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Marco Tagliafierro ha intervistato Elisa Penagini per Sala d’Aspetto, un progetto nato ad Aprile 2014, curato appunto da Elisa Penagini e da Anna Musini, in collaborazione con Pino Pipoli. Gli artisti invitati e che hanno partecipato al progetto ad oggi sono: Ettore Favini – Vedovamazzei, Alice Guareschi – Antonio Rovaldi, Javier Peñafiel – Lavinia Marinotti.
Marco Tagliafierro: Incontro e frizione?
Sala d’Aspetto: La collaborazione tra Javier Peñafiel e Lavinia Marinotti nasce qualche anno fa per alcune pubblicazioni, libri d’artista in cui il segno calligrafico e le forme che caratterizzano la ricerca di Javier Peñafiel vengono guidati pagina dopo pagina dal lavoro di Lavinia Marinotti. L’espressione artistica che caratterizza la ricerca di Xavier Peñafiel si dispiega in una narrazione visiva continua, come uno storyboard di un film: un linguaggio di tratti calligrafici inconfondibili, parole che diventano segni, personaggi immaginari dalle forme essenziali. Nell’incontro con Lavinia Marinotti la creatività grafica diviene capace di ascoltare e di accompagnare con fluidità e sintonia il discorso artistico. Come emerge nel progetto presentato per Sala d’Aspetto, la complicità tra i due lavori permette una frizione, uno sfregamento che s’insinua sotto la superficie delle cose, in conformità con la ricerca di Javier Peñafiel che con poesia e delicatezza si addentra nell’intimità della vita. Attraverso una spontaneità espressiva, l’artista rende visibile una varietà di pensieri e una complessità di riflessioni che si inseriscono nel dibattito attuale immergendosi nei momenti della vita privata e sociale dell’uomo attraverso una profonda cultura e conoscenza di diverse discipline.
Marco Tagliafierro: Diagnóstico Plural?
Sala d’Aspetto: Diagnosi plurale fornisce una lettura ironica dei comportamenti della società contemporanea analizzando attitudini e situazioni diffuse a livello globale. Javier Peñafiel sceglie di utilizzare la forma espressiva dei foglietti delle bacheche per annunci, un modo di comunicare antico e universale che consente di interagire con una comunità e con persone fino a quel momento anonime e sconosciute attraverso un dialogo che supera i confini del web perché permette una maggiore intimità e un contatto diretto e fisico che il piccolo pezzo di carta stesso costituisce. Gli annunci di Diagnóstico Plural sono caratterizzati da disegni di personaggi che rappresentano uno stato d’animo esplicitato nelle frasi “da strappare” e posti in relazione diretta con pagine tratte dalle patologie del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Un libro che Javier Peñafiel e Lavinia Marinotti hanno scelto di utilizzare per il progetto nella Sala d’Aspetto paragonandolo sottilmente a una nuova bibbia, a un testo sacro a cui riferirsi per ognipiccolo turbamento dell’animo di cui tutti siamo affetti all’interno della frenesia della vita comune. Una confusione che sembra derivare da un’incomunicabilità con se stessi e con gli altri, e che basterebbe ritrovare nella semplicità di un annuncio di carta appeso per strada. Attraverso Diagnóstico Plural Javier Peñafiel e Lavinia Marinotti s’inseriscono nel progetto di Sala d’Aspetto che intende instaurare un dialogo tra l’arte contemporanea e i momenti della vita quotidiana come la sala d’attesa del medico. Attimi comuni in cui si è costretti a fermarsi e a entrare in relazione con un’intimità propria e altrui a cui sembra per la maggior parte del tempo di sfuggire: un’intimità delicata e pesante insieme così come nell’installazione stessa degli artisti che mostra un’enciclopedia scientifica di patologie a tratti più surreali e ironiche dell’intervento artistico medesimo.
Testo di sala ? Sala D’Aspetto – Javier Peñafiel – Lavinia Marinotti
1…2…3… è uno spazio dedicato ad artisti, curatori, creativi di ogni sorta e tempra, luoghi liminari, spazi eccentrici e in divenire. La rubrica è strutturata con 1 ospite, a cui porre 2 domande e 3 immagini dell’opera o del progetto che ha seguito.
ONE curator / artist / inspirer
TWO questions
THREE images