”
Come gli anni scorsi – questo è da ribadire per l’importante lavoro compiuto nelle edizioni precedenti – la sinergia tra miart e la città di Milano è molto forte anche quest’anno, grazia alla possibilità di coordinare i varia spazi sia privati che pubblici. 

Ma veniamo al sodo sulla presentazione di miart 2022, con le parole del direttore Nicola Ricciardi: “Abbiamo costruito questa fiera cercando di bilanciare due cose molto precise, da un lato delle conferme e dall’altro delle novità. E’ da questo bilanciamento che possiamo attendere un progetto solido. Una delle principali conferme è la data della fiera, il 1-3 aprile. Non è scontata come data se pensiamo che la scorsa edizione è avvenuta a settembre 2021. In sei mesi abbiamo dovuto fare letteralmente dei salti mortali, non è un caso che l’immagine coordinata sia un corpo che salta o che cerca di trovare un equilibrio nello spazio. Per noi era importante tornare ad aprile, per dare un senso di normalità, visto il periodo drammatico che abbiamo vissuto in cui molti grandi eventi sono stati soppressi o posticipati. 
Un’altra importante conferma è stata quella di realizzare una fiera, unica in Italia, che racchiudesse 150 anni di storia dell’arte, perchè siano tra le poche fiere in Europa che accolgono gallerie che si occupano di arte moderna, quindi artisti degli inizia del ‘900, accanto a gallerie emergenti che espongono giovani artisti. Da qui l’idea di togliere la ‘barriera’ che divideva il moderno e il contemporanea.” 
E questa è la prima grande novità che emerge dalle parole di Ricciardi: le sezioni della fiera sono state ricondotte a tre: Established, la sezione principale che ospita le gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo; Decades, a cura di Alberto Salvadori, che esplora la storia del secolo scorso attraverso progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila; ed Emergent, la sezione a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata alle giovani gallerie.
“Questa scelta per invitare sia le gallerie a mettersi più in gioco, e quindi azzardare dei raffronti tra artisti di diverse generazioni, sia per i nostri visitatori perchè possano allargare i propri interessi magari perdendosi tra i vari stand, per imbattersi e scoprire artisti e opere che non conoscono.”
Un’altra grande conferma, ribadita anche dall’Assessore, è quella della stretta collaborazione tra la fiera e la città di Milano, “un rapporto non banale né scontato. miart non è solo una fiera che si colloca al centro della città, ma nasce e si nutre della stessa città, cercando di captare le sue energia. Da qui il legame tra miart e il Milano Art Week”. Sodalizio, è bene sottolinearlo, che intercorre da molti anni e che, sia Vincenzo De Bellis che Alessandro Rabottini – i due precedenti direttori – hanno consolidato con il passare degli anni.
In generale, si ha la sensazione che le novità non sia molte, ma direi che visti i tempi decisamente complessi, rincorrere le novità per uno scopo fine a se stesso non abbia nessuna ragione. 
Ecco allora che, le 151 gallerie provenienti da 20 Paesi, si conferma un ottimo numero che comprende, al di là delle tante e diverse nazionalità, anche delle ottime gallerie sia nazionali che internazionali. (vedi lista sotto)

In merito al ‘titolo’ della fiera, primo movimento, si fa riferimento agli obbiettivi di questa edizione 2022: al primo movimento di una nuova possibile sinfonia. Questo termine, mutuato dalla musica classica, rappresenta non solo il desiderio di un settore pronto ad allungare il passo e a fare un salto in avanti, ma è anche un riferimento alla storia dell’arte e al susseguirsi nel tempo di movimenti che si intrecciano e si influenzano l’uno con l’altro. 

ESTABLISHED – Daniel Dewar & Grégory Gicquel Oak bench with dark crimson underwing moths, opium poppies and snails, 2021 Oak wood and embroidery on cushion 16 1/2 x 52 1/2 x 26 inches 42 x 146 x 66 © Benjamin Baltus Courtesy of the artist and CLEARING New York, Brussels
ESTABLISHED – Lucio Fontana, Battaglia equestre,1947, Ceramica, 12x14x8 cm, Courtesy Galleria Allegra Ravizza, Lugano – Milan

Tra gli appuntamenti più importanti dedicati all’arte contemporanea, ben quattro le inaugurazioni: si comincia lunedì 28 marzo con un doppio opening al PAC (Artur Zmijewski. Quando la paura mangia l’anima) e alla GAM (From above, so below. Elisa Sighicelli). Pirelli HangarBicocca inaugura il 30 marzo una mostra dedicata a Steve McQueen, con un apposito progetto espositivo e una nuova selezione di opere. Alla Fondazione Prada dal 31 marzo apre la mostra Useless Bodies? del duo di artisti Elmgreen & Dragset, che si estenderà in quattro spazi espositivi e nel cortile della sede milanese.

