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Novità e “cambi di rotta”: la fiera ArtVerona di Laura Lamonea

Alla sua ventesima edizione, ArtVerona si rinnova con una nuova direzione artistica affidata a Laura Lamonea, che porta con sé un cambiamenti significativi e numerose novità.

Dal 10 al 12 ottobre 2025, nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere, torna ArtVerona, una tra le principali fiere d’arte d’Italia. L’obiettivo della nuova direttrice Laura Lamonea è quello di consolidare ArtVerona come una delle fiere d’arte contemporanea più innovative d’Italia, facendosi largo tra gli arcinoti corrispettivi lombardi e piemontesi, Artissima e MiArt. Il tema di questa edizione sarà Conversazione e Scrittura. Anche l’immagine rinnovata per il logo di questa nuova edizione trova ispirazione proprio a partire da questi temi. Il grafico Alessio D’Ellena comincia il proprio lavoro per ArtVerona esplorando il lavoro degli artisti verbovisuali italiani. «Alessio ha realizzato il nostro logo con un gesto estremamente semplice. – racconta Laura Lamonea – Questa ventesima edizione è un tentativo di sovvertire la linearità della scrittura.»

«… Quest’anno mettiamo al centro la conversazione. Che cosa significa conversazione? Attivare un dialogo fra tutti gli attori presenti in fiera: i galleristi, i collezionisti, gli artisti, i curatori. Per noi è importante che in questo sistema ogni parte possa costituire un dialogo, per uscirne rafforzata. Per fare questo abbiamo pensato che la conversazione non fosse soltanto una tematica, ma anche, appunto, un metodo di lavoro.»
Primissima e dinamica novità è il riallestimento degli spazi dei padiglioni 11 e 12, che storicamente dividevano la sezione dell’arte contemporanea da quella dell’arte moderna. Laura Lamonea rompe questa barriera creando un’interazione vivissima – e di nuovo, latrice di dialogo tra i secoli – con giochi e rimandi tra gallerie che portano artisti contemporanei e moderni. «Sono artisti che sono legati a periodi storici molto diversi, eppure dialogano molto bene insieme.»

Nella ventesima edizione di ArtVerona le sezioni sono sei: oltre alla Main Section e alla storica sezione dedicata alle Editorie, quest’anno si affacciano nuove professioniste e professionisti con proposte innovative, sempre improntate sui principi di interazione reciproca ed interdisciplinarità. 

Giulia Civardi con Steps si concentra sulle gallerie più giovani, inaugurate da meno di otto anni, invitandole a proporre progetti sperimentali. Steps si rivela, ancor più che un dialogo fra le gallerie, la coreografia di una danza.
«Ho pensato di osservare la loro crescita (delle gallerie, nda) come un susseguirsi di passi, come lo svolgersi di una coreografia, che mi piace pensare sia come un linguaggio che utilizza le persone come lettere e scrive le parole con le persone. Per questa sezione invito le gallerie a presentare due artisti ciascuna, oppure propongo a due gallerie di condividere lo spazio in modo da stimolare delle conversazioni in sincronia. Ci sono dialoghi nel tempo e nello spazio: le gallerie che parteciperanno sono sia locali in Italia, sia di realtà decentralizzate e mai esplorate anche internazionali, soprattutto europee.»

The Then About As Until – Nicoletta Grillo, still Oltremare Studio, 2024, video 4K UHD, suono, colore, durata variabile.
The Then About As Until – Peter Downsbrough ]AND HERE 2007 Still

Leonardo Regano cura invece la sezione Pittura ORA, dedicata alla pittura e al disegno. 
«La suggestione principale della quale io sono partito, che è appunto una citazione della di una delle mostre più importanti di Francesca Alinovi, critica militante che non ha bisogno di presentazioni, e nonostante siano passati ormai quarant’anni dalla sua scomparsa, ancora oggi il suo messaggio è un messaggio fresco e carico di importanza.» 

Francesca Alinovi, figura chiave della New Wave italiana, fu critica, curatrice e docente del DAMS di Bologna fino al 1983, anno in cui perse la vita in un brutale femminicidio ad opera dell’ex compagno. La sua morte fu non solo una tragedia, ma il simbolo della morte prematura della portatrice di un nuovo modo di pensare l’arte. Nel 1981, Alinovi curò a Pescara la collettiva ORA!, esponendo tredici giovani artisti italiani. Di nuovo, anche la mostra di Alinovi ha come tema cardine il principio di interdisciplinarità, la sperimentazione tra linguaggi artistici differenti. Il titolo dell’esposizione, che suggerisce in qualche modo anche una call to action, è principalmente un’affermazione di transitorietà: la mostra, l’arte, la vita sono ORA!.
 «Perché ho scelto ORA? Perché è un modo per poter raccontare l’oggi. In quel caso, Alinovi aveva deciso di mettere a confronto una serie di artisti che non facevano parte né dell’avanguardia né nelle risposte all’avanguardia, cioè che non guardavano né al futuro e né al passato. E oggi quello che ho voluto fare è proprio questo: non abbandonarmi né alla nostalgia di un passato che non ritorna né a un futuro che è troppo carico di incertezza, ma di raccontare proprio quella generazione di artisti che rappresenta l’oggi, una categoria che va dai trent’anni ai quarantacinque, e che rappresenta uno spaccato molto importante di quella che è la pittura oggi in Italia e non solo.»

