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Simon Starling – Metamorfuoco | Gallerie Estensi di Modena

Metamorfuoco, inaugurata il 9 settembre 2022 e aperta fino al 31 gennaio 2023, rappresenta il primo appuntamento di artist in residence, programma di mostre avviato nel 2021 e affidato alla cura di Gianfranco Maraniello, da poco nominato direttore del nuovo...

Simon Starling, Carbon (Hiroshima), 2011. Courtesy Collection Johannes and Gaby Senn, St Gallen, ph Simon Starling

Metamorfuoco, inaugurata il 9 settembre 2022 e aperta fino al 31 gennaio 2023, rappresenta il primo appuntamento di artist in residence, programma di mostre avviato nel 2021 e affidato alla cura di Gianfranco Maraniello, da poco nominato direttore del nuovo Polo Museale del Moderno e Contemporaneo del Comune di Milano. La serie di rassegne porterà ogni anno un artista diverso a confrontarsi con la storia e la collezione della Gallerie Estensi di Modena, con l’obiettivo di accendere (o riaccendere) il dibattito sulle tematiche più importanti della nostra esistenza. Per l’occasione, Simon Starling, prima delle personalità invitate, ha deciso di focalizzarsi sulla questione della “siccità e più in generale [degli] effetti del cambiamento climatico”, avendo come punto di riferimento La caduta di Fetonte (1541-42) di Tintoretto e alcune xilografie contenute nella Biblioteca Estense.
Nella Sala Mostre del Palazzo dei Musei, il dipinto del pittore veneziano veglia, infatti, sulla serie di opere che compongono l’intervento dell’artista inglese, a rimarcarne non solo l’ispirazione, ma anche il monito che si intende trasmettere – sfidare la potenza degli dèi vuol dire, molto spesso, incorrere in quello che gli antichi greci chiamavano il peccato di hybris, ossia l’eccesso di orgoglio e tracotanza.
A ricordarlo sono le duecentocinquanta piastrelle in ceramica ricavate dall’ingrandimento di altrettanti frammenti di incisioni risalenti al XVIII e XIX secolo, la cui immagine complessiva restituisce quella dell’incendio di una foresta. Grazie all’azienda Marazzi, l’artista ha realizzato una grande pavimentazione ispirata all’opera la Caduta di Fetonte – per l’occasione ricollocata sul soffitto della Sala – in moduli di gres porcellanato Marazzi Mystone Limestone, stampati con una tecnologia digitale di ultima generazione.
Il percorso espositivo ospita: Carbon (Hiroshima) (2011), installazione reiterata dall’artista negli ultimi vent’anni, costituita da una bicicletta azionata da una motosega e da mucchi di tronchi di legno – in principio era stata realizzata per una mostra presso l’Hiroshima City Museum of Contemporary Art.

Il percorso continua con Autoxylopyrocycloboros (2006): un resoconto del viaggio su un battello a vapore alimentato dalla legna che si tagliava al momento sullo scafo – le acque che solcava sono quelle del bellissimo e controverso Loch Long di Argyll e Bute in Scozia; ma, soprattutto, è il personaggio di Still Phaethon Falls (Strawman) (2022) a rammentarci dei rischi che tutti noi corriamo, attraverso la recitazione di un testo ispirato alla lettura di scritti come Le Metamorfosi di Ovidio, Vertigo (1990) di W. G. Sebald e Fire. A Brief History (2001) di Stephen J. Pyne. A completare la mostra sono, infine, gli Homemade Red Telescopes (1992-2022) di Mike Davis, puntati su chissà quale remoto evento astronomico – o futuro avvenimento che interesserà la nostra vita – e la Maschera a martello in legno per l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Coupé 1954, realizzata sotto la supervisione dello storico imprenditore torinese Giuseppe Bertone.

In conclusione, Metamorfuoco sembra viaggiare sullo stesso doppio binario parallelo che regola le dinamiche della nostra esistenza: quello dell’imprescindibile importanza degli elementi (in particolare del fuoco) da una parte, fondamentali per il nostro sostentamento e per la nostra sopravvivenza, e quello dei pericoli derivanti da un loro errato utilizzo dall’altra, soprattutto nei casi in cui vi si ricorre in maniera proterva e smodata – le principali cause del cambiamento climatico, e delle catastrofi che questo comporta, sono dovute, infatti, all’approccio sbagliato dell’uomo nei confronti della natura.

Simon Starling, Metamorfuoco, exhibition view, Gallerie Estensi di Modena
Simon Starling, Autoxylopyrocycloboros, 2006
Simon Starling, Still Phaethon Falls, progettazione delle piastrelle in gres del pavimento. Courtesy Marazzi Ceramiche, ph Studio 129
Simon Starling, Still Phaethon Falls (Strawman), 2022

Simon Starling – Metamorfuoco
A cura di Gianfranco Maraniello
Fino al 31 gennaio 2023
Gallerie Estensi di Modena