Ma veniamo alle iniziative che miart offre alla città.
L’inedito progetto OutPut, a cura di Davide Giannella: un originale ciclo dedicato alla performance nello spazio pubblico con protagonisti Riccardo Benassi — artista visivo di stanza a Berlino— e Michele Rizzo — coreografo di origine italiana basato ad Amsterdam — realizzato grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Marcelo Burlon (mercoledì 30 marzo). Altro progetto presentato durante miart è promosso da FOG Triennale Milano Performig Art: il festival di arti performative di Triennale Milano che presenta la suggestiva lecture-performance Dying On stage del cipriota Christodoulos Panayiotou (sabato 2 aprile) e l’attesa prima assoluta di Milano, il nuovo lavoro di Romeo Castellucci filmato da Yuri Ancarani (domenica 3 aprile). 
Il direttore Ricciardi ha più volte ribadito, durante la presentazione, l’importanza dell’immagine coordinata della fiera, realizzata da Cabinet Milano, studio multidisciplinare fondato da Rossana Passalacqua e Francesco Valtolina. “Cabinet Milano è riuscito a dare voce al concetto che anima tutta la fiera – primo movimento – trasformandolo in un progetto ad hoc, nuovo, inedito. E’ un progetto fotografico affidato alla fotografa e coreografa tedesca Isabelle Wenzel, che ha fotografato se stessa in una serie di azioni e posizioni aerobiche focalizzando l’attenzione sulle qualità scultoree del corpo.”
“Un progetto a cui tengo particolarmente è quello commissionato dalla fiera a Giovanna Silva per consolidare  il legame tra Milano e la fiera”: la fotografa  realizzerà una installazione fotografica realizzata appositamente per miart che conduce la città all’interno del quartiere fieristico. Pensato come una naturale continuazione di City, I listen to your heart, intervento espositivo realizzato alla Triennale Milano nel 2021, il nuovo progetto propone una selezione di circa 500 fotografie scattate in città e proiettate per mezzo di una serie di schermi all’interno di miart.
Un’altra importante novità raccontata dal direttore è quella dell’adesione di miart al Gallery Climate Coalition (GCC), organizzazione internazionale no-profit nata in nel Regno Unito al fine di facilitare la decarbonizzazione del settore dell’arte e la promozione di pratiche zero-waste. miart è la prima fiera in Italia a prendere parte all’iniziativa in modo attivo, e dedicherà uno stand apposito alla promozione del cambiamento collettivo e sistemico. 

Si conferma poi per questa 26° edizione di miart il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano. Ripristinato nel 2022 al valore di 100.000 euro è destinato a opere d’arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi ospitata all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 100 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti. 
Sono inoltre confermati il Premio Herno, giunto alla sua settima edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; e il Premio LCA per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent

ESTABLISHED – Yuli Yamagata Explorador, 2021 shoe, dried fish, pool noodle, resin, rope, fake leather, silicone fiber, sewing thread 62 × 90 × 70 cm unique Cooutesy Madragoa, Lisbon

Hanno terminato la presentazione della fiera, due ospiti illustri: il sindaco di Milano, Beppe Sala e il Ministro della Cultura, Dario Franceschini. 

“Milano ha individuato nella cultura uno degli assi fondamentali su cui costruire il proprio futuro come modello di sviluppo e coesione sociale. Penso all’entusiasmo dei nostri concittadini, appena riusciamo ad aprire mostre, concerti, di eventi che danno la possibilità do godere del bene della cultura i milanesi e i suoi visitatori, accorrono immediatamente. Dunque ci tratta di assecondare una spinta che a Milano c’è. Al di là di questa propensione milanese, a noi spetta il compito di continuare a progettare uno sviluppo futuro, delle occasioni e dei luoghi della cultura. (…) E’ lunga la lista di progetti che abbiamo in cantiere, penso alla grande Biblioteca Europea di informazione e cultura, la cosiddetta Beic – progetto che sembrava tramontato –  che vedrà la luce grande un consistente investimento pubblico.”
Il sindaco ha citato un altro progetto importante, il Museo della Resistenza, così come il grande investimento di 3,5 milioni di euro per la realizzazione del Parco archeologico dell’Anfiteatro PAN – Parco Amphitheatrum Naturae, il progetto di archeologia green nel cuore di Milano. Non ultimi il MAG, il Museo nazionale di Arte Digitale nell’ex Albergo Diurno Venezia e il grande progetto che riguarda il ‘raddoppio’ del Museo del Novecento.
Sala chiude il suo intervento dicendo che “quello che lasceremo alla città è sicuramente di più rispetto a quello che abbiamo trovato. Oggi, con questa presentazione, penso sia un segnale di grande fiducia di cui abbia tanto bisogno”.

