La Pop Art Europea nella Collezione Giancarlo e Danna Olgiati — Lugano

“Quanto è diabolica la pop art?”, domandava la giornalista e scrittrice Tullia Zevi nel 1964 nella sua recensione alla Biennale di Venezia di quell’anno...
24 Settembre 2018
Mario Schifano Particolare di propaganda 1962 Smalto su carta su tela 179 x 133 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Mario Schifano Particolare di propaganda 1962 Smalto su carta su tela 179 x 133 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

How Evil Is Pop Art? Non è solo la domanda che si poneva Tullia Zevi, riassumendo così il pensiero di gran parte del pubblico durante la Biannale di Venezia del 1964 di fronte ai nuovi impulsi artistici di quegli anni, ma è anche il titolo della mostra con cui la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati inaugura la nuova apertura autunnale dello Spazio -1. La rassegna, curata da Tobia Bezzola direttore del MASI di Lugano, unisce una selezione di opere dalla collezione dei coniugi Olgiati e alcuni pezzi provenienti da una delle collezioni private più importanti della Svizzera per quanto riguarda la Pop Art europea.

How Evil Is Pop Art? New European Realism 1959-1966 nasce dalla volontà di porre l’attenzione su un capitolo specifico dell’arte europea grazie ad un ampio sguardo sui fenomeni Pop che sono nati alla fine degli anni 50. Il percorso espositivo non si divide in sezioni, ma cerca di mettere in continuo dialogo opere che provengono da diverse influenze artistiche, dal Nouveaux Realisme francese di Jean Tinguely e Daniel Spoerri ai pionieri del Pop inglese come David Hockney; da Konrad Leug ai protagonisti del periodo Pop italiano come Mimmo Rotella, per mostrare il grande fermento artistico e culturale che permeava l’Europa in quegli anni. Come afferma lo stesso curatore, l’americanismo è vissuto come esotismo. I colori estremamente sgargianti dei fumetti e delle pubblicità, i packaging spumeggianti della Coca-Cola, le star dei film di Hollywood e la carica esplosiva del Rock’n’Roll hanno letteralmente invaso la cultura europea favorendo così una ridefinizione dell’ecosistema visivo del tempo. How Evil Is Pop Art? analizza il periodo della Pop Art europea inquadrandolo non come movimento omogeneo, bensì come insieme di pratiche di rottura messe in atto dagli artisti per liberarsi dai vincoli della tradizione artistica e culturale vigente fino a quel momento. Inghilterra, Francia, Italia e Germania abbracciano il nuovo fermento culturale proponendo opere che, annullando ogni differenza tra pratiche diverse, con sguardo analitico interpretano i cambiamenti artistici, culturali e tecnologici di quegli anni.

L’allestimento della mostra si pone inoltre in stretto contatto con il ricco e variegato corpus di opere che compone la Collezione. I coniugi Olgiati si sono ispirati al modello della Schaulager di Basilea e, trovando nello Spazio -1 del Central Park la dimora ideale per il loro patrimonio artistico, hanno deciso di dar vita ad un polo dinamico in cui unire le attività di conservazione ed esposizione. Le sale successive, infatti, ospitano artisti ed opere assai diversi tra loro, tra cui i celebri arazzi di Alighiero Boetti, le sperimentazioni fotografiche e materiche di Francesco Vezzoli e Anish Kapoor e le evanescenti sculture di Antony Gormley, per citarne alcuni. Il loro allestimento cambia periodicamente permettendo così a Giancarlo e Danna Olgiati di mostrare al pubblico le nuove acquisizioni, i legami nascosti che avvicinano gli artisti e dar vita ogni anno a nuove mostre che grazie alla collaborazione con altre gallerie e collezioni, presentano al pubblico punti di vista sempre diversi sull’arte contemporanea.

How Evil Is Pop Art?
New European Realism 1959-1966

23 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Lugano

A cura di Tobia Bezzola, Direttore MASI Lugano

Franco Angeli / Gianfranco Baruchello / Peter Blake / Pauline Boty / Christo / AllanD’Arcangelo / Niki de Saint Phalle / Erró / Tano Festa / Claude Gilli / Raymond Hains / David Hockney / Alain Jacquet / Allen Jones / Konrad Klapheck / Peter Klasen / Jean-Jacques Lebel / Richard Lindner / Konrad Lueg / Elio Marchegiani / Fabio Mauri / Aldo Mondino / Pino Pascali / Silvio Pasotti / Peter Phillips / Michelangelo Pistoletto / Martial Raysse / Mimmo Rotella / Mario Schifano / Daniel Spoerri / Jean Tinguely

Peter Phillips Star card table 1962 Olio su tela 80 x 80 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Peter Phillips, Star card table 1962 Olio su tela 80 x 80 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Tano Festa Viva l’estate 1965 Smalto su tela 200 x 200 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Tano Festa Viva l’estate 1965 Smalto su tela 200 x 200 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Martial Raysse Etalage Hygiène de la vision 1960 Assemblaggio di vari oggetti 210 x 80 x 40 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Martial Raysse Etalage Hygiène de la vision 1960 Assemblaggio di vari oggetti 210 x 80 x 40 cm © 2018 Prolitteris, Zurich

Michelangelo Pistoletto Autoritratto con pianta 1964 Tecnica mista su velina incollata su acciaio inox lucidato a specchio 200 x 120 cm Collezione privata

Michelangelo Pistoletto Autoritratto con pianta 1964 Tecnica mista su velina incollata su acciaio inox lucidato a specchio 200 x 120 cm Collezione privata

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