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TEMPORA/CONTEMPORA FEST #5 – CORPI E ARTI PERFORMATIVE, Lecce e Galatina

Giunto alla quinta edizione, il TEMPORA/CONTEMPORA Fest#5 anima la penisola salentina con un programma interdisciplinare legato al tema del corpo nelle arti performative.

Il Salento ad agosto non è solo una meta turistica balneare, il TEMPORA/CONTEMPORA Fest#5, giunto alla sua quinta edizione, propone un programma poliedrico che attraversa teatro, danza, poesia, libri e arti visive. Il festival è promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce e dal Polo biblio-museale di Lecce. Nell’intervista che segue, il Direttore Franco Ungaro approfondisce le tematiche creative, e il team di Salgemma, composto da Rosita Ronzini e Roberta Mansueto, ci parla della sezione di arti visive e le novità apportate al festival.

ANGELICA RAHO: TEMPORA/CONTEMPORA Fest#5 quest’anno ruota intorno alle tematiche del corpo, delle identità e delle loro espressioni nelle arti performative, come si esprime tutto questo nel logo e come si riflettono sul programma e sugli artisti scelti?

FRANCO UNGARO:  Il logo rappresenta corpi intrecciati fra di loro, come lo sono i linguaggi del contemporaneo all’interno del progetto artistico di TEMPORA/CONTEMPORA che, sin dalle prime edizioni, cerca di esplorare le potenzialità espressive della performance intesa come azione che mette al centro non la rappresentazione di un testo o di un personaggio, ma i processi attraverso i quali gli artisti fanno emergere l’energia e gli impulsi creativi dei corpi. Gli artisti sono stati scelti partendo dalla riflessione di Jerzy Grotowski sul performer, pratica e studio che hanno fatto parte della mia formazione.

AR: TEMPORA/CONTEMPORA, già dalle precedenti edizioni, si destreggia tra l’approccio locale e internazionale, con un’attenzione verso le realtà teatrali contemporanee anche fuori dai confini regionali. Che cosa ci aspetta quest’anno? 

FU: TEMPORA/CONTEMPORA ha sempre guardato alla dimensione internazionale. Ho viaggiato molto in questi anni, soprattutto a Est e in Oriente, anche ricercando un modo di mettere in contatto queste culture con la Puglia e il Salento, già anticamente attraversati da innumerevoli contaminazioni culturali.
Quest’anno il tema del corpo è esplorato come punto di equilibrio e armonia tra yin e yang, come ci mostra il gruppo coreano Achievement of Victory (AoV). Oppure il rapporto con la memoria, i corpi attraversati dal tempo, è affrontato dal duo franco-Belga Erika Zueneli e Laura Simi. Infine l’intrigante rapporto fra corpi, sentimenti e la tecnologia indagati dal coreografo giapponese Kenji Shinoe, che mostra come gli emoji alterano artificialmente e semplificano l’espressione dei nostri sentimenti.
TEMPORA/CONTEMPORA prevede una coda finale a dicembre con la performance You can be anything che rompe il muro tra verità e finzione tra i corpi adolescenti con le giovanissime attrici croate, Lana Meniga e Nikolina Prkacin. La performance Promethean Chain, eseguita da cento persone, della coreografa greca Apostolia Papadamaki, connessa alla mostra Elpìs. Prometeo o del sogno infranto dell’Europa di Costas Varostos, al Museo Castromediano di Lecce

Polisonum, A cinque voci , 4’19’’, progetto sonoro: Filippo Lilli, progetto visivo: Donato Loforese, fotografia: Vittorio Antonacci, video Editing: Polisonum
Gianluca Marinelli, Bazarov, still from video, 2017, Courtesy l’artista

AR: Dal fronte delle Arti Visive invece, Salgemma presenta un’esposizione con screening video di artiste e artisti pugliesi, oltre ad un display di editoria che esplora le geografie dell’arte contemporanea. Chi sono gli artisti e quali sono le urgenze tematiche che state affrontando?

