Dopo tanti anni d’attesa – che si sommano a quelli pandemici che ne hanno interrotto temporaneamente la fattibilità – dopo dieci anni torna nella Capitale una fiera dedicata all’arte moderna e contemporanea, che vede la luce in una stagione di fermento romano e non solo, nel quale finalmente le iniziative legate alla cultura sembrano riprendere il proprio corso. Ideata e diretta da Alessandro Nicosia, con la direzione artistica di Adriana Polveroni e la collaborazione di Valentina Ciarallo per i progetti speciali, la prima edizione di Roma Arte in Nuvola prende posto nell’omonimo centro congressi progettato da Massimiliano Fuksas, che per quattro giorni accoglierà le 120 gallerie italiane e straniere, accompagnate da numerosi progetti speciali. <<Dopo dieci anni in cui a Roma mancava una fiera di moderno e di contemporaneo colmiamo un vuoto importante della città, che con tutta la crisi che l’arte ha dovuto affrontare era necessaria>>: queste le parole di Nicosia in sede di conferenza stampa. <<Molti non ci credevano e invece abbiamo avuto un’adesione straordinaria, con ben 35 gallerie romane, il programma dei Talk curato da Adriana Polveroni e una serie di progetti speciali, tra i quali uno incentrato proprio su Roma, a cura di Valentina Ciarallo>>.
Un’offerta diversa quella di Roma Arte in Nuvola, che presenta tre sezioni dedicate rispettivamente alle gallerie più consolidate (Main Section), a quelle under 5 (New Entries) e quelle dedicate ad un singolo artista (Solo Show), accompagnate da 30 progetti realizzati da artisti e istituzioni culturali, tra i quali l’installazione Senza titolo di Lothar Goetz, che decora la vetrata di ingresso accogliendo gli ospiti in Fiera. Spicca la presenza di Israel Landscape, la mostra fortemente voluta dall’Ambasciata d’Israele in Italia e che presenta un focus sugli artisti dello Stato d’Israele, dando il LA all’iniziativa come primo Paese straniero ospitato all’interno della fiera, con ben 17 artisti. Nove gli editori specializzati, così come numerosi sono gli sponsor che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa, tra i quali Intesa San Paolo come main sponsor, Terna, Jaguar e Rai Radio, Radio 1 e Rai Play presenti con due postazioni alla Nuvola.
<<Abbiamo costruito un modello di Fiera originale>>, dichiara la direttrice artistica Adriana Polveroni, reduce dall’esperienza come direttore di ArtVerona dal 2017 al 2019, <<una piattaforma in cui trovano spazio gallerie storiche e di ricerca, momenti di riflessione e spregiudicate sperimentazioni. Il tutto pensando a Roma, che sta vivendo un fermento inaspettato verso il quale una nuova Fiera può funzionare da collante>>. Numerosa è difatti la presenza dell’arte moderna, con grandi nomi come la galleria romana Antonacci Lapiccirella Fine Art, colossi come la Tornabuoni e la Galleria Contini, la Galleria Russo e Mazzoleni, presenti con un’importante selezione di grandi nomi, che tuttavia soffrono l’horror vacui – non a caso due dei quattro premi (The Best e Absolute Modern)che verranno assegnati in questi giorni è dedicato alla migliore presentazione dell’artista per stand, allestimento, comunicazione e grafica e al miglior allestimento per gli stand di arte moderna. Non mancano invece nel contemporaneo focus accurati e di ricerca, come quello della galleria Matèria di Roma che presenta una selezione di lavori di Marta Mancini, Fabio Barile, Mario Cresci, Giulia Marchi, Giuseppe De Mattia, Stefano Canto, Xiaoyi Chen ed Eduardo Fonseca e Silva & Francisca Valador; la galleria 1/9unosunove con un solo show dedicato al giovanissimo Pietro Moretti; Beatrice Burati Anderson, che dedica il proprio booth alla delicata poesia di Margherita Morgantin; Studio Sales di Norberto Ruggeri mette in dialogo Diego Miguel Mirabella con Davide Monaldi, Romina Bassu, Flavio Favelli, Eva Marisaldi e Stefano Arienti.
È ancora presto per dire se i risultati auspicati siano stati raggiunti, sarà la fine della settimana a dettare i primi numeri e riscontri, quel che è certo è che non manca l’entusiasmo di fare e di fare bene, che deve scontrarsi inevitabilmente con una città complessa e difficile, in cui l’esperimento fieristico non ha avuto negli anni modo di decollare e che spesso lamenta l’assenza di un collezionismo interessato e internazionale. La speranza, dunque, è che quella che oggi è una promessa possa trasformarsi in un impegno mantenuto.
Dal 18 al 21 novembre 2021, Centro Congressi La Nuvola, Viale Asia 40/44, Roma