ATP DIARY

Leggerezza mezza bellezza

Sembra quasi di sentire della musica. O almeno il fruscio delle stoffe, dei movimenti dei piedi, delle braccia. Camminandoci attorno sembra di vedere muovere queste esili damine un pò passè. Il progetto si chiama ‘ Broken away from common standpoints‘,...






Sembra quasi di sentire della musica. O almeno il fruscio delle stoffe, dei movimenti dei piedi, delle braccia. Camminandoci attorno sembra di vedere muovere queste esili damine un pò passè. Il progetto si chiama ‘ Broken away from common standpoints‘, di Alicia Kwade, artista polacca che lavora con una delle gallerie più ‘in’ di Berlino, Johann Koenig. Leggerezza, mezza bellezza per questo progetto da Peep Hole in collaborazione con Museion (Bolzano). Più che fiabesco e festoso (da comunicato stampa), la sensazione era quella di trovarsi nel salotto di una zietta impazzita che, persa la ragione, ha iniziato a collezionare statuette di ballerine danzanti. Strategica l’orchestrazione delle luci che hanno prodotto graziose silouette nella parete lunga dello spazio espositivo. Dopo averci girato attorno, un po’ incantata (ebbene sì), ho notato che erano tutte rivolte verso un lato con le braccia alzate, quasi rendessero grazia ad un invisibile ‘grande’ spettatore. Meritevole o assuefatto che fosse, manco forse si è accorto che l’artista, pazientemente, ha ridipinto lo sguardo di ogni volto in modo tale che gli occhi fossero rivolti verso il cielo. Nella parete corta 3 specchi ‘scivolati o sciolti’ dalla parete al pavimento. ( ‘Vom zukünftigem Hintergrund unter anderer Bedingung betrachtend’, 2010).



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