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58° Biennale d’Arte – Che tu possa vivere in tempi interessanti | May You Live In Interesting Times

Da sabato 11 maggio a domenica 24 novembre 2019, ai Giardini e all’Arsenale, sarà ospitata la 58. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo May You Live In Interesting Times, a cura di Ralph Rugoff. 79 saranno gli artisti invitati dal curatore ad esporre tra il Padiglione Centrale e l’Arsenale. proveniente...

Liu Wei, Faurschou Foundation, Beijing - Entropy Group Show
Liu Wei, Faurschou Foundation, Beijing – Entropy Group Show

Da sabato 11 maggio a domenica 24 novembre 2019, ai Giardini e all’Arsenale, sarà ospitata la 58. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo May You Live In Interesting Times, a cura di Ralph Rugoff. 79 saranno gli artisti invitati dal curatore ad esporre tra il Padiglione Centrale e l’Arsenale. proveniente da quasi tutto il pianeta. Due le italiane, Ludovica Carbotta e Lara Favaretto.

«Il titolo di questa Mostra può essere letto come una sorta di maledizione – ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta – nella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione.»

 Comunicato Stampa Biennale Arte 2019

R. Rugoff - photo Andrea Avezzu - Courtesy of La Biennale di Venezia
R. Rugoff – photo Andrea Avezzu – Courtesy of La Biennale di Venezia

Segue la presentazione di Ralph Rugoff

In un discorso della fine degli anni Trenta del secolo scorso, il parlamentare britannico Sir Austen Chamberlain invocò un antico anatema cinese di cui era venuto a conoscenza grazie a un diplomatico britannico di stanza in Asia, che curiosamente recitava: ‘Che tu possa vivere in tempi interessanti’. “Non vi è alcun dubbio che l’imprecazione ci abbia colpito”, osservò Chamberlain. “Passiamo da una crisi all’altra, in un susseguirsi di traumi e disordini.”

Questa breve storia sembra oggi di un’attualità quasi sconcertante, in tempi in cui i notiziari annunciano una crisi dopo l’altra. Ma in un’epoca nella quale la diffusione digitale di fake news e di “fatti alternativi” mina il dibattito politico e la fiducia su cui questo si fonda, vale la pena soffermarsi, se possibile, per rimettere in discussione i nostri punti di riferimento. In questo esempio specifico, si dà il caso che non sia mai esistita un “antico anatema cinese”, nonostante i politici occidentali lo citino nei loro discorsi da oltre un secolo. Questa espressione, pur essendo frutto dell’immaginazione, un surrogato culturale, ha avuto però un effetto reale nella retorica e nel dibattito pubblico. Tale artefatto di incerta natura, sospetto ma anche ricco di significati, apre a potenziali percorsi di approfondimento che vale la pena perseguire, soprattutto in questo momento storico in cui i “tempi interessanti” che invoca sembrano essere di nuovo con noi. Per questo la 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia prenderà il titolo da un falso anatema.

May You Live in Interesting Times includerà senza dubbio opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell'”ordine postbellico”. Riconosciamo però fin da subito che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta (il cui numero ora corrisponde a quasi l’un percento dell’intera popolazione mondiale).

Weerasethakul, Apichatpong and Hisakado, Tsuyoshi Synchronicity, 2018
Weerasethakul, Apichatpong and Hisakado, Tsuyoshi Synchronicity, 2018

In modo indiretto, tuttavia, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi ‘tempi interessanti’. La 58. Esposizione Internazionale d’Arte non avrà un tema di per sé, ma metterà in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell’arte che includa sia il piacere che il pensiero critico. La Mostra si concentrerà sul lavoro di artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e ci aprono a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Un’arte simile nasce dalla propensione a osservare la realtà da più punti di vista, ovvero dal tenere in considerazione nozioni apparentemente contraddittorie e incompatibili, e di destreggiarsi fra modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda. Gli artisti il cui pensiero parte da questi presupposti, sanno dare significati alternativi a ciò che prendiamo come dati di fatto, proponendo modi diversi di metterli in relazione tra loro e di contestualizzarli. Il loro lavoro, animato da curiosità sconfinata e intelligenza di spirito, ci spinge a guardare con sospetto a tutte le categorie, i concetti e le soggettività che sono dati per indiscutibili.

