Rizomi d’acqua e polvere | Nicoletta Fiorucci Foundation, Venezia

La pratica di Tolia Astakhishvili si muove sempre in bilico: tra costruzione e rovina, tra intimità ed esposizione, tra il gesto dell’artista e la risposta muta dell’architettura. Il suo intervento sui luoghi non è mai puramente estetico: è un atto di svelamento radicale, di prossimità non protetta. In questa sede spoglia i muri come se staccasse una pelle, lasciando affiorare vene di tubature, cicatrici d’intonaco, memorie d’acqua.
I Only Want You To Love Me | Lovett/Codagnone, PAC, Milano

Lovett/Codagnone ci mostrano che nessun corpo è mai davvero concluso, che ogni identità è un palinsesto riscrivibile e che, come ricordava Foucault, là dove il potere stringe più forte si aprono varchi di resistenza inattesa.
Soy Fuego | Hannah Collins e il linguaggio tellurico della memoria

In questa mostra Collins porta tracce del tempo trascorso come ospite di comunità indigene per le quali il fuoco non è semplice strumento o decorazione rituale, ma una creatura viva con cui entrare in relazione.
Dispositivi del rischio | Hamad Butt alla Whitechapel Gallery di Londra

Apprehensions: estetica, malattia e visione nell’opera di Hamad Butt
Topografie dell’affetto. L’ultima tappa di Chantal Akerman. Travelling

Una delle forze di questa mostra lisboeta è quella di riconoscere che il lavoro di Akerman non è solo cinema, ma una forma d’abitare: abitare il tempo, abitare il trauma, abitare la lingua.
Anatomia dell’altrove. Pensiero postumo e visioni medianiche in Hereafter, Londra

In un tempo dominato dalla trasparenza coercitiva e dal dato, Hereafter rivendica l’opacità, il margine, l’irriducibile. Non è un’esposizione tematica: è un’invocazione, un campo semantico abitabile, un’interferenza duratura.
Lars von Trier. Il cinema come rovina attiva

Breaking Darkness si innesta nel corpo di uno spazio che ha conosciuto la fede e la sua perdita, la luce e la sua sparizione. E proprio per questo, riesce a far risuonare nel visitatore una forma di ascolto più profonda. Non religiosa, ma tragicamente umana.
I (never) explain #158 – Vera Portatadino

Abitudini ed esperimenti. Sono anni che dipingo a olio, velatura su velatura. Ho cassetti pieni di acquarelli, disegni e carboncini; opere cartacee eseguite per il solo piacere di farle, rarissimamente esposte e quasi mai diventate bozzetti per dipinti su tela. Tuttavia, nel corso dell’ultimo anno, ho sentito il desiderio di riaprire quei vecchi cassetti e contemporaneamente […]
PUPILLE. Ci fioriscono gli occhi se ci guardiamo | Intervista alla curatrice Rita Selvaggio

Ultimo mese per visitare la mostra PUPILLE. Ci fioriscono gli occhi se ci guardiamo, collettiva curata da Rita Selvaggio e allestita negli spazi di Casa Masaccio fino a domenica 5 febbraio 2023. L’esposizione affronta il tema dello sguardo, declinato in sguardo | pupilla | kore | fanciulla: attraverso le opere delle artiste coinvolte – Aviva Silverman, […]
CINZIA RUGGERI… per non restare immobili, Casa Masaccio

Cinzia saaaid! Inevitabile: quando penso a Cinzia Ruggeri, con la spensieratezza di chi è nato nel cuore degli anni Novanta e si guarda all’indietro, mi rimbombano nella testa i versi psichedelici dei Matia Bazar. E’ inevitabile, mi ripeto: anche ora, che sono in procinto di partire, incerta con le dita sul trackpad. Non possono toccare […]