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Les cerises, i libri per un pubblico speciale: i bambini

[nemus_slider id=”69616″] — Angelika Burtscher, Agnese e Cecilia Canziani e Daniele Lupo, sono gli ideatori del progetto editoriale interamente dedicato ai bambini, les cerises. Le sue particolarità sono l’essere una collana di libri senza parole, a tiratura limitata, realizzata da artisti, design...

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Angelika Burtscher, Agnese e Cecilia Canziani e Daniele Lupo, sono gli ideatori del progetto editoriale interamente dedicato ai bambini, les cerises. Le sue particolarità sono l’essere una collana di libri senza parole, a tiratura limitata, realizzata da artisti, design e architetti. Come ci racconta gli ideatori, les cerises nasce dalla volontà di mettere al centro l’immaginazione dei bambini, abili (forse più degli adulti) di creare narrazioni partendo dalla semplice sequenza di immagini.
Curati artigianalmente nei dettagli e nella progettazione, i libri les cerises mettono alla prova la capacità di artisti e design di creare non solo delle nuove storia, ma di farlo in una modo insolito e imprevedibile. Oltre al lavoro prettamente editoriale, les cerises promuove anche altre attività legate al mondo dell’infanzia come laboratori e workshop in collaborazione con scuole dell’infanzia, librerie e biblioteche. Nel sito les cerises potrete approfondire e scoprire la vivacità ed eterogeneità delle loro collaborazioni .lescerises.net

La casa editrice – riconoscibile dal logo di due ciliegie color magenta – ha già dato alle stampe l’album a colori Storie di una balena, di Emanuele Oliveri (2015) che racconta un piano di fuga organizzato da un bambino, un gatto e un uccello per liberare una balena e Psssst Psssst, di Chiara Camoni (2016) un libro “infinito”, circolare, senza un inizio né una fine ispirato al gioco del telefono senza fili e che si svela come una scultura, medium principale dell’artista.
Fresco di stampa il libro di Antonio Rovaldi, New York City Babe: una passeggiata tra le strade della “grande mela” con lo sguardo ad altezza bambino e la musica nelle orecchie. È un album di fotografie in bianco e nero che raccontano tutte le cose insolite ed eccezionali da vedere in città, come scoiattoli, forchette, impronte, graffiti, foglie…
Il libro di Rovaldi sarà presentato alla libreria Spazio b**k di Milano (via Porro Lambertenghi 20 – quartiere Isola) venerdì 13 ottobre alle ore 19.00 alla presenza dell’autore, del giornalista e scrittore Ivan Carozzi e di Cecilia Canziani, Angelika Burtscher e Daniele Lupo, editori de les cerises. Per ulteriori informazioni — Antonio Rovaldi – New York City Babe, les cerises

Successivamente sarà presentato ad Artissima, la fiera d’arte contemporanea di Torino (spazio incontri dell’Oval) venerdì 3 novembre alle ore 14.00.

Antonio Rovaldi - New York City Babe, les cerises 2017
Antonio Rovaldi – New York City Babe, les cerises 2017

Seguono alcune domande ai fondatori di les cerises, Angelika Burtscher, Agnese e Cecilia Canziani e Daniele Lupo —

ATP: les cerises, nel contesto dell’arte contemporanea è, a mio parere, una ventata d’aria fresca. Mi piace che il vostro progetto editoriale mette alla prova la creatività degli artisti ‘a servizio’ di una ben altra (affascinante) creatività, quella dei bambini. Mi raccontate com’è nata l’idea di dare avvio a questo progetto?

Da veri incoscienti, che poi spesso è l’unico modo per iniziare nuovi progetti. Ci occupiamo di arte, design e architettura: di immagini, di spazi e delle relazioni che intercorrono tra essi. Ci preoccupa la perdita della capacità di guardare nel continuo scorrere di immagini. Ci piacciono i libri, abbiamo deciso di fare quelli che non trovavamo in circolazione: libri nei quali la narrazione è affidata alle sole immagini, commissionati ad artisti, designer e architetti, distribuiti in libreria, ma prodotti a tiratura limitata. Dei libri d’artista per un pubblico speciale: quello infantile.

ATP: Avete all’attivo tre titoli che portano la firma di Chiara Camoni, Emanuele Olivieri e Antonio Rovaldi, autore dell’ultimo libro fresco di stampa. Con quale criterio invitate gli artisti a confrontarsi con l’editoria dedicata ai bambini?