Prende la parola il Ministro Dario Franceschini. 

“Abbiamo molto bisogno di iniziative come questa di miart, non solo dopo la pandemia, ma anche per anche in queste giornate drammatiche, con venti di guerra, con rumori che speravamo di non sentire più nel corso della nostra vita. Ringrazio il sindaco sala che ha raccontato i tanti progetti che stiamo facendo assieme, la consistenza degli investimenti che il governo ha finalizzato su Milano nel settore della cultura.” Sottolinea Franceschini “Perchè Milano, da diversi anni, ha riscoperto questa propensione molto forte sulla cultura. E’ stato citato il Museo della Resistenza, e il Museo dell’Arte Digitale – una sfida importante per il nostro paese – e molte altre cose che consentono di affiancare Milano a altri centro nel paese, per un investimento consiste sulla cultura”

ESTABLISHED – Luigi Ghirri Bologna, Via Fondazza, 1989-90 signed, dated and with archive number Estate verso c-print, vintage image 19.5 x 24.2 cm (7.7 x 9.5 in.) framed 41.5 x 51.5 x 3.2 cm – Photo Luigi Ghirri, Via Fondazza, 1989-90 © Eredi di Luigi Ghirri Courtesy Mai 36 Galerie, Zurich

Seguono le gallerie e le varie sezioni

Established —

120 gallerie che espongono opere d’arte moderna e contemporanea. 

