Irene Sofia Comi analizza con queste parole i lavori presentati da Yulia Iosilzon, Grace Mattingly e Guendalina Cerruti nella sesta esposizione di Atipografia, Luminous Terrain. Restano ancora pochi giorni per visitarla – la collettiva sarà infatti allestita fino a giovedì 27 luglio 2023 – e per esplorare gli spazi completamenti rinnovati della galleria di Arzignano, che ha riaperto le porte nel maggio 2022 con un progetto che fonde il carattere commerciale della galleria con la sperimentazione e la ricerca tipica dell’associazione culturale. Ciò che accomuna i lavori di Iosilzon, Mattingly e Cerruti è il mondo fantastico e fiabesco, che emerge dal punto di vista estetico e concettuale, al di là delle scelte mediali completamente diverse tra loro. Accanto all’immaginario fantastico e fiabesco, che rimanda al sogno e all’infanzia, la riflessione posta in essere dalle artiste ha un carattere profondo e universale: se le fiabe sono delle storie, delle finzioni, qual è l’approccio al reale e alla realtà?
“Sono molto interessata alla dualità, alle diverse percezioni di uno stesso simbolo”. Parla così Yulia Iosilzon per presentare la sua ricerca. L’artista si serve della pittura di grandi dimensioni per fondere astratto e figurativo, ideale e reale in una stratificazione profonda di simboli ed allegorie che recupera dalla moda, dal teatro, dalle illustrazioni per bambini: ecco che la scena si popola di figure zoomorfe e antropomorfe che al contempo attraggono e respingono, disturbanti e minacciose. Se in Burgundy Tights sembra evocare un paesaggio bucolico, Great Celebration evoca il sottosuolo.
Grace Mattingly attinge invece ad un immaginario fiabesco diverso rispetto a Iosilzon, ispirandosi alla cultura popolare e creando un universo candido in cui inserire i soggetti. Soggetti che invitano lo spettatore ad immaginare, a creare una narrazione. Come Iosilzon, le immagini si popolano di figure zoomorfe e femminili, prediligendo in particolare i cavalli: in Iridescent Horse (Blue Glitter), un cavallo blu brillantinato sembra uscire dal sogno e scontrarsi al galoppo contro l’osservatore. Evocando il simbolo dell’espressionismo tedesco di inizio Novecento, Mattingly si concentra sul colore e la forma come espressione, concependo la pittura come processo e linguaggio.
Guendalina Cerruti si serve dell’installazione, della scultura e della pittura per mettere in scena un monologo interiore e generare universi. Attingendo alla cultura popolare e glitterata, i suoi lavori esprimono un malessere, un’insoddisfazione provocata dal consumismo. Ne è esempio Disney T-shirt group painting in cui i simboli disneyani sono disposti sulla superficie come delle tessere o pezze di una coperta patchwork. Non c’è però nessun elemento artigianale nella composizione: ogni tessera presenta una t-shirt Disney come se fosse un unicum, reliquia del ventunesimo secolo nonostante la sua serialità.
“Attraversando le sale della galleria – afferma Irene Sofia Comi – nelle opere di Cerruti, Mattingly e Iosilzon si incontrano dettagli esplosi da una strana commistione di vissuto e immaginario. Con un pizzico di nostalgia e leggerezza, le artiste elaborano scenari che, grazie all’immediatezza emotiva, sprigionano il senso più profondo dell’esistente. Questa familiarità coinvolge lo spettatore e diviene un espediente per uscire dal mondo conosciuto, raggiungere il proprio bozzolo per poi tornare di nuovo sulla Terra, più consapevoli. Attraverso le loro opere, tra spirituale e carnale le tre artiste provano a generare un punto di contatto: è Luminous Terrain”.
Luminous Terrain | Yulia Iosilzon, Grace Mattingly, Guendalina Cerruti
Atipografia
Piazza Campo Marzio n. 26 – 36071 Arzignano (VI)
Fino al 27 luglio 2023