Gli artisti e designer che invitiamo non hanno mai realizzato libri per bambini, e del resto non chiediamo loro di adattare il proprio linguaggio e la propria poetica al pubblico infantile. Crediamo fermamente che i bambini siano in grado di confrontarsi con i linguaggi visivi della contemporaneità se lasciati giocare con le immagini, senza pregiudizi e in libertà. Non vogliamo sovrascrivere le immagini, né offrire loro un’interpretazione univoca, ma l’occasione di un incontro con i linguaggi delle arti contemporanee che altrimenti, spesso, arriva molto più tardi.
Invitiamo artisti e designer il cui lavoro ci appassiona, e che conosciamo a fondo o che vogliamo approfondire (e allora fare insieme un libro è un’occasione di conoscenza reciproca).

ATP: Mi raccontate brevemente come sono stati concepiti i primi tre libri che avete prodotto?

Prendiamo tutte le decisioni collettivamente lasciandoci guidare dalla curiosità e dal rispetto per le pratiche degli artisti che invitiamo, cercando di tradurne il lavoro in una forma che sia capace di far entrare il lettore nell’opera. Il primo è frutto dell’istinto, ci siamo lasciati guidare dai disegni di Emanuele Olivieri, che abbiamo messo a tutta pagina senza contorni; illustrazioni che a fatica riescono ad essere contenute nello spazio limitato di un libro. Con Chiara Camoni abbiamo cercato di dare peso e volume d’oggetto al suo libro, perché il suo è un lavoro che anche quando fa uso di altri medium nasce e si interroga sulla scultura. Il libro di Antonio Rovaldi è nato dalle riflessioni che stavamo facendo in quel momento: il fatto che i bambini amano guardare le fotografie, le scorrono, le raccontano, ma nei libri per l’infanzia dove la fotografia compare (e sono molto pochi) è sempre di corredo a una parola, funzionale a un testo. Abbiamo pensato ad Antonio perché il suo lavoro ci sembrava particolarmente interessante per la nostra collana, e siccome era in viaggio, abbiamo potuto realizzare un altro desiderio, che era quello di realizzare una guida ad una città dove le informazioni fossero realmente importati per un bambino.

Antonio Rovaldi - New York City Babe, les cerises
Antonio Rovaldi – New York City Babe, les cerises

ATP: Come vivono gli artisti la realizzazione del libro? Immagino che ogni artista cercherà di portare la propria ricerca al servizio di un nuovo linguaggio visivo.

Bisognerebbe chiederlo agli autori, però da parte nostra possiamo dire che tutti e tre hanno risposto al nostro invito con entusiasmo, enorme generosità e serietà. I confini che delimitano il perimetro di un progetto sono sempre stimolanti, pensiamo che lavorare a un libro d’artista per un pubblico speciale e distribuito al di fuori del circuito dell’arte contemporanea sia l’occasione per guardare da un altro punto di vista il proprio lavoro.

ATP: Nel descrivere il progetto, utilizzate la parola ‘fiducia’, che si instaura tra autore, lettore e committente. Mi raccontate meglio l’ideale relazione che vorreste creare ad ogni pubblicazione?

Abbiamo fiducia nella capacità del nostro piccolo pubblico di saper leggere e raccontare e reinventare i nostri libri, fiducia nei confronti degli autori e del loro lavoro, fiducia anche tra di noi e verso di noi come editori, rispetto alle nostre ricerche e scelte curatoriali.

ATP: Oltre all’attività prettamente editoriale organizzate anche altre attività. Di cosa si tratta?

Fin dall’inizio abbiamo pensato a ciascun libro come parte di un progetto più ampio di educazione all’immagine. Organizziamo laboratori didattici a Parigi e Roma che partono dal libro, che sviluppiamo in collaborazione con scuole dell’infanzia, librerie, biblioteche e poi abbiamo un sito che nel tempo si va arricchendo di contribuiti, idee, spunti, attività da fare a casa, e approfondimenti sugli artisti. Insomma il libro è testo e pretesto per aprire ad altre immagini, gesti e azioni.

ATP: Chi sarà il prossimo artista che inviterete a confrontarsi con il misterioso linguaggio visivo dei bambini?

Stiamo lavorando con Alessandro Sarra e Simone Berti, Marzia Migliora e Ingrid Hora. E molti di più a cui stiamo pensando, artisti ma anche designer (un libro che traduce un gesto, una funzione) e architetti (come usano le immagini per tradurle in spazi abitati?) – pubblichiamo due titoli all’anno al massimo, ma è davvero difficile tenere a bada le idee, che sono molto di più.

Chiara Camoni, Psssst Psssst, les cerises 2016
Chiara Camoni, Psssst Psssst, les cerises 2016
Chiara Camoni, Psssst Psssst, les cerises 2016
Chiara Camoni, Psssst Psssst, les cerises 2016