La sezione Pittura ORA costituisce il cuore del padiglione 11 e conta dodici gallerie partecipanti. 

Laura Lamonea cura personalmente la sezione Effetto Sauna. L’inusuale titolo, che a primo ascolto fa sorridere,  è in realtà un riferimento ad una teoria museologica del teorico Theo Jensen, e rivela così la complessa operazione concettuale messa in atto da Lamonea per la curatela di questa sezione. 

«… Jensen parlava di questa doppia temperatura, ossia gli artisti caldi, quelli noti, che conosciamo, che ci abbracciano in un certo senso; e quelli freddi, sperimentali, che in qualche modo ci sembrano più ostici. Ecco, in quegli anni secondo Jensen era molto importante poter avvicinare il pubblico ai nuovi linguaggi espressivi. Questa sperimentazione, che ancora una volta proietta verso una conversazione non solo tra gli artisti, ma anche tra e con i collezionisti che hanno modo di conoscere proprio in fiera degli artisti che fino al giorno prima non erano presenti sul mercato.» 

Mattia Bosco – Marmomac – © Giuseppe D’Aleo
Palazzo del Capitanio. Crediti fotografici Jacopo Mazzonelli

In collaborazione con Élisa Ganivet, Laura Lamonea realizza anche la sezione Video? Avete detto video?, dedicata al medium della video art con un focus sulla produzione contemporanea. Esattamente come nelle altre sezioni, anche in questo caso si mantiene la volontà di creare un’interazione tra le arti, con un dialogo – una conversazione – multidisciplinare tra videoarte, installazione, pittura e sound design. Collaborano all’allestimento di questa sezione importanti centri culturali europei, quali le Centre national des arts plastiques (CNAP) di Parigi e ARGOS, il centro culturale di arti audiovisive con sede a Bruxelles. L’obiettivo di questa sezione è offrire al visitatore un’esperienza immersiva, con il coinvolgimento delle percezioni visive e auditive.

In collaborazione con Frab’s, portale specializzato nella vendita di pubblicazioni indipendenti, la sezione Libreria offre uno spazio dedicato all’editoria sperimentale. Durante le giornate di fiera sono previsti momenti di workshop e talk, nonché le presentazioni di nuove uscite.
In fiera sarà prevista anche una sala cinema, con una selezione di opere offerta dai centri CNAP e ARGOS e una serie di talk con curatori internazionali. 

ArtVerona si lancia anche sui social, in particolare su Spotify, con un nuovissimo progetto ideato – di nuovo – da Laura Lamonea in collaborazione con Tommaso Santagostino: Invito a Vedere, un omaggio a Stelio Maria Martini, che tanto insistentemente esplorò la soglia tra arte e linguaggio. Questo podcast è un «racconto corale del panorama artistico contemporaneo, intrecciando aspetti culturali, sociali e umani. L’obiettivo è mostrare come, ancora oggi, l’arte possa essere un punto di riferimento fondamentale nella nostra società».

ArtVerona si completa con una ricca serie di eventi collaterali in città, con una serie di installazioni ed happening negli edifici storici di Verona, da Palazzo Forti a Dogana di Fiume. Seguendo l’impostazione generale della fiera, la GAM Achille Forti propone infine un dialogo tra opere della collezione moderna e contemporanea, offrendo un confronto di taglio filologico e scientifico.

La ventesima edizione di ArtVerona si presenta come un vero e proprio palinsesto di conversazioni scritte nello spazio e nel tempo. La scrittura non è solo tema, ma gesto curatoriale, mentre la conversazione diventa metodo per costruire relazioni, attraversare le discipline e immaginare il futuro. Laura Lamonea non solo rivoluziona ArtVerona, ma mette realmente in pratica la mission di interdisciplinarità di questa edizione con una serie di progetti in fiera e collaterali che esplorano tutti i campi della creatività e della cultura. 
Dal 10 al 12 ottobre 2025, ArtVerona invita a leggere l’arte come un testo vivo e a partecipare attivamente al dialogo, in una fiera che più che essere osservata, vuole essere raccontata.

Cover: Nicoletta Grillo, still Oltremare Studio, 2024, video 4K UHD, suono, colore, durata variabile

Salone Monumentale – ph Ivan Rossi
Chiostro ph. Carolina Zorzi
Antica Dogana di fiume, Verona
Enrique Ramirez, Océan 33°02 47S 52°04 00”N, still video, 2013