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Summer Exhibitions in Italy | Luke Willis Thompson – GAMeC, Bergamo

Nelle opere dell’artista inglese Luke Willis Thompson (Auckland, 1988)  lo schermo possiede una funzione intimamente vitale. Esso non si limita a rappresentare una superficie “lontana” su cui le immagini si susseguono distanti, ma diviene piuttosto “pelle” e “limen” attraverso cui l’artista racconta storie di persone, ordisce narrazioni e rimedita sulla tradizione artistica del Novecento, generando […]

Luke Willis Thompson – Hysterical Strength – Installation views – GAMeC, Bergamo, 2019 – Photo Antonio Maniscalco – Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

Nelle opere dell’artista inglese Luke Willis Thompson (Auckland, 1988)  lo schermo possiede una funzione intimamente vitale. Esso non si limita a rappresentare una superficie “lontana” su cui le immagini si susseguono distanti, ma diviene piuttosto “pelle” e “limen” attraverso cui l’artista racconta storie di persone, ordisce narrazioni e rimedita sulla tradizione artistica del Novecento, generando una riflessione sia individuale sia sociale. La personale di Willis Thompson Hysterical Strength – prima esposizione dedicata all’artista in Italia – curata di Edoardo Bonaspetti nell’ambito del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte-EnterPrize e ospitata allo Spazio Zero della GAMeC di Bergamo, presenta la trilogia di film Untitled Trilogy (2016-2018) insieme al lavoro site-specific realizzato per l’esposizione Black Leadership (2019).

Luke Willis Thompson – Hysterical Strength – Installation views – GAMeC, Bergamo, 2019 – Photo Antonio Maniscalco – Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Luke Willis Thompson – Hysterical Strength – Installation views – GAMeC, Bergamo, 2019 – Photo Antonio Maniscalco – Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

Tra le opere ospitate in mostra, il film che apre Untitled Trilogy dal titolo duchampiano di Cemetery of Uniforms and Liveries(2016) si configura come un video bianco e nero girato in 16mm e avente quale soggetto due giovani londinesi ripresi in primo piano. I riferimenti alla storia dell’arte non si esauriscono nel richiamo “linguistico” in quanto la costruzione stessa del filmato riecheggia a sua volta la celebre serie degli Screen Tests (1964-66) di Andy Warhol, dedicati ai protagonisti più in vista delle Factory, in genere bianchi. L’appropriazione compiuta da Thompson, assecondando le qualità visive dell’opera di Warhol, ricolloca la stessa all’interno di un dibattito più ampio relativo ai costrutti e alle questioni razziali, con un’attenzione alle connessioni presenti tra persone e rappresentazione,  ricorrente nella produzione di Willis Thompson. 

In questa direzione, il lavoro inedito Black Leadership (2019) interroga lo spettatore e il sistema stesso sulla possibilità dell’individuo di rappresentare il dolore altrui, richiamando tematiche proprie del dibattito contemporaneo quali la frammentazione del sé, la comunicazione e il potere. 

Luke Willis Thompson – Hysterical Strength – Installation views – GAMeC, Bergamo, 2019 – Photo Antonio Maniscalco – Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Luke Willis Thompson – Hysterical Strength – Installation views – GAMeC, Bergamo, 2019 – Photo Antonio Maniscalco – Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Luke Willis Thompson – Hysterical Strength – Installation views – GAMeC, Bergamo, 2019 – Photo Antonio Maniscalco – Courtesy GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo