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Opera Viva, il Manifesto e i 10 anni di Flashback

“La ricorrenza del decennale sarà l’occasione per consolidare l’identità di un progetto culturale nato sotto l’imperativo “L’arte è tutta contemporanea” di cui Flashback Art Fair è una delle componenti; il nostro obbiettivo è presentarci alla città di Torino e al mondo dell’arte come un soggetto capace di creare e promuovere cultura in modo sempre vivificante […]

Opera Viva, il Manifesto – Opera Viva, the Billboard

La ricorrenza del decennale sarà l’occasione per consolidare l’identità di un progetto culturale nato sotto l’imperativo “L’arte è tutta contemporanea” di cui Flashback Art Fair è una delle componenti; il nostro obbiettivo è presentarci alla città di Torino e al mondo dell’arte come un soggetto capace di creare e promuovere cultura in modo sempre vivificante e inclusivo“.
Con queste parole Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, ideatrici nel lontano 2012 dell’associazione Flashback, parlano del loro progetto e di come sia cresciuto e stia crescendo nel corso degli anni. Un nuovo tema, un nuovo sito e una nuova immagine sono solo alcuni dei tasselli che inaugurano il decennale dell’associazione: dal 18 maggio, infatti, è iniziata la nuova edizione di Opera Viva, il Manifesto che vedrà protagonisti sei artisti islandesi – accuratamente invitati dal visionario curatore Jón Gnarr – per chiudere in autunno, dal 3 al 6 novembre 2022, con il consueto appuntamento torinese di Flashback Art Fair. 

Tema e immagine nascono dall’opera di Alessandro Bulgini, “Opera Viva – He.art”: il cuore, motore del corpo, diviene metafora dell’arte come catalizzatrice di cambiamento, emblematica rappresentazione del mondo di Flashback. Bulgini ha inoltre ideato il progetto di arte urbana Opera Viva, il Manifesto che ha coinvolto più di 40 artisti italiani e stranieri nell’intervento su uno spazio pubblico di sei metri per tre in Barriera di Milano a Torino. Nuovo curatore scelto Jón Gnarr, autore, scrittore e drammaturgo islandese, autodefinitosi “anarco-surrealista”. Un protagonista della vita culturale e politica del suo paese, attraverso la fondazione di un partito di artisti che l’ha portato a diventare sindaco di Reykjavík. Gnarr traduce la forza concreta dell’arte di generare un cambiamento: per tale ragione, ha ideato un progetto corale che ha coinvolto sei artisti islandesi. Il lavorare insieme dà vita ad un organismo complesso, ad una comunità, che il curatore definisce “una nuova speranza”. Il primo tra gli artisti invitati è Hugleikur Dagsson, fumettista dall’umorismo pungente, al di là di qualsiasi politicamente corretto. Per Opera Viva, il Manifesto realizza un’opera semplice ma dritta al punto: fondo giallo, tratti semplici e tre parole “What Just Happened?”. 

Opera Viva, Il Manifesto, 8° edizione
Un progetto di Alessandro Bulgini
A cura di Jon Gnarr
Fino a novembre 2022
Flashback, l’arte è tutta contemporanea
Torino
Dal 3 al 6 novembre 2022

Hugleikur Dagsson for Opera Viva