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Premio Pino Pascali 2021: Ibrahim Mahama Fondazione Pino Pascali e Exchiesetta, Polignano a Mare

Testo di Leonardo Ostuni — L’arte di Ibrahim Mahama (nato in Ghana nel 1987) apre spazi, genera continue riflessioni e mette al centro la politica, partendo dall’osservazione dei materiali. L’11 dicembre l’artista ha ricevuto, presso la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, il prestigioso Premio Pino Pascali 2021, giunto alla sua XXIII edizione. A […]

Polignano a Mare (BA), Fondazione Museo Pino Pascali. Premio Pino Pascali 2021, Ibrahim Mahama
Polignano a Mare (BA), Fondazione Museo Pino Pascali. Premio Pino Pascali 2021, Ibrahim Mahama

Testo di Leonardo Ostuni —

L’arte di Ibrahim Mahama (nato in Ghana nel 1987) apre spazi, genera continue riflessioni e mette al centro la politica, partendo dall’osservazione dei materiali. L’11 dicembre l’artista ha ricevuto, presso la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, il prestigioso Premio Pino Pascali 2021, giunto alla sua XXIII edizione. A presiedere la commissione del Premio Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pascali, affiancata da Adrienne Drake, direttrice della Fondazione Giuliani di Roma, e da Nicola Zito, critico d’arte e curatore alla Fondazione Pascali. Nello stesso giorno Mahama ha inaugurato la sua mostra personale (in collaborazione con APALAZZO Gallery di Brescia) nel museo e presso la galleria d’arte Exchiesetta, nel centro storico di Polignano.
In una sala della Fondazione sono esposte Sunbun e Tinambanyi (realizzate tra il 2020 e il 2021), opere costituite da ritagli di giornale raffiguranti pipistrelli e documenti d’archivio, misti a ricordi personali dell’artista. Questi collage sono legati alla storia di uno degli edifici cari a Mahama, Nkrumah Volini, situato a nord del Ghana. Si tratta di un silo rimasto incompiuto, poi abbandonato e divenuto dimora di pipistrelli a seguito del colpo di stato militare del 1966 (i documenti attestano operazioni successive a quell’anno). Ibrahim Mahama ha recentemente convertito una parte della struttura in serra, con il chiaro intento di preservare l’ecosistema del posto. Alcune fasi di questo processo di recupero, ad opera di giovani africani, sono illustrate nel video Memories from the void (2020-2021) della saletta successiva. L’artista, legatissimo alle sue radici, abbraccia la filosofia secondo la quale occorre fare il possibile con i mezzi a propria disposizione e nel posto in cui si vive. Per questo, nel 2019 ha fondato nella città natale di Tamale il Savanna Centre for Contemporary Art, spazio museale gestito da artisti e curatori ghanesi, ma soprattutto luogo di aggregazione e occasione di lavoro per i giovani.                                                                                                                          Obiettivo di Ibrahim Mahama è ridare spazio ai sogni, quelli infranti del suo Paese a seguito dell’indipendenza del 1966, ma anche alla memoria, per poter caricare le cose di nuovi significati. Il salone centrale della Fondazione Pascali è tappezzato alle pareti di un immenso patchwork di sacchi di iuta e teloni cuciti insieme. 

Polignano a Mare (BA), Fondazione Museo Pino Pascali. Premio Pino Pascali 2021, Ibrahim Mahama
Polignano a Mare (BA), Fondazione Museo Pino Pascali. Premio Pino Pascali 2021, Ibrahim Mahama

L’installazione si intitola Voli-ni, 1966-2021 (2021) e cattura lo spettatore in termini sensoriali, conducendolo verso una realtà storica familiare all’artista. I sacchi di iuta, di grande impatto estetico, vengono importati in Ghana dal sud-est asiatico e utilizzati per trasportare merci preziose (come il cacao o il carbone) sui mercati internazionali. In seguito questi materiali sono riciclati per un breve periodo nel mercato interno, prima di essere scartati. Mahama ha iniziato a recuperare i sacchi a questo punto del loro percorso, per coprire architetture costruite in Ghana dopo l’indipendenza, ma presto abbandonate. L’utilizzo dei sacchi da parte dell’artista pone in evidenza la crisi e il fallimento della società capitalistica (nel 2015 in Out of Bounds questi ricoprivano il Tronchetto dell’Arsenale di Venezia), oltreché del postcolonialismo in Ghana. I materiali di Voli-ni, 1966-2021 simboleggiano le relazioni commerciali tra Africa, Europa e resto del mondo. Le pieghe, gli strappi, le numerose scritte e le macchie visibili sono i segni lasciati dalle merci e dagli uomini: Voli-ni, 1966-2021 è un contenitore di storie, spesso legate alle migrazioni o allo sfruttamento dell’uomo, ma anche una speranza di cambiamento.
Presso Exchiesetta è visitabile h24 solo dall’esterno l’installazione site-specific Lazarus (2021), che riprende un’opera della personale di Ibrahim Mahama al White Cube di Londra. Grandi ali di pipistrello realizzate in metallo e telone nero dall’artista, e assemblate sul posto con l’aiuto degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bari, nell’ambito di un workshop organizzato dalla docente Angela Varvara. Così come i sacchi di iuta di Voli-ni, 1966-2021, anche i tondini metallici e le tele cerate di Lazarus sono materiali protagonisti del commercio globale, poiché adoperati per coprire i beni durante i trasporti internazionali. L’installazione all’Exchiesetta è legata anche ai collage Sunbun e Tinambanyi nel significato attribuito al pipistrello. Oggi più che mai considerato dall’uomo un pericolo e un portatore di gravi malattie, questo animale è in realtà, secondo la visione di Ibrahim Mahama, vittima dello sfruttamento ambientale eccessivo dell’uomo contemporaneo, sempre più ossessionato dalla produzione.

Premio Pino Pascali 2021 – XXIII edizione: Ibrahim Mahama
11 dicembre 2021 – 13 marzo 2022
Fondazione Pino Pascali e Exchiesetta, Polignano a Mare

Ibrahim Mahama Fondazione Pino Pascali e Exchiesetta, Polignano a Mare – Foto Marino Colucci
Ibrahim Mahama Fondazione Pino Pascali e Exchiesetta, Polignano a Mare – Foto Marino Colucci