ATP DIARY

Olivetti – Non solo macchine da scrivere | Istituto Italiano di Cultura Tel Aviv

L’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv presenta la mostra Olivetti – Non solo macchine da scrivere, esposizione dedicata alla storia del marchio leader nel settore della comunicazione, grazie alla produzione di iconiche macchine da scrivere. Allestita presso la Galleria Vitrina – HIT Istituto Tecnologico di Holon fino al 2 maggio 2023, l’esposizione si concentra […]

Olivetti – Non solo macchine da scrivere | Galleria Vitrina – Foto allestimento – Ph Tomer Appelbaum
Social services for the families of the factory workers

L’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv presenta la mostra Olivetti – Non solo macchine da scrivere, esposizione dedicata alla storia del marchio leader nel settore della comunicazione, grazie alla produzione di iconiche macchine da scrivere. Allestita presso la Galleria Vitrina – HIT Istituto Tecnologico di Holon fino al 2 maggio 2023, l’esposizione si concentra sulle innovazioni tecnologiche, architettoniche, pubblicitarie e di design che l’azienda ha sviluppato nel corso degli anni. Passando dalle macchine da scrivere ai manifesti pubblicitari, dall’evoluzione del logo ai negozi progettati in ogni angolo del globo, la mostra indaga l’impatto culturale e sociale che Olivetti ha generato. 

Fondata nel 1908 a Ivrea da Camillo Olivetti e trasformata in un moderno gruppo industriale dal figlio Adriano, Olivetti si afferma come impresa leader nella realizzazione di prodotti meccanici d’ufficio. In mostra numerosi sono gli oggetti, esposti per la prima volta in Israele, che mostrano l’evoluzione tecnologica e la sperimentazione nel design che hanno contraddistinto l’azienda fin dagli albori, dalle macchine da scrivere ai computer. Tra i prodotti iconici, la MP1, datata 1932 e realizzata su progetto di Riccardo Levi e design di Aldo e Adriano Magnelli; la Studio 42 del 1935, progettata e disegnata dal gruppo di designer composto da Ottavio Luzzati, Luigi Figini, Gino Pollini e Xanti Schawinsky e la mitica Lettera 22, progettata nel 1950 da Giuseppe Beccio e disegnata da Marcello Nizzoli, parte delle collezioni permanenti del MoMA di New York e premiata con il Compasso d’Oro nel 1954. Non mancano le macchine di calcolo, coma la Divisumma 24 e i primi computer, tra cui il famoso M24, disegnato da Ettore Sottsass jr. nel 1984, e Quaderno, computer portatile disegnato da Mario Bellini nel 1992 e vincitore del premio SMAU Industrial Design. 

Fondamentale il contributo dei designer, come Giovanni Pintori ed Ettore Sottsass, la cui carriera viene approfondita all’interno dell’esposizione. L’attenzione all’arte e al design è espressione dei valori stessi di Olivetti, tradotti in una ricca collezione d’arte che spazia da Guttuso a Fontana, da Mirò a Picabia. 

Olivelli Store – Mostra Olivetti – Non solo macchine da scrivere

Accanto ad artisti e designer, un ruolo di spicco è svolto dagli architetti: si pensi alla stessa città industriale di Ivrea, parte del Patrimonio Unesco dal 2018 e simbolo dell’attenzione rivolta ai lavoratori e alla comunità, o ai negozi Olivetti, come lo show-room veneziano progettato da Carlo Scarpa nel 1958. 
Il legame con i creativi emerge anche nella pubblicità. Un’apposita sezione della mostra presenta alcuni manifesti, come la pubblicità del pittore veneziano Teodoro Wolf Ferrari per il primo modello Olivetti di macchina per scrivere standard, la M1, o i manifesti di Giovanni Pintori per la Lettera 22

La mostra Olivetti – Non solo macchine da scrivere è sì il racconto di oggetti iconici della storia del design, ma è anche la rappresentazione di un’idea del lavoro come creatività, condivisione e aggregazione. Oltre alle azioni sociali – come la mutua aziendale, il sostegno alla maternità, all’istruzione o l’assistenza sanitaria – essenziale è l’intervento in ambito culturale. Dal restauro di opere d’arte all’organizzazione di eventi culturali aperti non solo ai lavoratori ma anche alla cittadinanza, Olivetti pone al centro dell’impresa l’uomo e la sua formazione, in ogni ambito della sua esistenza e della sua quotidianità. Non solo macchine da scrivere dunque, ma un vero e proprio viaggio nel passato che strizza l’occhio a un futuro prolifico nella relazione tra arte e impresa, tra lavoro e cultura. 

Olivetti – Non solo macchine da scrivere
Curatore e coordinatore: Ivry Baumgarten
Galleria Vitrina – HIT Istituto Tecnologico di Holon 
Edificio 6, Hoffein 63, Holon 
Fino al 2 maggio 2023 

La mostra è il risultato della collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, la Vitrina Gallery, HIT Holon Institute of Technology, l’Associazione Archivio Storico Olivetti.
La mostra è inoltre realizzata con il patrocinio di Fondazione Adriano Olivetti, ADI – Associazione per il Disegno Industriale, Comune di Ivrea, Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022, Confindustria Canavese, Canavese Turismo. 

Olivetti – Non solo macchine da scrivere | Galleria Vitrina – Foto allestimento – Ph Tomer Appelbaum
Sede Olivetti Ivrea
Olivetti – Non solo macchine da scrivere | Galleria Vitrina – Foto allestimento – Ph Tomer Appelbaum