Nari Ward a Milano per Fondazione Nicola Trussardi: Gilded Darkness al centro balneare Romano

Nelle opere in mostra si intravede una possibilità di redenzione e di speranza, come in The Radiant Smile (2014), pensata per raccogliere fondi per un museo di Harlem, che custodisce i sorrisi dei visitatori in scatoline di latta sigillate
19 Settembre 2022
Nari Ward – Emergence Pool – Gilded Darkness – Centro Balneare Romano, Milano 2022 – Fondazione Nicola Trussardi – Ph. Marco De Scalzi

Le strade di New York sono disseminate di oggetti abbandonati, soprattutto nei quartieri più distanti dai distretti più altolocati. Sembra esistere una sorta di ricircolo silenzioso di capi, arnesi, scarpe, libri che depositati da qualcuno su una panchina o nel bel mezzo di un marciapiede, trovano in breve tempo nuova vita. In un quartiere come Harlem, che negli ultimi anni ha visto una progressiva accelerazione del processo di gentrificazione, dove l’artista Nari Ward è cresciuto e lavora, e dove la sua arte ha trovato nuove forme dopo un inizio legato alla pittura e al disegno, le strade continuano a essere di chi le abita e di chi le vive: poltrone abbandonate possono trasformarsi in salotto temporaneo, una sedia può essere tavolo da gioco, un passeggino può trasportare la vita intera di una persona senza casa. È da qui che arrivano molti degli oggetti recuperati da Nari Ward e utilizzati nella creazione delle sue opere, come i circa trecento passeggini dell’opera Amazing Grace (1993) che apre la mostra Gilded Darkness, curata da Massimiliano Gioni e prodotta con Milano Sport dalla Fondazione Nicola Trussardi, che per ogni nuovo progetto sceglie luoghi spesso dimenticati della città di Milano, portando l’arte contemporanea in contesti sempre nuovi e differenti.

Per accogliere le opere dell’artista di origini giamaicane è stato scelto il Centro Balneare Romano: prima struttura sportiva all’aperto della città di Milano, con una piscina dalle dimensioni colossali di 4000 metri quadrati di superficie, costruita nel 1929 e intitolata a Guido Romano, ginnasta italiano vincitore della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Stoccolma nel 1912. Un luogo monumentale, progettato dall’architetto Luigi Lorenzo Secchi come parte del piano di rinnovamento edilizio di Milano promosso dall’amministrazione fascista per la modernizzazione e la ridefinizione del piano urbanistico della città, portato avanti con l’obiettivo di renderla competitiva rispetto alle altre capitali europee. La solennità di un’architettura monumentale concepita per celebrare una vittoria e il progresso inarrestabile di una città, trova una corrispondenza dissonante nelle opere di Ward che parlano di una monumentalità effimera, che si fonda sull’instabilità, sull’espressione di una vulnerabilità che è elemento strutturale dell’epoca contemporanea.

La mostra segue un percorso definito attorno alle due opere principali: Amazing Grace (1993) esposta nello spazio interno dell’atrio degli spogliatoi ed Emergence Pool (2022) intervento site specific, realizzato con migliaia di coperte termiche cucite, galleggianti sulla superficie dell’acqua.
La prima di queste due opere, già esposta a Milano a Palazzo Reale nel 2015, in occasione della mostra La Grande Madre, è per la prima volta presentata in un contesto non cupo ma luminoso, arioso, grazie alle grandi vetrate dell’edificio. La voce della cantante statunitense Mahalia Jackson nell’interpretazione del gospel Amazing Grace, pervade lo spazio creando un senso di raccoglimento nell’esperienza dell’opera. I passeggini recuperati dall’artista sono disposti attorno a un corridoio realizzato con i tubi in tessuto dei dispositivi idraulici antiincendio, creando una superficie instabile su cui camminare.

Nari Ward – Emergence Pool – Gilded Darkness – Centro Balneare Romano, Milano 2022 – Fondazione Nicola Trussardi – Ph. Marco De Scalzi
Nari Ward – Radiant Smiles – Gilded Darkness – Centro Balneare Romano, Milano 2022 – Fondazione Nicola Trussardi – Ph. Marco De Scalzi

Se l’opera nasce come commemorazione della New York degli anni Novanta, segnata dalla diffusione delle droghe pesanti e dalla grave epidemia di AIDS, il riferimento alla storia di colonialismo e schiavitù della popolazione afroamericana e di ogni popolo che attraversa la difficile condizione della migrazione è immediato, con gli elementi costitutivi dell’opera posizionati sul pavimento a ricreare la forma dello scafo di una barca.
Gli spazi adiacenti all’atrio centrale ospitano altre opere come Sweater (2011), un video close-up sui pori del viso dell’artista, in cui il sudore inumidisce la pelle riportando il suo corpo a una dimensione acquatica ma anche a quella della fatica del lavoro e alla sofferenza della schiavitù; Gifted Witnesses, un’opera realizzata con lacci di scarpe, altro oggetto molto presente nella pratica di Ward; Offspring (2013) una scultura fatta di sapone e vari materiali organici, come ossa e capelli, che rimanda al tema della discendenza, dell’appartenenza e della storia di un popolo.

Uscendo sullo spazio esterno, la luce riflessa dalla distesa di coperte termiche di Emergence Pool è quasi accecante. La magniloquenza della piscina in contrasto con la leggerezza drammatica delle coperte termiche, apre quest’opera a molti legami visivi e di senso. Un luccichio malinconico che parla della contemporaneità e della storia dell’uomo più in generale, sul quale è issata Backstroke Flag, una grande bandiera composta da numerose bandierine bianche triangolari, tenuta sospesa da una gru ed evocativa di elementi differenti – dall’usanza americana di porre una bandiera sulla cima di ogni cantiere, alle bandierine che in piscina permettono a chi nuota di avere un senso di dimensione dello spazio, all’idea di bandiera bianca come resa e sconfitta – che contribuiscono ad arricchire la profondità complessiva dell’installazione.
A lato della piscina è posta Battleground Beacon (2021), in cui Ward trasforma uno strumento di controllo, come i fari portatili utilizzati dalla polizia, in un mezzo di comunicazione e affermazione per l’uguaglianza sociale e la giustizia, sostituendo degli altoparlanti alle luci, che trasmettono musiche e suoni realizzati in collaborazione con comunità locali. 

Nelle opere in mostra si intravede una possibilità di redenzione e di speranza, come in The Radiant Smile (2014), pensata per raccogliere fondi per un museo di Harlem, che custodisce i sorrisi dei visitatori in scatoline di latta sigillate (impossibile non cogliere il riferimento all’opera manzoniana).

Gilded Darkness è una mostra in cui le opere di Nari Ward partendo da un racconto personale, che è importante conoscere, arrivano a una narrazione universale: per Ward l’artista ha l’obiettivo di far nascere dubbi, moltiplicare le prospettive, ampliare lo spazio delle aree grigie che possono essere occupate da nuove storie, proponendo immagini che oltre alla narrazione del proprio contenuto possano avere il ruolo di segnaposto per altre storie future.

Nari Ward – Amazing Grace – Gilded Darkness – Centro Balneare Romano, Milano 2022 – Fondazione Nicola Trussardi – Ph. Marco De Scalzi
Nari Ward – Sweater – Gilded Darkness – Centro Balneare Romano, Milano 2022 – Fondazione Nicola Trussardi – Ph. Marco De Scalzi
Nari Ward – Fifted – Gilded Darkness – Centro Balneare Romano, Milano 2022 – Fondazione Nicola Trussardi – Ph. Marco De Scalzi
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