10 A.M. ART, Milano | A arte Invernizzi, Milano | ABC-ARTE, Genova | Acb, Budapest | APALAZZOGALLERY, Brescia | Artesilva, Seregno | Alfonso Artiaco, Napoli | Artopia, Milano | ENRICO ASTUNI, Bologna | GALLERIA BIANCONI, Milano | Galleria Alessandra Bonomo, Roma | Thomas Brambilla, Bergamo | C L E A R I N G, New York – Bruxelles – Beverly Hills | C+N Canepaneri, Milano – Genova | Ca’ di Fra’, Milano | Cardelli e Fontana Arte Contemporanea, Sarzana | Cardi Gallery, Milano – Londra | Alessandro Casciaro, Bolzano | ChertLüdde, Berlino | Ciaccia Levi, Parigi | Clima, Milano | Galleria Clivio, Parma – Milano | Contini Galleria d’Arte, Venezia – Cortina d’Ampezzo – Mestre | Galleria Continua, San Gimignano – Pechino – Les Moulins – L’Avana – Roma – Sao Paulo – Parigi – Dubai | Copetti Antiquari, Udine | Raffaella Cortese, Milano | Cortesi Gallery, Lugano – Milano | Corvi-Mora, Londra | Monica De Cardenas, Milano – Zuoz – Lugano | Galleria Luisa Delle Piane, Milano | DELLUPI ARTE, Milano | Dep Art Gallery, Milano | Galleria Tiziana Di Caro, Napoli | Volker Diehl Gallery, Berlino | ERA GALLERY, Milano | Eredi Marelli, Cantù | Ex Elettrofonica, Roma | Renata Fabbri, Milano | FL GALLERY | WIZARD, Milano – Londra | Galleria d’arte Frediano Farsetti, Milano | Frittelli arte contemporanea, Firenze | Galleria Fumagalli, Milano | FuoriCampo, Siena | Galleria Gaburro, Milano – Verona | Galleria Gomiero, Montegrotto Terme – Milano | kaufmann repetto, Milano – New York | Galerie Peter Kilchmann, Zurigo | KLEMM’S, Berlino | KÖNIG GALERIE, Berlino | Andrew Kreps Gallery, New York | LABS Contemporary Art, Bologna | galerie Lange + Pult, Zurigo – Auvernier | Lelong & Co., Parigi – New York | LOOM gallery, Milano | Lorenzelli Arte, Milano | M+B, Los Angeles | M77, Milano | MAAB G, Milano – Padova | Madragoa, Lisbona | Magazzino, Roma | Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Bologna – Parigi – Milano | Mai 36 Galerie, Zurigo | Norma Mangione Gallery, Torino | Gió Marconi, Milano | MARCOROSSI artecontemporanea, Milano – Pietrasanta – Torino – Verona | Primo Marella Gallery, Milano | Mazzoleni, Londra – Torino | Menhir Art Gallery, Milano | Meyer Riegger, Berlino | FRANCESCA MININI, Milano | Galleria Massimo Minini, Brescia | MISAKO & ROSEN, Tokyo – Bruxelles | ML Fine Art, Milano | Montrasio Arte, Milano – Monza | Ncontemporary, Milano – Londra | Nilufar Gallery, Milano | Galleria Open Art, Prato | OSART GALLERY, Milano | P420, Bologna | Alberta Pane, Parigi – Venezia | Francesco Pantaleone, Palermo – Milano | Nicola Pedana, Caserta | Pinksummer, Genova | Galleria Poggiali, Firenze – Milano – Pietrasanta | Il Ponte, Firenze | Progettoarte Elm, Milano | PROMETEO GALLERY Ida Pisani, Milano – Lucca | QG Gallery, Knokke | Erica Ravenna Arte Contemporanea, Roma | GALLERIA ALLEGRA RAVIZZA, Lugano – Milano | Michel Rein, Parigi – Bruxellex | Repetto Gallery, Londra | RIBOT, Milano | Michela Rizzo, Venezia | ROBILANT+VOENA, Londra – Milano – New York – Parigi | LIA RUMMA, Milano – Napoli | Richard Saltoun Gallery, Londra – Roma | Schiavo Zoppelli Gallery, Milano | Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano | Eduardo Secci, Firenze – Milano | Edouard Simoens Gallery, Knokke | Smac gallery, Citta del Capo – Johannesburg – Stellenbosch | Galleria Spazia, Bologna | SpazioA, Pistoia | GIAN ENZO SPERONE, Sent – New York | Stems Gallery, Bruxelles | Studio Dabbeni, Lugano | Studio d’Arte Campaiola, Roma | GALLERIA STUDIO G7, Bologna | Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea, Milano | Studio SALES di Norberto Ruggeri, Roma | Galleria Tonelli, Milano – Porto Cervo | Tornabuoni Arte, Firenze – Milano – Forte dei Marmi – Crans Montana – Parigi | Galleria Antonio Verolino, Modena | Vistamare, Milano – Pescara | WHATIFTHEWORLD Gallery, Citta del Capo | Galerie Hubert Winter, Vienna | z2o Sara Zanin, Roma | Zero…, Milano 

Decades —

10 gallerie danno vita a un percorso che attraversa il Ventesimo secolo in una scansione per decenni. A cura di Alberto Salvadori 

1910 – Giacomo Balla, Bottegantica, Milano – Bologna
1920 – Group show, Galleria Gomiero, Montegrotto Terme – Milano 1930 – Decò ceramics, ED Gallery, Piacenza
1940 – Giorgio De Chirico, Artemisia Fine Art, Dogana
1950 – Toti Scialoja, Galleria dello Scudo, Verona
1960 – Gianni Bertini, Eidos Immagini Contemporanee, Asti
1970 – Robert Mapplethorpe, Galleria Franco Noero, Torino
1980 – Gianfranco Ferroni, Galleria Ceribelli, Bergamo
1990 – Arnulf Rainer, Galleria Poggiali, Firenze – Milano – Pietrasanta 2000 – Mario Airò, Vistamare, Milano – Pescara 

Emergent — 

21 gallerie emergenti impegnate nella promozione delle generazioni più recenti di artisti. A cura di Attilia Fattori Franchini

ADA, Roma | Alessandro Albanese, Milano – Matera | Nir Altman, Monaco | Balcony Gallery, Lisbona | Galerie Sébastien Bertrand, Ginevra | Gian Marco Casini Gallery, Livorno | COLLI, Roma | DOT. Contemporary, Bratislava | Everyday Gallery, Anversa | Fanta-MLN, Milano | Fitzpatrick Gallery, Parigi + Octagon, Milano | Darren Flook, Londra | Gaep, Bucharest | FELIX GAUDLITZ, Vienna | Gilda Lavia, Roma | LC Queisser, Tbilisi | Moskowitz Bayse, Los Angeles | Sans titre (2016), Parigi | Martina Simeti, Milano | Sperling, Monaco | UNA, Piacenza 

miart2022, primo movimento. Photo Isabelle Wenzel Creative direction Cabinet Milano