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L’ora di Kong. Cronaca della correlazione | Aspettando… The Boat is Leaking. The Captain Lied

“L’umanità aveva di nuovo fatto il passo più lungo della gamba. Avevano caricato il gorilla nella stiva, sperando di poterlo trasportare a New York per esporlo al circo o su una grande spianata. Non appena giunto nella città delle mille luci, l’animale avrebbe potuto valere un patrimonio, ma a dividerli c’era ancora l’acqua. Il capitano […]

Thomas DemandKontrollraum / Control Room, 2011C-Print/ Diasec© Thomas Demand, VG Bild-Kunst, Bonn / SIAE, RomeCourtesy of Sprueth Magers / Matthew Marks Gallery / Esther Schipper
Thomas DemandKontrollraum / Control Room, 2011C-Print/ Diasec© Thomas Demand, VG Bild-Kunst, Bonn / SIAE, RomeCourtesy of Sprueth Magers / Matthew Marks Gallery / Esther Schipper

“L’umanità aveva di nuovo fatto il passo più lungo della gamba. Avevano caricato il gorilla nella stiva, sperando di poterlo trasportare a New York per esporlo al circo o su una grande spianata. Non appena giunto nella città delle mille luci, l’animale avrebbe potuto valere un patrimonio, ma a dividerli c’era ancora l’acqua. Il capitano aveva paura. Per il momento regnava la calma. Le due orchestre di bordo suonavano. L’uomo aveva la coscienza sporca. Ai lati dei saloni del piroscafo sfilavano gli iceberg. Là, sotto quei tronconi di ghiaccio, doveva fare molto freddo. Gli iceberg hanno propaggini che affondano come radici negli abissi e, se il capitano non vigila sulla nave, queste lame sottomarine di ghiaccio squarciano la carcassa di lamiera facendola miseramente colare a picco sul fondo del mare. Come fa il capitano a dominare la paura? Una situazione orribile, e in più sta per calare la notte…! Quella era l’ora di Kong, l’apice della sua potenza. Come sarebbe stato facile fracassare la nave. Una nave non costruita per contrastare quella forza della natura. Fuori, fulmini e tempesta. Nello scafo in quell’ora, la natura imponente. A poppa i vetri vanno in frantumi.

Con questo incipit si apre L’ora di Kong. Cronaca della correlazione, una raccolta di riflessioni sulla nostra storia mescolate a memorie private e biografiche dello scrittore e regista tedesco Alexander Kluge. Il volume è stato presentato sabato 8 aprile alla Libreria Toletta di Venezia alla presenza dell’autore e del curatore Udo Kittelmann; pubblicato due anni fa, il testo è stato recentemente tradotto in italiano e sarà parte integrante della mostra che aprirà i battenti il 13 maggio nella sede veneziana di Fondazione Prada.
La nuova edizione del libro prevede anche il contributo dell’artista e fotografo Thomas Demand – in copertina il suo Grandstand (Sketch) del 1992 -, e un inserto fotografico realizzato nel 2015 dalla scenografa e costumista Anna Viebrock durante un viaggio a Halberstadt, città natale di Kluge.

La presentazione della pubblicazione è un’anteprima, a un mese dall’apertura, dei protagonisti e dei temi di The Boat is Leaking. The Captain Lied. nuovo progetto espositivo che sarà ospitato in città nelle sale settecentesche di Ca’ Corner della Regina. Come il libro, anche la mostra è il risultato di un intenso dialogo e confronto tra gli artisti Kluge, Demand e Viebrock e il teorico Kittelmann che per oltre un anno hanno lavorato a stretto contatto, guidati, secondo quest’ultimo, “dalla comune consapevolezza, a livello emotivo e teorico, delle criticità del nostro presente e della complessità del mondo in cui viviamo”.

Nasce così un’esposizione collettiva e transmediale, una “piece ambientale che attraversa i linguaggi del cinema, dell’arte e del teatro, e in cui convergono, in correlazione, i contributi fotografici, filmici e scenografici di ciascun artista; ricerche che, al di là del risultato formale ed estetico, rivelano sempre chiare intenzioni storico-politiche, confermando i tre autori come testimoni e cronisti del nostro tempo.
Il percorso espositivo sarà articolato, nelle parole di Udo Kittelmann, “come un viaggio che affronta passato, presente e futuro del genere umano, il cui titolo (che cita un passo della tragedia shakespeariana “Giulio Cesare”) si riferisce alla barca come metafora del mondo di ieri e oggi, sospeso tra apparente normalità e catastrofe, in una società divisa tra slancio vitale e perdita di fiducia, tra estrema angoscia e speranza senza limiti.
Mentre Alexander Kluge sostiene che “Siamo imbarcati in una nave (la nave della vita) che non sempre è guidata da un capitano, si pensi ai grandi a capo delle maggiori potenze mondiali, in grado di governarla. Per questo è utile imparare a riparare gli scafi, a costruire zattere, a nuotare. Forse dovremmo diventare tutti degli esseri anfibi e lavorare assieme, come abbiamo fatto noi quattro per questa mostra.

Come tornare a riporre fiducia nel capitano che manovra la nave su cui stiamo viaggiando? Non ci resta che attendere l’inaugurazione di The Boat is Leaking. The Captain Lied. che aprirà al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre e sarà accompagnata da un unico oggetto-libro costituito da “L’ora di Kong. Cronaca della correlazione” e da un catalogo illustrata, curato da Udo Kittelmann.

‘‘Tessa Blomstedt gibt nicht auf’’Director: Christoph MarthalerStage Designer and Costumes: Anna ViebrockVolksbühne, Berlin, 2014Photo: Walter Mair
‘‘Tessa Blomstedt gibt nicht auf’’Director: Christoph MarthalerStage Designer and Costumes: Anna ViebrockVolksbühne, Berlin, 2014Photo: Walter Mair
Thomas DemandDaily #20, 2012Framed Dye Transfer Print© Thomas Demand, VG Bild-Kunst, Bonn / SIAE, RomeCourtesy of Sprueth Magers / Matthew Marks Gallery / Esther Schipper
Thomas DemandDaily #20, 2012Framed Dye Transfer Print© Thomas Demand, VG Bild-Kunst, Bonn / SIAE, RomeCourtesy of Sprueth Magers / Matthew Marks Gallery / Esther Schipper