Senza mai sfiorire. Densità e leggerezza nella scultura italiana contemporanea | Palazzo Collicola, Spoleto
Circo elettroacustico nell’immaginario di Jean Tinguely | HangarBicocca, Milano
Il programma della Fondazione Prada 2025-2026
Peggy Franck. In a Naked Room | Palazzo De’ Toschi, Bologna
Il dialogo tra Noi e Loro di Serena Fineschi in mostra da z2o Project di Sara Zanin, Roma
Circo elettroacustico nell’immaginario di Jean Tinguely | HangarBicocca, Milano
L’appuntamento ospitato all’HangarBicocca – che fa parte del palinsesto di eventi culturali realizzati per celebrare i cento anni dalla nascita
Il programma della Fondazione Prada 2025-2026
Il programma della Fondazione Prada 2025, inizio 2026, spazia a 360 ° su diverse discipline che coinvolgono artisti, curatori, registi, architetti, musicisti e studiosi.
Peggy Franck. In a Naked Room | Palazzo De’ Toschi, Bologna
Il segno pittorico, fluido e voltatile, protagonista della personale dedicata all’artista Peggy Franck.
Luca Vitone. Identificazione del luogo | LabOratorio degli Angeli, Bologna
Un intervento di restauro a carattere performativo che “riattiva” la ricerca dell’artista coinvolgendo il visitatore in un’esperienza in divenire.
The Milky Way: un’azione solidale ospitata alla Galleria Continua
L’arte fa del bene in molti modi, da quello più trascendentale a un’azione molto concreta come quella legata a The Milky Way:
A Kind of Language. Storyboards and Other Renderings for Cinema | Osservatorio, Fondazione Prada, Milano
Fondazione Prada presenta, dal 30 gennaio all’8 settembre 2025, la mostra A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for
Non saremmo stati veramente noi stessi | Conversazione con Iva Lulashi
“Quando ho iniziato a dipingere elementi allusivi ero impaurita immaginando le possibili reazioni perché allora c’era una mentalità più maschilista di quella odierna, e avevo il timore di essere giudicata. Stavo cercando di scardinare lo spirito del periodo comunista albanese… ” I.L.
Augmented Images | Intervista ad Andrea Camiolo
“Le “mie” immagini di The Manhattan Project sono false rispetto alla storia/favola che ho inventato, ma risultano reali e tangibili nel nostro tempo e nello spazio espositivo. Sono false perché fingono di essere delle fotografie, non avendo un carattere di indessicalità, ma risultano vere quando vengono stampate sullo stesso supporto fotografico che può accogliere immagini con referenti reali.” Andrea camiolo
Cristiano Carotti. XENIA, il margine come spazio di resistenza
Il progetto è pensato per svolgersi come un racconto in cui un video e un nucleo di installazioni in alluminio, ferro, tubi zincati e cemento, reimmaginano un nuovo percorso di viaggio per il nostro estraneo sacro, dalla discarica all’albero della vita della Qabbālāh.
Una conversazione con Elia Brignoli
“È nelle pieghe del tempo e nelle assenze più silenziose che trovo il mio terreno di ricerca, alla scoperta di emozioni e significati che il trascorrere degli anni ha celato.” Elia Brignoli
Storie di designer | Intervista a Cristina Celestino
“Una delle prime pratiche fondamentali è quello dell’ascolto: ascolto del luogo, inteso come storia dell’edificio e del territorio, e ascolto dell’immaginario e delle esigenze del cliente. materiali e i colori si definiscono lungo il processo progettuale.” Cristina Celestino
Senza mai sfiorire. Densità e leggerezza nella scultura italiana contemporanea | Palazzo Collicola, Spoleto
Concentrandosi su una generazione di artisti nati negli anni Settanta, la mostra a cura di Saverio Verini, racconta della vitalità della scultura contemporanea italiana attraverso le opere di 12 artisti.
Il dialogo tra Noi e Loro di Serena Fineschi in mostra da z2o Project di Sara Zanin, Roma
“…Ogni mio lavoro ha origine dalla dimensione intima, del resto ogni opera è intima in sé. L’intimità e l’opera sono venute insieme al mondo…” Serena Fineschi
I significati del Terreno: al MAXXI L’Aquila si riscopre il disponibile quotidiano
La mostra al MAXXI dell’Aquila si sviluppa come un percorso espositivo multidisciplinare che mette in relazione materialità e memoria, tradizioni culturali e pratiche artistiche e quotidiane.
Vladislav Markov e le macchine del parallasse | The Address Gallery, Brescia
Basato a New York e originario di Magadan, Markov fonda la propria pratica sulla ricontestualizzazione degli oggetti quotidiani, un processo che prosegue presso The Address Gallery di Brescia, trasformando lo spazio della galleria in un ambiente simile a un ufficio. | English version |
Lonely Are All Bridges. Birgit Jürgenssen e Cinzia Ruggeri all’ICA Milano
Maurizio Cattelan e Marta Papini curano la mostra “Lonely are all bridges”: un dialogo tra due artiste carismatiche e irriverenti. Fino al 15 marzo all’ ICA Milano
Grazia Toderi, Gilberto Zorio. Torri : Terra | Oratorio di San Filippo Neri, Bologna
Le torri stellari sono investite dalla proiezione di una visione satellitare della Terra in movimento, che attiva un microcosmo in rotazione cui partecipano i visitatori stessi.
I (never) explain #186 – g. olmo stuppia
Sposare la notte EP. V — Partiamo dalla fine: la Statua della Libertà del 1886 a NYC, che troneggia all’ingresso
I (never) explain #185 – Adriano La Licata
“L’elemento performativo centrale nel mio processo è l’uso che faccio di me stesso come soggetto / strumento. Attraverso l’autoritratto, incarno la natura sfuggente e contraddittoria dell’identità, trasformando il mio soggetto in un veicolo per una più profonda esplorazione esistenziale.” Adriano La Licata
I (never) explain #184 – Ramona Ponzini
La lettura va a stratificarsi su un letto sonoro frutto della passeggiata, della promenade che costituisce il punto di partenza delle registrazioni per il progetto di accessibilità…
I (never) explain #183 – Francesco Simeti
“Una costante nel mio lavoro è stata la critica all’atto del vedere e, al contempo, all’incapacità di farlo realmente.” Francesco Simeti
I (never) explain #182 – Gianlorenzo Nardi
L’anno scorso ho passato l’autunno e l’inizio dell’inverno a Nizza, in Francia. Vicino al porto di Nizza c’è una zona