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1 progetto curatoriale ( Dimora Artica)
L’idea di fondare Dimora Artica è nata sul finire del 2012 come risposta alla necessità di leggere l’attualità dell’arte italiana da un punto di vista alternativo a quello della postmoderna “industria culturale”, leggendo i segni della produzione artistica come manifestazione immanente della dimensione trascendente. La struttura portante di Dimora Artica è quindi una precisa impostazione filosofica che vede nelle manifestazioni artistiche, anche le più sperimentali, la riproposizione di archetipi dai significati stabili, tramandati attraverso forme in continua rigenerazione. All’individuazione degli artisti più adatti segue un dialogo dal quale nascono progetti nei quali le opere dell’artista, l’allestimento, il titolo e il testo critico formano un’unità organica pur nelle diverse soggettività. Da Aprile 2013 Dimora Artica, diretta da Andrea Lacarpia e Luigi Massari, ha trovato la propria sede stabile, piccola sala situata all’interno di un cortile in un edificio di inzio ‘900 nella zona Turro a Milano, nella quale si sono succedute diverse mostre dalla cadenza mensile.
L’archivio completo delle mostre organizzate da Dimora Artica è online nel sito web: www.dimoraartica.com
Marco Tagliafierro: Come curatori, ideatori e agitatori di Dimora artica immagino che vi troverete ad agire sempre in prima persona per rispondere a qualsiasi tipo di criticità, vi ponete come alter ego degli artisti? Godete ogni momento del fare artistico?
Nel rapporto con gli artisti, in particolare in occasione delle mostre personali, si crea una certa tensione tra la soggettività dell’artista, solitamente restia all’inquadramento teorico, e il nostro apporto, finalizzato all’individuazione degli archetipi del linguaggio. Entrambi gli elementi, soggettività dinamica e cultura tradizionale, formano l’unità organica alla quale aspiriamo, per il raggiungimento della quale è d’obbligo l’immedesimazione in ogni fase della creazione artistica.
Marco Tagliafierro: Oppure vivete il sogno di un’ora blu dell’arte, irripetibile?
Il mistero dell’arte è il suo essere insieme gesto irripetibile e ripetizione di moduli eterni. Se c’è un’ora blu dell’arte, è il momento in cui l’espressione individuale confluisce nell’unità della dimensione assoluta, entrando nel mistero. Un’ora blu quindi come nucleo della creazione artistica che, attraverso la successiva esposizione e teorizzazione, entra nella società influenzandone la rigenerazione culturale.
* 1…2…3… è uno spazio dedicato ad artisti, curatori, creativi di ogni sorta e tempra, luoghi liminari, spazi eccentrici e in divenire. La rubrica è strutturata con 1 ospite, a cui porre 2 domande e 3 immagini dell’opera o del progetto che ha seguito.
ONE curator / artist / inspirer
TWO questions
THREE images