
La mostra 45ª Sagra della Cipolla Rossa Piatta di Pedaso, nuovo progetto di Andrea Magnani, realizzato da Karusell e a cura di Matilde Galletti, si sviluppa come un ambiente performativo, un’architettura di gesti, indizi e presenze, che si dirama dal giardino agli interni decadenti di una villa dei primi del Novecento, a pochi passi dal mare. Qui, ogni elemento si colloca su un confine instabile, in bilico costante fra realtà e rappresentazione. L’intervento si articola lungo le coordinate dell’arte visiva, della performance e della coreografia espansa, dando vita a una condizione sospesa, un senso di fragilità.
Il titolo adotta volutamente il lessico popolare delle feste di paese, celando però una volontà critica che scardina i codici della narrazione e mette in discussione l’adesione automatica a ciò che viene percepito come reale. Il progetto prende avvio da un ricordo sensoriale dell’infanzia dell’artista: le sagre estive percepite a distanza, ascoltate dal balcone di casa come presenze lievi e spettrali, orchestre lontane che riempivano l’aria.
Da questa suggestione affettiva prende forma una costruzione narrativa che si apre all’eco storico-mediatica della trasmissione radiofonica La Guerra dei Mondi di Orson Welles, andata in onda nel 1938: un notiziario che, simulando un’invasione aliena, seminò panico tra gli ascoltatori.

Allo stesso modo, Magnani attiva un dispositivo finzionale ma verosimile, disseminato di slittamenti, fratture e anomalie percettive. La mostra non si limita a evocare il falso, ma costruisce una realtà alternativa, stratificata, che chiede allo spettatore di mettere in discussione ciò che vede e ciò che crede di sapere.
Allestita tra gli interni e il giardino della villa, la mostra si manifesta come un post-evento — o forse un evento mai accaduto, o ancora in attesa di accadere. Tavolini da bar abbandonati su un palco, tovagliette pubblicitarie dell’evento, ciotole di zuppa che emergono da una finestra socchiusa. Opere e al tempo stesso oggetti di scena — fake ready-made interamente realizzati dall’artista, ma concepiti per sembrare ritrovamenti casuali — ricompongono, come in un glitch spazio-temporale, l’atmosfera sospesa e familiare delle sagre di paese.
Al piano superiore affiorano frammenti e apparizioni da un tempo incerto: resti di esposizioni passate, tracce di presenze, disegni dimenticati, reperti lasciati da alcuni alter ego dell’artista. La villa appare come attraversata da una memoria multipla, instabile. L’ambiente si conclude con una parete lignea che preclude l’accesso ad un’ulteriore stanza. Da dietro, si diffonde il suono spettrale di una fisarmonica: è da qui che l’intero ambiente si attiva come dispositivo performativo. Andrea Magnani invita così lo spettatore ad affinare lo sguardo e a leggere sotto la superficie.
45ª Sagra della Cipolla Rossa Piatta di Pedaso
Andrea Magnani
a cura di Matilde Galletti
6 luglio – 15 settembre 2025
Rivafiorita, Porto San Giorgio, Viale della Vittoria 195-199 (FM)
Opening Performance 5 luglio 2025 H. 18-21



