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L’EUROPA NON CADE DAL CIELO. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea

L’EUROPA NON CADE DAL CIELO. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea è il titolo della mostra, a cura di Fondazione Imago Mundi in collaborazione con il Comune di Treviso, che riflette sul concetto di Europa. Attraverso lo sguardo di artisti del vecchio...

Claire Fontaine, Foreigners Everywhere (Romany), 2010, Neon Photo Credit: Marco Pavan
Emilio Isgrò, Europa Q99, 2009, Acrilico su tela montata su tavola Photo Credit: Marco Pavan

L’EUROPA NON CADE DAL CIELO. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea è il titolo della mostra, a cura di Fondazione Imago Mundi in collaborazione con il Comune di Treviso, che riflette sul concetto di Europa. Attraverso lo sguardo di artisti del vecchio continente, e non solo, le Gallerie delle Prigioni, Ca’ Scarpa, Casa Robegan e il Museo Luigi Bailo diventano luoghi di incontro e scambio in cui identità collettiva e peculiarità nazionali si intersecano e convivono. La mostra, allestita fino a domenica 11 dicembre 2022, si compone di opere variegate per tecniche e concept, spaziando dall’installazione alla pittura, dalla fotografia al video. Filo conduttore tra le quattro sedi della collettiva una selezione di 42 raccolte di Imago Mundi Collection dedicate ai Paesi europei. Realizzate nello stesso formato – 10 x 12 cm – le opere vengono allestite all’interno di nicchie lignee su pannelli neri, raggruppate per provenienza geografica. Ogni sede presenta angoli d’Europa diversi – ad esempio le Gallerie delle Prigioni l’Europa orientale – evidenziando, da un lato, una cultura visiva e temi ricorrenti propri della regione di riferimento, dall’altro, una comunanza d’intenti che rivela la presenza – conscia o inconscia – di un’identità comunitaria ed europea. 

Il titolo della mostra nasce come citazione di un testo di Altiero Spinelli, padre del federalismo europeo e precursore di riflessioni su tematiche quali energia, identità e diplomazia, oggi più che mai attuali. Lo stesso allestimento rispecchia uno sviluppo tematico, affrontando un argomento diverso in ognuna delle quattro sedi. Alle Gallerie delle Prigioni, il cui concept è l’identità, spicca la cartina geografica europea priva di confini realizzata da Emilio Isgrò e le sue cancellature, il neon verde del collettivo Claire Fontaine in romanì e l’installazione di Arcangelo Sassolino composta da un pistone che preme sul legno a simboleggiare le continue tensioni e pressioni sociali a cui l’individuo è sottoposto. 

Arcangelo Sassolino, Violenza casuale, 2008, Legno, acciaio, sistema idraulico ed elettrico Photo Credit: Marco Pavan
Slavs and Tatars, Mother Tongues and Father Throats, 2012, Tappeto in lana Photo Credit: Marco Pavan
Gabriele Basilico, Dieppe, 1984, Stampa ai sali d’argento, Trieste, 1985, Amburgo, 1988, Anversa, 1988, Bilbao, 1993, Rotterdam, 1986, Stampe a pigmento puro su carta Photo Credit: Marco Pavan

Il Mediterraneo e i paesi che lo circondano sono al centro delle opere esposte a Casa Robegan. Il tema del viaggio è affrontato da Giuseppe Stampone attraverso due installazioni composte da tinozze nere su cui galleggiano navi nere su acqua nera: il mare è al contempo barriera e passaggio per i viaggi della speranza dal Sud del mondo. Le difficoltà nel confronto con il diverso si esprimono invece nell’opera sonora di Santiago Serra in cui vengono riprodotti, simultaneamente, tutti gli inni dei paesi dell’Unione in una cacofonia di suoni e dissonanze. 
L’incontro con l’altro diviene possibile nella spettacolare installazione di Maurizio Cattelan a Ca’ Scarpa, Stadium: un calcio balilla di 6 metri con undici giocatori per lato permette l’incontro tra due squadre diverse. A trent’anni dall’ultima partita, viene giocata una nuova sfida tra il Benetton Rugby di Treviso e l’associazione Integrart, impegnata nell’integrazione dei richiedenti asilo. Il calcio diviene il simbolo delle contraddizioni e delle paure che attraversano la società contemporanea, stemperate dal gioco che unisce divertendo e creando comunità. 

Per ampliare ulteriormente gli spunti di riflessione proposti dagli artisti, la mostra è accompagnata da un ricco calendario di appuntamenti con giornalisti, studiosi ed esperti di politica internazionale.

L’Europa non cade dal cielo. Riflessioni attraverso l’arte contemporane
a cura di Fondazione Imago Mundi in collaborazione con il Comune di Treviso
Fino all’11 dicembre 2022 

Gallerie delle Prigioni, Piazza del Duomo 20, 31100 Treviso
Ca’ Scarpa, Via Antonio Canova 11, 31000 Treviso
Casa Robegan, Via Antonio Canova 38, 31100 Treviso
Museo Luigi Bailo, Borgo Cavour 24, 31100 Treviso

Artisti in mostra: Matthew Attard, Gabriele Basilico, Maurizio Cattelan, Jasmina Cibic, Braco Dimitrijević, Claire Fontaine, Olexa Furdiyak, Marco Godinho, Dan Halter, Emilio Isgrò, Yurii Ivantsyk, Annette Lemieux, Richard Mudariki, Arcangelo Sassolino, Santiago Sierra, Giulio Squillacciotti, Slavs and Tatars, Giuseppe Stampone, Paolo Ventura e Dominique White.

Braco Dimitrijević, Heralds of Post History, 2007-2014, Tre fotografie incorniciate, struttura in ferro, quattro tromboni, noci di cocco Photo Credit: Marco Pavan
Maurizio Cattelan, Stadium, 1991, Legno, acrilico, acciaio, carta e plastica Photo Credit: Marco Pavan
Imago Mundi Collection: Belgium, Denmark, England, Estonia, Finland, Germany, Iceland, Ireland, Latvia, Lithuania, Netherlands, Norway, Sami, Scotland, Sweden, Wales Photo Credit: Marco Pavan