Ci invita a considerare alternative e punti di vista sconosciuti, e a capire che “l’ordine” è ormai diventato presenza simultanea di diversi ordini.

May You Live in Interesting Times prenderà sul serio il potenziale dell’arte di indagare cose di cui non siamo già a conoscenza – cose che potrebbero essere off-limits, sottotraccia o inaccessibili per varie ragioni. Metterà in risalto opere d’arte che esplorano l’interconnessione fra fenomeni diversi, opere affini all’idea affermata da Leonardo da Vinci e da Vladimir Il’ič Lenin che ogni cosa è connessa con tutte le altre.

May You Live in Interesting Times nasce dalla convinzione che l’arte interessante crea forme con un carattere e una definizione particolari, che ci fanno interrogare su come definiamo i nostri confini culturali. Un’intelligente attività artistica richiede la creazione di forme che mettano in risalto ciò che le forme stesse nascondono e le funzioni alle quali ottemperano. La Mostra metterà l’accento sull’arte che sta tra le categorie, e che mette in discussione le ragioni del nostro pensare per categorie.

May You Live in Interesting Times cercherà di offrire al suo pubblico un’esperienza a tutto tondo, che è propria del profondo coinvolgimento, trasporto e apprendimento creativo resi possibile dall’arte. Questo vorrà dire coinvolgere i visitatori in una serie di incontri che saranno essenzialmente ludici, perché è quando giochiamo che siamo più compiutamente “umani”. Significherà anche curare gli aspetti del formato della Mostra, ove possibile, per far sì che sia in linea con il carattere dell’arte che verrà presentata.

Korakrit Arunanondchai
Korakrit Arunanondchai

Infine, May You Live in Interesting Times sarà fondata sulla convinzione che la felicità umana deriva da conversazioni reali, perché in quanto animali sociali siamo spinti a creare, trovare significati e metterci in relazione l’uno con l’altro. In questa luce, la Mostra si proporrà di sottolineare l’idea che il significato delle opere d’arte non risiede tanto negli oggetti quanto nelle conversazioni – prima fra l’artista e l’opera d’arte, poi fra l’opera d’arte e il pubblico, e poi fra pubblici diversi. In fin dei conti, la Biennale Arte 2019 aspira a questo ideale: ciò che più conta in una mostra non è quello che viene esposto, ma come il pubblico possa poi servirsi dell’esperienza della mostra per guardare alla realtà quotidiana da punti di vista più ampi e con nuove energie. Una mostra dovrebbe aprire gli occhi delle persone a modi inesplorati di essere al mondo, cambiando così la loro visione di quel mondo.

La lista completa degli artisti  Lista Artisti invitati

Alex Da Corte - Still (mike)
Alex Da Corte – Still (mike)

Partecipazioni Nazionali

La Mostra sarà affiancata da 90 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 paesi presenti per la prima volta alla Biennale ArteAlgeria, Ghana, Madagascar e PakistanLa Repubblica Dominicana e la Repubblica del Kazakistan partecipano per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione.

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà a cura di Milovan Farronato.

EVENTI COLLATERALI

Sono 21 gli Eventi Collaterali ammessi dal Curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. Organizzati in numerose sedi della città di Venezia, propongono un’ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra.

PROGETTI SPECIALI realizzati dalla Biennale di Venezia

– Progetto Speciale Forte Marghera, Mestre
Ludovica Carbotta, tra gli artisti presenti all’Esposizione Internazionale, è stata invitata da Ralph Rugoff per un intervento specifico a Forte Marghera, all’interno dell’edificio chiamato Polveriera austriaca.

– Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate, Arsenale, Sale d’Armi
Marysia Lewandowska è l’artista chiamata a esporre all’interno del Padiglione delle Arti Applicate nelle Sale d’Armi dell’Arsenale. Il progetto, che si rinnova per il quarto anno consecutivo, è frutto della collaborazione tra La Biennale e il Victoria and Albert Museum di Londra.

Sito web ufficiale della Biennale Arte 2019: www.labiennale.org

Hashtag: #BiennaleArte2019 #MayYouLiveInInterestingTimes

Dominique  Gonzalez -Foerster,  Cosmorama
Dominique Gonzalez -Foerster, Cosmorama