SALGEMMA: Il progetto espositivo “Come un pugno di mosche bianche si fa sciame?”, al Convitto Palmieri di Lecce,è un dispositivo temporaneo d’indagine che costituisce una biblio-video-grafia in divenire sul territorio, sulle ricerche e produzioni indipendenti, storicizzate e mobili, in Puglia e nel contesto internazionale (quello che ci auguriamo sempre di più, per le nuove generazioni di artistə che avviano i propri percorsi nelle accademie pugliesi). In mostra è presente l’opera dell’artista Mariantonietta Bagliato “Mani, braccia, bocca” (2022) e lo screening video con opere di videoarte di artistə attivə in Puglia, alcuni inseriti nel contesto internazionale: Nico Angiuli, Grazia Amelia Bellitta, Luca Coclite, Claudia Fuggetti, Giorgia Lippolis, Ivana Pia Lorusso, Gianluca Marinelli, Polisonum, Agostino Quaranta, Alessia Rollo e Flavia Tritto. Inoltre, sono inclusi due video prodotti da realtà indipendenti: studioconcreto di Lecce (con l’opera di Antonio Della Guardia) e Post Disaster Rooftops di Taranto. 

AR: Inoltre il 2 agosto ha luogo, presso l’Archivio Carmelo Bene al Convitto Palmieri di Lecce, una giornata di studio con Marco Petroni, di cosa si tratta nello specifico e chi sono gli ospiti?

S: Si tratta di un’attività immaginata in continuità con il forum sul contemporaneo promosso dal festival nelle edizioni precedenti, che aveva come obiettivo quello di riflettere sul ruolo dell’arte contemporanea e delle arti performative in Puglia, coinvolgendo artistə, operatorə e pubblici amministratorə. Quest’anno, la giornata di studio si propone di monitorare le ricerche, sviluppate nell’arco del 2024 sul territorio a livello nazionale. Tra gli ospiti ci saranno Maria Giovanna Mancini, Professoressa Associata di Storia dell’Arte Contemporanea e della Fotografia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Leonardo Delmonte, presidente Basso Profilo Aps e Direttore Consorzio Wunderkammer (FE); il Bari International Gender Festival; Giuseppe Teofilo, Direttore Artistico della Fondazione Museo Pino Pascali e Luigi De Luca, Direttore del Museo Castromediano di Lecce e Coordinatore dei Poli Biblio-Museali della Regione Puglia. Sarà presente anche il gruppo informale sooofrito nato dall’iniziativa Mosche Bianche. Contribuiranno da remoto Giulia Floris curatrice di LAB per ArtVerona – dedicato alle realtà sperimentali no profit attive in Italia per l’arte contemporanea, e Caterina Molteni, Assistente Curatrice presso il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. 

AR Per la prima volta Salgemma collabora con TEMPORA/CONTEMPORA, quali sono le novità portate al festival e quali le prospettive future?

S: Per la prima volta Salgemma partecipa con due progetti distintivi che arricchiscono l’offerta culturale dell’evento e rafforzano il legame con le realtà attive del territorio, in continuità con il lavoro che svolgiamo di redazione, mappatura e networking. Ci piacerebbe esplorare altre iniziative che possano continuare a valorizzare il settore, ponendo un obiettivo maggiore di sostegno, sia in termini di riconoscimento del lavoro che di valorizzazione di una produzione locale (ma che sappia “sciamare”) nel nostro panorama artistico e culturale.

TEMPORA/CONTEMPORA Fest#5

29 luglio – 4 agosto 2024
Lecce – Galatina
Per il programma completo: www.accademiaama.it
Il festival è promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce e dal Polo biblio-museale di Lecce. con i partner Eu Japan Fest, Comune di Galatina, ASL Lecce, Lecce in Scena/Comune di Lecce, Istituto Culturale Coreano in Italia e Salgemma. Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea. 

Agostino Quaranta, Tecnopizzica, still from video, 2022 – Courtesy l’artista
Forum degli spazi dell’arte – TEMPORA/CONTEMPORA 2023, Photo: Marcello Moscara