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#Miart2017 — Un Novecento di pittura nella sezione Decades 

[nemus_slider id=”64923″] — Alberto Salvadori è confermato come curatore della sezione Decadens, arrivata con miart 2017 alla sua seconda edizione. Una sezione di peculiare importanza, che porta nel cuore di una fiera un percorso espositivo di qualità museografica che attraversa...

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Alberto Salvadori è confermato come curatore della sezione Decadens, arrivata con miart 2017 alla sua seconda edizione. Una sezione di peculiare importanza, che porta nel cuore di una fiera un percorso espositivo di qualità museografica che attraversa decennio per decennio il ventesimo secolo: nove gallerie per 90 anni di storia dell’arte. Il percorso comincia con la Società di Belle Arti, che ben rappresenta gli anni ‘10 con la pittura di Lorenzo Viani, artista e scrittore toscano prossimo all’espressionismo tedesco, che con il suo lavoro ha dato  voce al suo “quarto stato”, gli umiliati e offesi della storia. Il percorso si conclude con la galleria Guido Costa Projects, all’interno di uno stand monografico dedicato all’artista tedesco Gregor Schneider che con raggelato formalismo ben interpreta l’ultimo decennio del secolo.
Come sostenuto da Alberto Salvadori, “la sezione è costruita seguendo criteri di selezione molto rigorosi: le 9 gallerie presentano ciascuna un progetto speciale che evidenzia un momento cruciale per la storia della galleria o la vita di uno dei loro artisti. Questa struttura dà l’opportunità di raccontare e mostrare l’arte del secolo scorso soffermandosi su momenti precisi di una storia che ha ancora molto da dire e che affascina collezionisti, addetti ai lavori e amanti dell’arte, sia italiani sia stranieri.”
Interessante constatare come il rinnovato interesse per la pratica pittorica si inserisca in modo assolutamente funzionale nella logica fieristica, che nel caso della sezione Decades propone una visione della storia del Novecento contrassegnata soprattutto dal linguaggio pittorico, anche negli anni in cui la pittura era meno praticata o più probabilmente meno seguita dal mercato e dai collezionisti. Non è un caso, quindi, che  la galleria Zero…, nonostante si presenti per il decennio ‘70, proponga al pubblico le opere degli anni ‘80 di Enzo Cucchi. Inoltre, la selezione di opere presentate in fiera, di medie e piccole dimensioni, rispetto alle monumentali tele a cui siamo abituati,  suggerisce un approccio  alla pittura di Cucchi più riflessivo e introspettivo, un Cucchi da riscoprire, che invita il pubblico ad un’osservazione più attenta della sua pittura. Un modo forse per riportare in auge un discorso più legato alla qualità pittorica che alle vicende della Transavangardia.

Francis Picabia - Michael Werner, New York - London - Decades - Miart 2017 - Foto Costanza Sartoris
Francis Picabia – Michael Werner, New York – London – Decades – Miart 2017 – Foto Costanza Sartoris

Un’altra operazione intelligente ai fini commerciali è quella fatta dalla galleria Michael Werner, che presenta come assoluto protagonista dello stand Francis Picabia, uno degli interpreti di maggiore rilievo del movimento Dada.  Non è un caso la presenza dell’artista in fiera, che rappresenta invece un forte segnale di continuità rispetto all’ operazione di riscoperta avviata questo autunno dal MoMa di New York, che ha organizzato la più grande retrospettiva statunitense dell’artista francese. Anche la galleria milanese Matteo Lampertico punta su un artista che quest’anno ha vissuto un momento di importante riscoperta museale, Tancredi Parmeggiani, al quale la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ha dedicato una grande retrospettiva. Il pittore astrattista italiano fu definito in vita dalla mecenate Peggy Guggenheim “il pittore più importante dopo i futuristi”.
Studio Guastalla è l’unica galleria nella sezione  Decades a presentare due artisti. Sia di Arturo Martini che di Adolfo Wildt vengono presentate delle opere dal tema religioso, offrendo al pubblico un dialogo serrato e ben riuscito tra scultura e disegno, in un atmosfera totalmente calata nell’estetica fascista dei tardi anni ‘20.
Per quanto riguarda gli anni ’40, le composizioni di forme geometriche di Alberto Magnelli, sono presentate da Lorenzelli Arte, mentre per l’arte degli anni ’50 è la parigina Galerie Jocelyn Wolff, a dedicare il proprio stand a Colette Brunschwig, artista legata al movimento esistenzialista. Un stand prezioso è inoltre quello della galleria Richard Saltoun che propone una serie di grandi lavori con foglia d’oro dell’artista inglese  Shelagh Wakely.

Lorenzo Viani - Società di Belle Arti, Viareggio - Cortina d’Ampezzo - Decades - Miart 2017 - Foto Costanza Sartoris
Lorenzo Viani – Società di Belle Arti, Viareggio – Cortina d’Ampezzo – Decades – Miart 2017 – Foto Costanza Sartoris
Arturo Martini, Adolfo Wildt - Studio Guastalla, Milan - Decades, Miart 2017 - Foto Costanza Sartoris
Arturo Martini, Adolfo Wildt – Studio Guastalla, Milan – Decades, Miart 2017 – Foto Costanza Sartoris
Gregor Schneider - Guido Costa Projects, Turin - Decades - Miart 2017 - Foto Costanza Sartoris
Gregor Schneider – Guido Costa Projects, Turin – Decades – Miart 2017 – Foto Costanza Sartoris