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ELECTROPARK 2024 – RESONANCES | Genova

Il titolo della 13° edizione di Electropark è RESONANCES e rimanda all’effetto di risonanza, riverbero, amplificazione, oscillazione e vibrazione di suoni

Centrale Fies 2024

“Una necessità di meraviglia e stupore” | Intervista con Chiara Camoni

“Tendenzialmente noi facciamo delle cose per trovare un senso, no? Un senso alla nostra vita, alla nostra giornata. Al nostro tempo, insomma. E per me questo senso passa attraverso il Fare, il dare forma a delle cose. Sembra che le forme arrivino da lontano, non solo dal passato storico ma anche da dentro di me.”

Sowing The seed of Care | Intervista a Giacomo Pigliapoco

A Siena la collettiva Sowing the seed of care, a cura di Giacomo Pigliapoco, coinvolge Bora Baboci, Adam Bilardi, Enej Gala, Cecilia Granara, Julien Monnerie, Jessy Razafimandimby, Ambra Viviani e rappresenta nel complesso una visione metaforica, simbolica ed educativa delle connessioni tra natura e umanit

LIVE WORKS 2024 | Centrale Fies

La rassegna ha portato in scena i lavori conclusivi della Free School of Performance per l’anno 2024. Temi comuni: il rapporto tra storia personale e storia collettiva e la forza inarrestabile della parola.

Straperetana | SUPERNATURALE

SUPERNATURALE è il titolo scelto per la ottava edizione della ben nota rassegna che, ogni anno, nel mese di luglio,

Andante con moto, Liliana Moro al PAC – Milano

Le opere di Liliana Moro in mostra al PAC si sviluppano seguendo una delle materie più utilizzate dall’artista: il suono come spazio libero in cui si mettono in moto dei processi immaginativi

I (never) explain #174 — Filippo La Vaccara

L’identità della persona che indossa la testa viene celata, ci si può riparare dietro (e dentro) l’identità della figura rappresentata.  In fondo recitando con le teste, non ci si espone tanto, ci si espone parzialmente, con il proprio corpo ma non con il volto. 

I (never) explain #173 — Renzo Marasca

Dipinte in orizzontale, le carte non hanno un centro o una periferia, non sono uno spazio delimitato dentro al quale il disegno divide e circoscrive una forma; esse sono, invece, uno spazio unico limitato soltanto dalla dimensione stessa dell’opera.

I (never) explain #172 — Roberto de Pinto

“…di solito preferisco il non detto, l’allusione e l’implicito; tocchi delicati da parte di elementi naturali e ombre, baci e contatti inesistenti o impercettibili. Mi piace stare in bilico, né di qua né di là, presentando immagini che solo un pizzico di malizia sa risolvere: non dichiarando, le cose mi sembrano sempre funzionare.”

I (never) explain #171 – Tommaso Pandolfi

Il punto archimedico del progetto sono la differenza e la ripetizione giocate tramite l’espediente della copia secondo quel concetto fornito all’arte da Duchamp chiamato “infrasottile”.